Identificato primo caso di vaiolo delle scimmie in Italia

L'assessore alla salute della regione Lazio, Alessio Amato, ha comunicato al Ministro della sanità Speranza l'isolamento avvenuto all'Istituto Lazzaro Spallanzani del primo caso a livello nazionale del cosiddetto "vaiolo delle scimmie"

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L’assessore alla salute della regione Lazio, Alessio Amato, ha comunicato al Ministro della sanità Speranza l’isolamento avvenuto all’Istituto Lazzaro Spallanzani del primo caso a livello nazionale del cosiddetto “vaiolo delle scimmie”. Isolato già in precedenza in UK, Spagna e Portogallo.

Finora i casi isolati in Europa sono stati una ventina. Isolato inizialmente nel Regno Unito, si sta ora diffondendo in tutta Europ e si segnalano i primi casi anche negli USA, sembra che, al momento, i più colpiti siano soprattutto gli uomini.

Dall’inizio di maggio, nel Regno Unito sono stati identificati 7 casi di vaiolo delle scimmie. Il virus ora sembra diffondersi in altre parti d’Europa 3 casi accertati sono stati trovati in Portogallo, 8 in Spagna e 1 in Italia. Anche in massachusetts, negli USA, è stato identificato un caso.

In Portogallo, inoltre, ci sarebbero altri 15 soggetti ad altre persone in attesa di conferma della diagnosi. In Spagna, a Madrid, il Ministero della Salute spagnolo ha già avviato l’allerta sanitaria.

Gravità relativa

Funzionari sanitari hanno spiegato che la velocità di diffusione diffusione del virus è molto preoccupante. I collegamenti tra i diversi pazienti spesso non sono ancora chiari e le modalità di trasmissione non sono ben identificate, il che non aiuta a controllare la diffusione della malattia.



L’OMS mi ricorda che il tasso di mortalità del vaiolo delle scimmie è piuttosto basso, specialmente nei paesi con sistemi sanitari sviluppati. In generale, i sintomi scompaiono 2 o 3 settimane dopo la loro comparsa. In generale, il vaiolo delle scimmie è una condizione simil-influenzale comune che può provocare eruzioni cutanee.

CHE COS’É IL VAIOLO DELLE SCIMMIE?

Il vaiolo delle scimmie è una malattia virale causata dal Poxvirus che colpisce prevalentemente questi animali. Si tratta di un virus del tutto simile a quello del vaiolo umano. Secondo gli esperti i due virus sarebbero “cugini” in quanto discendenti da un virus comune, quello del vaiolo bovino. MPV è stato identificato per la prima volta in Europa nel 1958 in scimmie provenienti dal Sud-Est asiatico. Negli anni successivi sono stati segnalati alcuni focoloai. La malattia, anche se prevalentemente degli animali, può riguardare l’uomo a causa della capacità del virus di infettare specie differenti. Ed è quello che è accaduto con i recenti casi segnalati.

QUALI SONO I SINTOMI?

La malattia si manifesta inizialmente attraverso sintomi simili a quelli dell’influenza. Ciò che caratterizza la malattia è la comparsa di lesioni cutanee simili a quelle del vaiolo umano: le vescicole si tramutano in pustole sino alla loro estinzione per “essicatura”. La durata della malattia è variabile tra i 15 e i 30 giorni.

COME SI TRASMETTE?

Il virus può trasmettersi da uomo a uomo ma con molta difficoltà. Le infezioni avvengono prevalentemente per contatto incidentale con animali infetti o con persone che hanno soggiornato in zone a rischio. Il contagio avviene per contatto diretto con le lesioni, con i fluidi corporei e con indumenti contaminati. Il virus può essere trasmesso anche tramite droplets nella fase acuta ma con un contatto ravvicinato e prolungato.

COME SI CURA?

Curare il vaiolo delle scimmie è molto importante perché la letalità è pari al 10% degli individui sintomatici. Attualmente non esistono trattamenti approvati ma il farmaco antivirale tecovirimat (approvato dall’FDA per il trattamento del vaiolo) e i farmaci antivirali cidofovir e brincidofovir hanno dimostrato la loro efficacia in vitro e nei modelli sperimentali. Tuttavia nessuno di questi farmaci è stato studiato o utilizzato in aree endemiche per trattare la malattia.

ESISTE UN VACCINO?

Essendo MPV un virus simile al vaiolo umano, l’utilizzo del vaccino contro il vaiolo può essere utile nel prevenire anche il vaiolo delle scimmie. Tuttavia, essendo il vaiolo umano eradicato, tale vaccino non è più utilizzato su larga scala pur essendo sempre prodotto con il nome di Imvanex. Essendo questo vaccino utile contro MPV, la sua somministrazione è indicata per coloro che possono essere esposti al virus per motivi professionali.

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