HAARP – High Frequency Active Auroral Research Program

HAARP, o programma di ricerca aurorale ad alta frequenza attiva, è un ex centro di ricerca ionosferica militare statunitense attualmente di proprietà dell'UAF (Università dell'Alaska Fairbanks) che è subentrata nella gestione dell'impianto a partire dall'agosto 2015

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HAARP - High Frequency Active Auroral Research Program
HAARP - High Frequency Active Auroral Research Program

HAARP, o programma di ricerca aurorale ad alta frequenza attiva, è un ex centro di ricerca ionosferica militare statunitense attualmente di proprietà dell’UAF (Università dell’Alaska Fairbanks) che è subentrata nella gestione dell’impianto a partire dall’agosto 2015. Situato a Gakona, in Alaska, vicino al Tok Cutoff, questa impressionante struttura comprende l’edificio di controllo HAARP e la centrale elettrica, e le 180 antenne ad alta frequenza chiamate “Ionospheric Research Instrument” o “IRI” insieme ad altri strumenti di ricerca intorno alla proprietà. 

L’impianto era, in precedenza, di proprietà dell’USAF ma nel maggio 2013 cessò ogni attività e fu chiuso. La causa della chiusura fu la mancanza dei fondi necessari per coprire gli alti costi di gestione dell’impianto, pari a circa 300.000 dollari al mese, e il fatto che i generatori diesel che alimentavano il complesso non rispettavano il Clean Air Act (la normativa statunitense del 2011 contro l’inquinamento), e adeguarli sarebbe risultato troppo costoso. La struttura è stata fondata nel 1993.

La matrice HAARP è stata costruita nel tempo in 3 fasi

Il prototipo dello sviluppo comprendeva solo 18 antenne, 6 file con 3 antenne per fila. Questo prototipo era alimentato solo a 360 kilowatt (kW) di potenza ed era solo in grado di eseguire test ionosferici di base. Poi è arrivato il prototipo di Filled Development che comprendeva 48 antenne, 8 file con 6 antenne per fila. Questo nuovo prototipo necessitava di 960 kW di potenza impiegata. 

Questa versione di HAARP è stata utilizzata per un certo numero di esperimenti scientifici di successo e campagne di esplorazione ionosferica nel corso degli anni fino al 2007, quando è stata costruita la versione finale della matrice. L’IRI finale è la versione corrente dell’array HAARP. Non risultano, al momento, piani per espandere ulteriormente l’array.

Ogni antenna è alta 72 piedi con dipoli su ciascun lato lunghi circa 35 piedi. HAARP è una struttura costosa ed impegnativa richiedendo una notevole potenza per poter funzionare, ragione per cui l’IRI non è alimentato dalla rete elettrica locale, bensì da cinque generatori da 2500 kilowatt provvisti di motori diesel per locomotive diesel V20. Questi motori impiegano fino a 2300 litri di carburante l’ora, generando una potenza massima di 3,6 MW (Megawatt). 

HAARP è noto per essere il trasmettitore radio più potente ed efficace al mondo per la ricerca sulla ionosfera

 L’impianto non viene tenuto costantemente in funzione ma viene acceso dalle 3 alle 5 volte l’anno e, ogni volta, gli esperimenti possono durare da quattro a dieci giorni ma con numerose interrezioni. Queste attivazioni sono chiamate “Campagne di ricerca“. I tempi di esecuzione variano a seconda dell’obiettivo della ricerca cui si mira.



HAARP è stato utilizzato per esperimenti di generazione di onde ELF/VLF tra febbraio 2007 e agosto 2008, immediatamente dopo il completamento della costruzione della gamma completa di 180 antenne.

HAARP utilizza forme d’onda e armoniche uniche su una portante centrata (Amplitude Modulation o AM) e spara le sue trasmissioni nelle parti superiori dell’atmosfera da 70 a 350 km di quota dove eccita una piccola parte della ionosfera e crea (praticamente simula) irregolarità simili ai tipi di interazioni che avvengono in natura. Questa pratica è chiamata riscaldamento HF o riscaldamento ionosferico. 

Quando l’IRI viene disattivato, gli effetti delle trasmissioni nella ionosfera cessano in pochi secondi. I fenomeni naturali sono casuali e sono spesso difficili da osservare. Con HAARP, gli scienziati possono controllare quando e dove si verificano le perturbazioni in modo da poterne misurare gli effetti.

