E hanno trovato HD186302, secondo loro non solo un fratello stellare, ma uno proprio “speciale”, un vero e proprio gemello: è incredibilmente simile al Sole.
HD186302 è una stella della sequenza principale di tipo G, appena più piccola del Sole ma che esibisce all’incirca la stessa temperatura e luminosità di superficie. Ha anche composizione chimica estremamente simile ed ha circa la stessa età, più o meno 4,5 miliardi di anni.
HD186302 è molto più simile al nostro Sole della stella di tipo F, HD162826, identificata dagli astronomi come una sorella del Sole nel 2014.
In realtà, non sappiamo ancora dove sia nato il Sole, quindi ogni membro della sua famiglia cosmica identificato può fornirci nuovi indizi per risalire alla nursery stellare originaria del Sole e imparare qualcosa di più sulla storia del nostro Sistema Solare. “Poiché non ci sono molte informazioni sul passato del Sole, studiare queste stelle può aiutarci a capire dove si trovava, originariamente, nella Galassia e in quali condizioni si è formato“, ha spiegato l’astronomo Vardan Adibekyan della IA.
E c’è di più. L’unico posto nell’Universo in cui sappiamo con certezza che si è formata la vita è il nostro sistema solare. Ciò, dal nostro punto di vista, significa che le dimensioni, l’età, la temperatura, la luminosità e la composizione chimica del Sole sono compatibili con la vita così come la conosciamo, quindi sembra plausibile che i pianeti in orbita attorno ad altre stelle con le stesse qualità, i fratelli stellari, abbiano avuto maggiori probabilità di sviluppare la vita come la conosciamo più facilmente di altri.
E un gemello stellare rappresenta un’opzione ancora più promettente.
“Alcuni calcoli teorici dimostrano che esiste una probabilità non trascurabile che la vita possa essersi diffusa dalla Terra ad altri pianeti o sistemi esoplanetari, durante l’ultima fase di formazione del sistema solare, quella che conosciamo come periodo di bombardamento pesante del nostro pianeta, quando migliaia, forse milioni, di meteore e asteroidi colpirono la Terra in un massiccio bombardamento cui probabilmente dobbiamo sia parte della massa del nostro pianeta che la presenza di così tanta acqua“, ha detto Adibekyan.
“Se siamo fortunati, e il nostro candidato fratello ha un pianeta, e il pianeta è di tipo roccioso, posto nella zona abitabile, e infine se questo pianeta è stato ‘contaminato’ dai semi della vita dalla Terra, allora abbiamo quello che si potrebbe definire il candidato perfetto: una Terra 2.0, in orbita attorno ad un Sole 2.0“.
Ovviamente ci sono un sacco di “se” dentro questa ipotesi… Ma, per quanto minima sia la possibilità, tutte queste cose potrebbero essere plausibilmente avvenute. Gli astronomi della IA stanno ora pianificando di esaminare con la massima attenzione HD186302, per tentare di identificare eventuali pianeti in orbita intorno ad esso.
Resta anche da capire cosa sia successo, miliardi di anni fa, per rompere il rapporto binario tra il Sole ed il suo gemello.