mercoledì, Settembre 25, 2024
HomeScienzaEsplorazione SpazialeIl bagliore dello spazio

Il bagliore dello spazio

L'astronomo Tod Lauer, che collabora con il National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory (NOIRLab) della National Science Foundation, ha studiato le immagini ottenute dal veicolo spaziale New Horizons, cercando specificamente campi visivi che non includessero stelle e galassie per cercare di capire quanto sia buio lo spazio

Sembra che lo spazio oltre il sistema solare sia permeato da un bagliore che non può essere spiegato dalle fonti conosciute come le stelle, le galassie o la polvere interstellare. Lo ha scoperto un team di ricercatori che ha analizzato le immagini scattate dal veicolo spaziale New Horizons della NASA.

Il veicolo spaziale New Horizons è una missione nata per studiare il pianeta nano Plutone le sue lune e i misteriosi e lontani oggetti che popolano la fascia di Kuiper, una regione del sistema solare che si estende da circa 30 UA, oltre l’orbita di Nettuno, fino a circa 50 UA dal Sole. Questa zona cela ciò che resta della formazione del Sistema Solare e potrebbe aiutarci a svelare molti misteri, compresa l’origine della vita.

New Horizons è stato il primo veicolo spaziale a raggiungere Plutone, che è considerato una reliquia della formazione del Sistema Solare. La sonda ha viaggiato per più di nove anni prima di raggiungere il suo obiettivo per poi inoltrarsi in una regione del Sistema Solare poco conosciuta, popolata da quelli che come Plutone appartengono alla categoria dei “pianeti nani”.

Secondo un rapporto della CBC, l’astronomo Tod Lauer, che collabora con il National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory (NOIRLab) della National Science Foundation, ha studiato le immagini ottenute dal veicolo spaziale New Horizons, cercando specificamente campi visivi che non includessero stelle e galassie per cercare di capire quanto fosse buio lo spazio.

Il rapporto cita un’intervista di Laurer con il conduttore di Quirks & Quarks Bob McDonald, dove ha l’astronomo raccontato che il team ha trovato che nello spazio c’è un po’ più di luce di quanta pensavano ci fosse o dovrebbe esserci.

Secondo l’astronomo, c’è un bagliore molto debole che è più di quanto possano spiegare da fonti conosciute come stelle, galassie o polvere interstellare.
“Questa è una piccola componente dell’universo che abbiamo scoperto”, ha affermato Laurer.

Lo studio di Lauer e dei suoi colleghi ha eliminato sistematicamente tutte le fonti di luce che potrebbero esserci per cercare di stabilire la fonte del debole bagliore.

Dopo il fly-by con Plutone avvenuto nel 2015, la sonda  ha proseguito il suo viaggio verso le profondità del Sistema Solare. Il 1° gennaio 2019, la New Horizons ha sorvolato Ultima Thule, l’obiettivo più distante mai visitato da un veicolo costruito dall’uomo.

Le immagini hanno mostrato, nel punto più vicino, l’insolita forma del KBO (Kuiper Belt object). Lunga circa 35 chilometri, Ultima Thule è costituita da un lobo grande e piatto (soprannominato “Ultima”) collegato a un lobo più piccolo e rotondo (soprannominato “Thule”). La strana forma è stata la più grande sorpresa del flyby.

A marzo 2019, New Horizons si trovava a circa 6,6 miliardi di chilometri dalla Terra, e si muoveva nelle profondità nella fascia di Kuiper a quasi 53.000 chilometri l’ora. Da allora, viste le ottime condizioni della sonda, la missione della sonda è stata estesa per sfruttare l’occasione di poter esplorare altri oggetti della Cintura di Kuiper.

Il sistema solare interno è pieno di particelle di polvere che riflettono la luce del Sole ma la New Horizons sta attualmente navigando in un luogo che è al di là dell’inquinamento luminoso causato dalla luce solare che rimbalza su polvere e detriti. Quindi dovrebbe essere in grado di vedere molto chiaramente l’oscurità dello spazio e, sebbene il team di scienziati abbia eliminato tutte le possibili fonti di luce, non ha ancora trovato alcuna buona spiegazione su quale potrebbe essere la fonte di luce residua.

Una possibilità sono le stelle canaglia nello spazio intergalattico che sono troppo scure per essere viste come punti di luce, ha ipotizzato Lauer, che ha aggiunto che al momento è solo possibile fare ipotesi, inclusa una che ha a che fare con le interazioni tra particelle esotiche ancora ipotetiche di “materia oscura”.

RELATED ARTICLES
- Advertisment -

Viaggi e Vacanze

Alimentazione e Salute

Formazione delle rughe: svelato il segreto della pelle che invecchia

Un team di ricerca POSTECH ha ricreato le rughe biologiche in vitro, rivelando che la disidratazione dell'ECM e le forze compressive sono cruciali nella...

Pressione sanguigna: le crocifere la tengono a bada

Uno studio dell'Università Edith Cowan ha scoperto che le verdure crocifere, come broccoli e cavoli, abbassano la pressione sanguigna in modo più efficace rispetto...

Quando il digiuno fa bene

Il digiuno intermittente è una pratica che ha riscontrato molto interesse nel mondo scientifico negli ultimi anni. Esso può essere eseguito in due diverse tipologie: la prima consiste in un digiuno giornaliero di 18/16 h consentendo il consumo alimentare solo per 6/8 h al giorno, la seconda consiste nel digiuno di 2 giorni a settimana su 7.

Giochi

Come scegliere la giusta strategia di scommessa sul Bingo per massimizzare le vincite al casinò di Posido

Il bingo è uno dei più popolari giochi d'azzardo basati sul caso. L'obiettivo del giocatore è quello di essere il primo a completare una...

Le mani del blackjack e come giocarle a Sportaza

Il blackjack è una questione di mani e chi le gioca meglio è quello che ne esce vincente nella maggior parte dei casi. Se vuoi...

I 4 principali errori psicologici da evitare nei casinò online italiano

Gli errori psicologici sono il fattore principale che differenzia i neofiti dai giocatori vincenti. Vuoi migliorare i tuoi risultati al casinò online italiano? Allora...

Recent Comments