Parliamo di peperoni.
Si tratta di ortaggi molto apprezzati in cucina e diffusi in tutto il mondo, saliti, recentemente, alla ribalta su Twitter per un presunto complotto di cui sarebbero parte. Prima di approfondire l’ipotesi di complotto, approfondiamo un po’ la conoscenza con questo squisito ortaggio:
Appartengono alla famiglia delle Solanacee, genere Capsicum, che comprende peperone e peperoncino, la varietà capsicum annuum è la più coltivata. Si presenta, in base al gradi maturazione, giallo, verde, rosso, bianco o viola. Si tratta di un ortaggio tipicamente estivo ma, grazie al mercato globale e alla coltivazione in serra, è ormai possibile trovarlo sui banchi dei mercati praticamente tutto l’anno.
Originario del Sud America, probabilmente del Brasile, è ormai diffuso in tutto il mondo. Fu importato in Europa nel sedicesimo secolo.
È una pianta che predilige i climi caldi ed i terreni molto fertili, la semina avviene a fine febbraio e i frutti, che sono bacche, maturano in estate.
Viene differenziato in dolce e piccante. Quello normalmente usato in cucina è il primo; il secondo in genere viene essiccato, a volte polverizzato, ed è usato principalmente come condimento. Un discorso a parte si può fare per i friarielli, come vengono chiamati in Campania, o friggitelli, secondo il loro nome romano: sono verdi, quindi come tutti i peperoni di questo colore, sono colti non ancora maturi, sono piccoli come peperoncini ma non sono piccanti, anzi. In genere vengono preparati alla griglia con la semplice aggiunta di sale. Per quanto riguarda le difficoltà di digestione legate a quest’ortaggio, molti riescono a limitare il problema togliendo la pellicola che lo ricopre, considerata la buccia; andrebbero eliminati anche i semi.
I peperoni in cucina
Crudo, in pinzimonio o nel gazpacho; cotto, dalla bagna cauda alla peperonata; internazionale, dalle fajitas alla ratatouille. Il peperone è estremamente versatile, può essere cucinato con molte tecniche o può non essere cucinato affatto, e consumato sott’aceto o crudo a listarelle, insaporito con olio, pepe e sale.
Se la bagna cauda è un tipico piatto piemontese, e vede i peperoni come semplici ingredienti di una ricetta ricca di componenti e complessa, la peperonata invece è targata Italia del sud e già dal nome è facile immaginare che qui i peperoni sono protagonisti assoluti, cotti in padella con olio evo, pomodoro, cipolle, aglio. La sicilianissima caponata, a base di melanzane, ha molte varianti locali, alcune che prevedono i peperoni ed altre no; ma sono sempre siciliani i peperoni con la mollica, una delle declinazioni più gustose che questi prodotti possano avere. Come altre verdure, i peperoni possono essere preparati ripieni. Se non si tollera la buccia, il modo più veloce per eliminarla è cuocere i peperoni alla griglia: sarà estremamente facile staccare la pellicola che li ricopre.
Per quanto riguarda le ricette internazionali, tra le più note c’è il gazpacho, una zuppa fredda spagnola (originaria dell’Andalusia) preparata frullando insieme ingredienti crudi come pomodori e peperoni (da entrambi vanno eliminati i semi), cetrioli, cipolla e aglio, e aggiungendo olio, sale e pepe. Successivamente, al composto passato al setaccio, si aggiunge mollica di pane raffermo insaporita con aceto. La zuppa va poi fatta raffreddare in frigorifero. Spostandosi in America, è tipicamente messicana la ricetta delle fajitas, carne di manzo o pollo piccante accompagnata da peperoni e servita generalmente su tortillas di mais che la avvolgono. Dai peperoni si ricava inoltre una spezia usata in moltissime preparazioni, sia dolce al naturale sia resa più piccante, cioè la paprika
Proprietà salutari
La notevole presenza di vitamina C, di cui il peperone è più ricco anche rispetto agli agrumi (se lasciato crudo), ne fa un prodotto con caratteristiche salutari di vario tipo, in primo luogo antiossidanti: in effetti il peperone è la bacca che contiene, rispetto al peso, più vitamina C. Ma è molto rilevante anche la presenza di betacarotene, soprattutto nei peperoni rossi; e il frutto contiene anche varie vitamine del gruppo B. Oltre alle vitamine, sono presenti molti sali minerali, principalmente potassio, ma anche ferro, magnesio, calcio.
