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Il pidocchio, il più “fedele” amico dell’uomo

I parassiti che ci riguardano direttamente, oltre il pidocchio, sono le piattole che sono specializzate nell’annidarsi nei peli pubici, la pulce umana, alcuni acari della scabbia e le cimici dei materassi

Da diverse centinaia di migliaia di anni c’è un animale che segue fedelmente l’essere umano in tutte le sue innumerevoli migrazioni, standogli a fianco, anzi direi molto, molto vicino.

No, non si tratta come credete del cane, ma del pidocchio.

Il pidocchio, il più "fedele" amico dell'uomo

Il pidocchio

L’essere umano, che ad un certo punto della sua evoluzione ha perso la folta pelliccia che probabilmente ricopriva i primi ominidi, ha pochi ectoparassiti, contrariamente ad altre specie animali che ne sono invece pesantemente infestate.

I parassiti che ci riguardano direttamente sono i pidocchi (divisi in due specie diverse, di cui tratteremo tra poco), le piattole che sono specializzate nell’annidarsi nei peli pubici (ma anche nella barba o sotto le ascelle), la pulce umana, alcuni acari della scabbia e le cimici dei materassi.

I pidocchi si nutrono solo di sangue per l’intero ciclo vitale ovvero circa un mese. Quello che rende le infestazioni di pidocchi alquanto “rognose” è che il sangue umano è privo di alcune vitamine di tipo B che necessitano al “fedele animaletto” che per ovviare alla bisogna inietta nelle cellule che rivestono l’emocele dei batteri simbionti incaricati di produrre queste vitamine e di passarle dalla madre alle cellule uovo.

E’ questa particolare situazione che fa si che i pidocchi non si possano mai staccare dal proprio ospite umano.

Le femmine depongono 3/4 uova al giorno che quando sono mature si schiudono e “partoriscono” una ninfa, i pidocchi sono infatti esseri del tipo emimetabolo ovvero i “cuccioli” sono praticamente identici agli adulti.

I pidocchi si dividono in due sottospecie: il Pediculus humanus capitis che vive esclusivamente sul cuoio capelluto ed è sostanzialmente innocuo a parte il prurito e l’irritazione per le “morsicature” e il Pediculus humanus humanus, morfologicamente più grande, che vive sui vestiti e sul corpo e può provocare, essendo portatore di un particolare batterio, gravi infezioni come il tifo petecchiale e la febbre delle trincee.

Sembra storicamente accertato che una delle cause della disfatta delle truppe napoleoniche in Russia, con circa 25.000 morti, sia stata provocata in gran parte da questo insidioso parassita.

La pediculosi

Come riporta il sito dell’Istituto Superiore di Sanità,

La pediculosi è un’infestazione molto comune provocata dai pidocchi, piccoli parassiti di colore bianco-grigiastro che vivono solo sull’uomo e ne succhiano il sangue. Sono di dimensioni ridotte (da uno a tre millimetri) e depongono le uova attaccandole al fusto dei capelli o dei peli, sui quali si muovono facilmente grazie agli uncini posti sulle zampe.

 

Oggi le infestazioni sono frequenti sia nei Paesi ricchi che in quelli in via di sviluppo e non c’è una correlazione stretta tra l’igiene personale, lo stato di pulizia degli ambienti casalinghi e la diffusione dei parassiti. Infatti, la trasmissione avviene per contatto diretto con persone già infestate oppure attraverso lo scambio di indumenti o effetti personali, come cuscini, cappelli, sciarpe o pettini. I pidocchi, al di fuori del corpo umano, non possono vivere a lungo. I più colpiti dalla pediculosi sono i bambini in età prescolare e scolare (3-11 anni) e le loro famiglie, perché hanno più occasioni per contatti stretti. Le bambine sono più colpite dei maschi, probabilmente a causa dei capelli lunghi.

L’infestazione si manifesta con irritazione e intenso prurito nella zona interessata dall’infezione, che a sua volta causa dermatiti, impetigine e altre affezioni simili dovute a stafilococchi.

Le uova, dette lendini, sono di colore chiaro, hanno una forma a pinolo e sono lunghe circa 1 mm. Le femmine del pidocchio del capo depositano le lendini alla radice dei capelli grazie a una sorta di colla resistentissima. Il pidocchio del pube le attacca sui peli del corpo, in particolar modo nel pube e sotto le ascelle. Il pidocchio del corpo invece, attacca le uova sulla fine peluria degli indumenti, particolarmente su quelli di lana. Le uova di tutti i pidocchi maturano e schiudono in 7 giorni. Nel corso di un mese, le varie specie possono deporre sull’ospite dalle 80 alle 300 uova.

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