Una delle forme d’onda utilizzate è una CW (onda continua) in movimento su una portante centrata che aumenta o diminuisce linearmente (detta anche rampa). Un’altra forma d’onda è costituita da toni CW costanti che crescono verso l’alto o il basso a frequenze selezionate dal supporto centrale. C’è anche una forma d’onda ibrida sia di rampa che di tono chiamata “rampa di serpente“.

Le rampe di serpente sono chiamate così perché la forma d’onda crea un’onda portante ondulata. Ci sono ancora altre forme d’onda tra cui pulsazioni veloci, impulsi portanti lenti, forme d’onda simili a radar OTH (Over the Horizon), portanti non modulate e combinazioni di tutte queste.

HAARP, in definitiva, si comporta come un generatore di suoni

Le armoniche della trasmissione vengono ripetute dai 15 minuti a un’ora alla volta, il più delle volte per cambiare le frequenze e / o modificare i formati di trasmissione. L’array IRI di HAARP ha una banda di trasmissione da 2,7 MHz a 10 MHz. Queste trasmissioni possono essere raccolte su una radio a onde corte sulla banda HF visto che HAARP opera sulla banda HF. 

Le frequenze più spesso usate in passato da HAARP sono i 2750 kHz ed i 3250 kHz. Altre frequenze sono state usate più volte ma queste due sono state le più utilizzate. C’è da ricordare che anche altre stazioni ionosferiche hanno trasmesso trasmissioni “HAARP-like” nel passato. Ad esempio, l’osservatorio di Arecibo ha effettuato trasmissioni su 5125 kHz e / o 8175 kHz durante le sue campagne di riscaldamento HF. I test del trasmettitore AM hanno utilizzato forme d’onda simili a quelle che utilizza HAARP. 

La prima campagna HAARP condotta dalla UAF si è svolta dal 19 al 23 febbraio 2017, seguita da una seconda campagna tra il 19 ed il 25 settembre 2017. L’Università dell’Alaska Fairbanks è solita chiedere via Twitter di partecipare agli esperimenti inviando notizie sulla potenza del segnale, la frequenza del segnale e la posizione dalla quale il segnale è stato ricevuto. 

Christopher Fallen, ricercatore universitario presso il gruppo di fisica spaziale Fairbanks della University of Alaska e presidente del Senato della Facoltà UAF, ha creato un  blog dedicata agli aggiornamenti delle campagne HAARP, dove spiega come partecipare a tali campagne e fornisce informazioni sulla struttura della campagna.

Quando sono in corso campagne HAARP, Chris fornisce aggiornamenti in tempo reale tramite il suo account Twitter @ctfallen. Attraverso questi, aggiorna i followers con le frequenze, i formati di trasmissione e la quantità di energia impiegata. Chris retweetta anche i rapporti sui segnali dei partecipanti. L’UAF ha creato una pagina twitter ufficiale HAARP (@uafhaarp) per le informazioni di base, dando i risultati delle campagne e twittando gli articoli di notizie che relativi ad HAARP.

Alcune ipotesi di complotto, prive di riscontri oggettivi e smentite dalla comunità scientifica, descrivono HAARP come un progetto volto a perseguire scopi occulti, che andrebbero dalla realizzazione di un’ipotetica arma elettromagnetica per creare terremoti fino al controllo del clima. Tali speculazioni pseudoscientifiche sono per lo più legate alla teoria del complotto sulle scie chimiche e hanno tutte un denominatore comune nelle teorie cospirazionistiche di David Icke e dei suoi sostenitori.

La maggior parte di queste teorie è in netto contrasto con le leggi della fisica e anche nelle ipotesi che hanno un minimo di plausibilità, i fenomeni descritti richiederebbero potenze migliaia o milioni di volte superiori a quelle che HAARP sviluppa (o anche a quelle che potrebbe teoricamente sviluppare). Anche se fosse possibile influenzare il clima o la geologia con le onde elettromagnetiche (e finora non è stato trovato né ipotizzato alcun meccanismo che permetta di farlo), la potenza generabile da HAARP non sarebbe comunque sufficiente.

Come riporta Wikipedia, L’astrofisico Gianni Comoretto fa notare che “Il campo geomagnetico è generato nel nucleo terrestre, a molte migliaia di chilometri di profondità, dove i segnali di HAARP non hanno la minima possibilità di arrivare. La più piccola tempesta geomagnetica, innescata dalle particelle del vento solare, ha energie che sono migliaia di volte quella di HAARP e questi fenomeni non hanno nessun effetto sui terremoti

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