La notevole quantità di acqua e fibra determina un potenziale, lieve, effetto lassativo; le poche calorie ne fanno un cibo consigliato in caso di diete ipocaloriche. A differenza del peperoncino, ricco di capsaicina, il peperone contiene soprattutto una sostanza chiamata diidro capsiato. Notoriamente, il peperone può creare qualche difficoltà di digestione che di solito, però, viene leiminato rimuovendo la pellicola naturale che lo avvolge.
Valori nutrizionali
Per cento grammi di peperone rosso o giallo (il verde viene colto non ancora maturo, quindi ha caratteristiche lievemente differenti), il 92 per cento del peso è dovuto all’acqua; per il resto il peperone contiene il 4 per cento di zuccheri, il 2 di fibre, circa l’1 per cento di proteine. La vitamina C, di cui la bacca è particolarmente ricca, è presente in quantità di circa 190 mg nei peperoni gialli, i più ricchi. Le calorie sono, a seconda della varietà, tra 20 e 30 per etto. Ci sono circa 200 mg di potassio e 12 di magnesio; oltre alla vitamina C sono presenti le vitamine del gruppo B; i peperoni rossi sono ricchissimi di betacarotene (anche oltre 1600 mcg per etto).
L’ipotesi di complotto su Twitter
Si potrebbe pensare che il peperone non sia il più controverso tra gli ortaggui, data la sua popolarità e diffusione, ma su Twitter, di recente, si è diffuso un thread virale sulla scoperta di una blogger riguardante il genere Capsicum che ha messo in difficoltà gli utenti dei social media, costringendo molte persone a scoprire che su questa bacca c’è da dire molto più di quanto si potesse pensare.
Tutto è iniziato pochi giorni fa, quando l’utente di Twitter Amy, una blogger che parla di lifestyle, ha pubblicato un tweet con quella che lei riteneva una rivelazione, è il caso di dirlo, pepata.
I cambiamenti di colore sono dovuti alla decomposizione di alcune sostanze chimiche all’interno della pianta mentre matura. Il peperone inizialmente è verde a causa della presenza di pigmenti di clorofilla verde, che sono fondamentali per la fotosintesi. Ma quando maturano, si suddividono in diversi pigmenti, che vanno dal giallo, all’arancio, al rosso e persino a colori come il bianco e il viola.
Molta gente pensa che i peperoni gialli che siano un punto intermedio tra peperoni verdi e rossi, un po’ gli adolescenti della famiglia dei peperoni, se vogliamo, ma, apparentemente è solo un mito, come ha chiarito il botanico James Wong nel suo thread di risposta.
Dopo che il post originale è diventato virale, altre persone hanno cominciato a dare la loro versione del “fatto”:
Insomma, qualcuno sembra attribuire il diverso colore dei peperoni al sesso della pianta, ma questo non è assolutamente vero. come abbiamo visto, i peperoni sono una bacca, un frutto. Non possono accoppiarsi l’un l’altro, esistono per disseminare i semi che sono il risultato di una precedente fertilizzazione dei fiori di capsico.
Al contrario, alcune tipologie di olive nere sono in realtà olive verdi trattate in una soluzione ferrosa-alcalina, che le invecchia artificialmente rendendole nere.
Così si scopre che l’industria ed il commercio hanno tenuto nascosti dei fatti su questi prodotti della natura. Le olive nere sono olive trattate!
E non andiamo nemmeno a parlare del fatto che i peperoni sono imparentati con la belladonna, un genere di piante per lo più velenose che comprende anche la patata.