Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, la stella supergigante rossa Betelgeuse ha sperimentato il cosiddetto “Great Dimming“. La luminosità della stella diminuì improvvisamente e notevolmente. Betelgeuse divenne così debole che è uscita dall’elenco delle prime 20 stelle più luminose del cielo notturno. L’abbassamento di luminosità fu così drammatico che nelle città, la gente poteva vedere che a Orione mancava la stella che gli fa la spalla.
La principale spiegazione per l’evento di oscuramento fu una combinazione della variazione periodica di luminosità della stella combinata con un improvviso rilascio di polvere. Nuove osservazioni, pubblicate su Nature Astronomy, confermano tale scenario. E provengono da una fonte molto improbabile. Un satellite meteorologico.
Himawari-8 è un satellite meteorologico giapponese che si trova in orbita geostazionaria dal 2014. L’autore principale del nuovo articolo, Daisuke Taniguchi, ha scoperto con i suoi colleghi che Betelegeuse ha effettuato un fotobombing su diverse immagini meteorologiche scattate dal satellite mentre girava intorno alla Terra. Il satellite ha strumenti che vedono il nostro pianeta e il resto del cosmo nel medio infrarosso e il fatto che scatti così tante foto a intervalli regolari ha dato un’idea al team.
Ci devono essere molte immagini e dati nell’archivio relativi a Betelgeuse. Il team è stato in grado di raccogliere osservazioni su Betelgeuse tra il 2017 e il 2021 e ha fornito risultati molto approfonditi. Secondo i dati raccolti da Himawari-8, la temperatura di Betelgeuse è scesa di circa 140° C. Ma da questo è dipeso solo la metà del cambiamento.
L’altra metà è stato provocata dalla polvere. Il satellite giapponese ha un’elevata sensibilità per particolari bande di lunghezze d’onda in cui i segnali delle molecole d’acqua sono forti. È progettato per studiare l’acqua nell’alta atmosfera terrestre ma risulta essere così efficiente che è stato in grado di rilevare anche l’acqua intorno a Betelgeuse. E il team ha monitorato i cambiamenti nel corso degli anni.
Altre molecole, come l’ossido di silicio, potrebbero confondere il segnale che il team ha visto come un segnale di assorbimento dalle molecole d’acqua, ma gli astronomi ritengono che, anche con limitazioni, il calo relativo all’oscuramento sia chiaramente presente.
Le molecole d’acqua e i molti altri componenti polverosi intorno a Betelgeuse hanno contribuito a far apparire la stella più debole. E secondo questo lavoro, il calo della temperatura e la polvere hanno contribuito in egual misura al Grande Oscuramento.
Il team è stato in grado di raccogliere dati anche su altre quattro stelle. Il loro lavoro mostra che i satelliti meteorologici, grazie ai loro strumenti ad alta precisione e alla loro posizione possono essere utilizzati per molto di più del semplice rilevamento di nuvole e Sole. Possono essere utilizzati anche per osservazioni astronomiche senza dover ricorrere a particolari accortezze, ottenendo di più dai dati standard che raccolgono.