Ieri, oggi e domani

Esiste il presente, l'adesso? Il tempo scorre davvero? Eppure ognuno di noi constata concretamente lo scorrere del tempo. Quando fisica e senso comune non vanno d'accordo

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L’enigma del tempo arrovella gli esseri umani da decine di secoli. Filosofi, fisici, biologi hanno provato a dare risposte ad un concetto tanto sfuggente quanto importante per la vita di ciascuno di noi. Dopo secoli di riflessioni e congetture siamo riusciti a trovare qualche risposta ma molto è ancora da decifrare ed il mistero non è meno fitto.

Da dove ha origine il tempo? Possiamo viaggiare nel passato? Esiste più di una dimensione temporale come nel caso dello spazio?

Il tempo è una caratteristica essenziale dello spazio oppure è soltanto un costrutto della nostra mente che attiviamo per comprendere meglio le percezioni e la realtà che ci circonda? E le domande potrebbero essere ancora tantissime…..

La teoria della relatività ha smontato il concetto di tempo assoluto newtoniano, ognuno di noi ha un frammento del tempo universale di Newton a cui è indissolubilmente legato. L’esperienza ci insegna che il passato è diverso dal futuro e che nel mezzo c’è lo sfuggente adesso che si reinventa di istante in istante.

Esiste in questo apparentemente fluire ordinato del tempo una certa asimmetria, un bicchiere di latte che cade dal tavolo, frantumandosi a terra e spargendo il liquido biancastro sul pavimento non potrà mai tradursi nel suo opposto, ovvero, il liquido che si raccoglie e rientra nei frammenti di vetro che si rincollano, risalendo fin sulla superficie del tavolo da dove il bicchiere era precipitato.

La nostra esperienza ci conforta nel fatto che il tempo sembra scorrere e che scorre da un punto, il passato, verso un altro, il futuro, attraverso la successione di tanti “adesso”. Eppure nonostante innumerevoli tentativi nessuno è riuscito a trovare una prova convincente, nell’ambito delle leggi della fisica, che confermi il fatto che il tempo scorra. Anzi secondo alcune estrapolazioni della relatività einsteniana sembrerebbe proprio il contrario.

Se immaginiamo lo spaziotempo come un enorme filone di pane, che tagliamo a fette, ognuna di queste fette corrisponde all’adesso di un determinato osservatore e comprende, dalla sua prospettiva, lo spazio in un certo momento del tempo.
L’unione delle singole fette vissute dall’osservatore, poste una accanto all’altro, costituiscono una regione spaziotemporale.

Estremizzando il concetto ogni fetta costituisce l’intero spazio in un dato momento dal punto di vista dell’osservatore cosicché l’intero filone costituisce l’intero universo in tutto il tempo, ossia tutto lo spaziotempo.

Quindi anche se il concetto di “adesso” nella nostra vita, ha un significato ben preciso, nell’universo einsteniano, ogni momento nell’universo è reale, mettendo in discussione il concetto di scorrimento del tempo, cosi come lo concepiamo.