È la cosa più vicina all’imitazione della vita reale: blocchi robotici che possono viaggiare in modo indipendente, attaccarsi l’uno all’altro in strutture predefinite, seguire percorsi e sorgenti luminose e altro ancora.
I ricercatori del MIT hanno appena pubblicato i filmati di questi nuovi cubi M-Blocks 2.0 e sono davvero impressionanti. Possono rimescolarsi ordinatamente, arrampicarsi l’uno sopra l’altro, girare a mezz’aria e impegnarsi in molti altri tipi di comportamento simile a quello di un alveare.
Questo coordinamento a sciame è un grande passo avanti nello sviluppo di questo genere di robot. Ogni cubo ha al suo interno un volano che gira a 20.000 giri al minuto, mentre all’esterno sono codici a barre e magneti per aiutare i cubi a riconoscersi e attaccarsi l’un l’altro.
Algoritmi pre-programmati indicano ai blocchi cosa devono fare e come interagire tra loro.
“M sta per movimento, magnete e magia“, afferma la scienziata informatica Daniela Rus , direttrice del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL) presso il MIT.
“‘Movimento’, perché i cubi possono muoversi saltando. ‘Magnete’, perché i cubi possono connettersi ad altri cubi usando i magneti, e una volta connessi possono muoversi insieme e connettersi per assemblare strutture. ‘Magia’, perché noi non vediamo le parti in movimento e il cubo sembra muoversi per magia“.
Gli M-Blocks 2.0 potrebbero ricordare, in qualche modo, i robot protagonisti dei film “Transformer” e questi cubi potrebbero effettivamente avere alcune applicazioni davvero utili: costruire ponti e scale per salvare le persone bloccate dopo un disastro naturale.
Secondo i ricercatori, aumentare il numero di cubi dovrebbe essere relativamente semplice.
Un documento sui cubi M-Blocks 2.0 è stato presentato alla conferenza internazionale IEEE su robot e sistemi intelligenti a novembre a Macao.