L’intelligenza artificiale è una realtà ormai consolidata in molti ambiti della nostra quotidianità, ma al tempo stesso in continua evoluzione e pronta a trasformare ulteriormente nel giro di pochi anni le abitudini di ciascuno di noi. Le applicazioni di questa tecnologia spaziano dal campo lavorativo a quello della sicurezza e della sanità, fino ad arrivare al mondo dello svago, nel quale la stessa fruizione di giochi che hanno fatto storia sembra destinata a cambiare. Ma cosa sta accadendo più nello specifico a uno dei giochi di carte più tradizionali in assoluto, ossia il poker?
Il poker e l’evoluzione digitale degli ultimi anni
Il poker è uno dei giochi di carte più amati a livello globale e ciò è ampiamente dimostrato dal numero di utenti che ogni giorno affollano le sale sia fisiche che virtuali. In questi ultimi anni, infatti, il tradizionalista mondo del poker si è già trovato ad affrontare diverse novità facendole proprie e dimostrandosi in realtà molto più aperto di quanto si potesse credere.
L’evoluzione digitale ha infatti portato numerosi cambiamenti al settore, permettendo non solo ai giocatori già esperti ma anche a chi non aveva mai praticato prima la possibilità di accedere a vivaci tavoli di gioco con altri utenti reali, il tutto però in un’ambientazione virtuale raggiungibile online. Abbiamo così visto nel giro di poco tempo fiorire numerose piattaforme web e mobili dedicate proprio al poker, in cui ciascuno può prendere parte al gioco ma anche trovare interessanti approfondimenti riguardo a strategie da applicare e regolamenti, per un’idea diversa rispetto al passato caratterizzata da maggiore apertura e accessibilità.
A braccetto con questa evoluzione troviamo però l’intelligenza artificiale, che in qualche modo ha già contribuito a cambiare i sistemi di gioco ma che punta a essere ancora più dirompente nei prossimi mesi.
I software di intelligenza artificiale utilizzati nel poker
Il poker è un gioco che richiede grande capacità di concentrazione e l’abilità di leggere la partita, prevedendo le giocate degli avversari e controbattendo con la migliore mossa possibile. È proprio su questi aspetti che si è concentrata in questi anni la ricerca sui software di intelligenza artificiale, sviluppati con l’intento di riprodurre il ragionamento umano e di migliorarlo sfruttando le tecnologie più avanzate, così da offrire a chi li utilizza uno strumento ancora più efficace per portare a casa la vittoria.
Una delle esperienze più interessanti in questo senso è quella di PIO Solver, un programma di AI che attraverso l’apprendimento automatico riesce a studiare le carte sul tavolo e quelle ancora nel mazzo per suggerire le migliori giocate possibili. La capacità di Piosolver è, in poche parole, quella di generare strategie ottimali in qualsiasi tipo di situazione aumentando le probabilità di vittoria, in pratica un sogno per tutti coloro che si approcciano al gioco soprattutto con l’intento di vincere somme interessanti.
Tra semplice curiosità e reale interesse, non sono pochi i giocatori, professionisti e non, che si sono avvicinati a questa tipologia di software anche soltanto per imparare a loro volta dal programma come leggere meglio le puntate e le situazioni di gioco e applicarle sul campo. Pensare di utilizzare l’informatica per aggirare l’ostacolo e vincere senza sforzo è infatti un approccio sbagliato, che impoverisce il gioco stesso e lo riduce a una banale riproduzione delle azioni suggerite dal computer, motivo per cui l’uso degli stessi software non viene ammesso nei tornei e già diversi partecipanti sono stati squalificati in varie occasioni.
Di gran lunga diverse sono invece le motivazioni di chi punta a utilizzare l’intelligenza artificiale come opzione di arricchimento e crescita, un modo per continuare a studiare e migliorarsi trasformando i software in una sorta di allenatori virtuali. Insomma, sarebbe riduttivo attaccare queste novità ignorando che da sempre il gioco, come tante altre attività, si evolva e cambi, ma è altrettanto vero che la tecnologia va sempre contestualizzata e utilizzata con criterio per non perdere la parte più bella dello svago ludico, dato dalla naturalezza degli eventi e dalla possibilità di ottenere il massimo attraverso il proprio impegno.