Mentre le prove sulla sicurezza di questo tipo di colture continuano ad accumularsi, la controversia sugli organismi geneticamente modificati fatica a spegnersi, anche se i vantaggi delle colture GM sono sempre più difficili da negare.
Su questo fronte, una recente analisi economica della storia del mais geneticamente modificato per essere resistente agli insetti (IR) in Spagna e Portogallo offre una nuova visione a lungo termine di quanto in generale gli organismi geneticamente modificati possano beneficiare dell’agricoltura.
L’economista agricolo Graham Brookes ha analizzato l’uso del granturco GM nella penisola iberica da quando, 21 anni fa, i semi modificati furono introdotti per la prima volta, in Spagna nel 1998, e in Portogallo nel 1999.
Il granturco GM (mais IR) nella penisola iberica
Il granturco GM resistente agli insetti, coltivato in entrambi i paesi, è stato progettato per resistere ai parassiti Ostrinia nubilalis e Sesamia nonagroides. Dopo una certa diffidenza iniziale, il granturco GM è stato esteso al 30-35% della superficie totale del mais in Spagna e al 7-9% del raccolto totale di mais in Portogallo.
Secondo Brookes, nel periodo di 21 anni intercorso tra il 1998 e il 2018, gli agricoltori che hanno utilizzato la tecnologia GM hanno aumentato i loro redditi totali di 285,4 milioni di euro producendo maggiori raccolti e risparmiando sugli insetticidi che non avevano più bisogno di acquistare.
Tale importo equivale a un guadagno medio di reddito agricolo di 173 € per ettaro all’anno
In effetti, l’avvio delle colture di granturco GM ha comportato investimenti iniziali con costi aggiuntivi per gli agricoltori che hanno piantato le sementi GM; Brookes però calcola che nel corso di 21 anni, per ogni euro investito in semi resistenti agli insetti nella penisola iberica, gli agricoltori hanno guadagnato una media di 4,95 €
Gli aumenti della produzione complessiva delle colture sono stimati in 1,89 milioni di tonnellate di mais dal 1998, il che comporta benefici secondari, afferma Brookes.
“Questa produzione extra contribuisce a ridurre la necessità per gli agricoltori ad utilizzare nuovi terreni per aumentare la produzione“, scrive Brookes nel suo articolo.
“Se la tecnologia del granturco GM non fosse stata disponibile per gli agricoltori nel 2018, il mantenere i livelli di produzione per quell’anno utilizzando la tecnologia convenzionale avrebbe richiesto l’impianto di ulteriori 15.240 ettari di terreni agricoli a mais nei due paesi“.
Da quando sono iniziate in Spagna e Portogallo le colture di granturco geneticamente modificato sono stati salvati 188.890 ettari di terreno, che possono essere utilizzati per altri scopi agricoli.
Bisogna anche considerare un altro fattore significativo in tutto questo, ovvero il mancato uso di insetticida sulle colture di granturco GM, data la loro resistenza ingegnerizzata ai parassiti.
Brookes stima che vi sia stata una riduzione del 37% rispetto alla quantità che sarebbe stata spruzzata sul mais convenzionale
Una spruzzatura meno regolare significa anche meno uso dei veicoli per irrorare l’insetticida alle colture, in questo caso, si stima che circa 593.000 litri di carburante siano stati risparmiati solo in Spagna, evitando l’emissione in atmosfera di 1,58 milioni di chilogrammi di anidride carbonica.
Brookes sottolinea che questo ammontare, equivalente all’inquinamento prodotto da 980 auto in un anno, è in definitiva solo un piccolo vantaggio collaterale, ma è comunque degno di nota, così come altri impatti ambientali associati all’uso inferiore di insetticidi, come ad esempio il risparmio di acqua.
In definitiva, questi risultati positivi visti nella penisola iberica non sono apprezzati in nessun’altra parte d’Europa. Almeno 18 membri dell’UE, insieme a regioni come Irlanda del Nord, Scozia e Galles, hanno vietato la coltivazione di granturco GM.
In Spagna e Portogallo, tuttavia, è una storia molto diversa, con l’uso di pesticidi ridotto e le emissioni di combustibili fossili abbassate.
“La tecnologia dei semi ha aiutato gli agricoltori a coltivare più cibo e mangime… Usando meno risorse e quindi contribuito a ridurre la pressione su risorse scarse come l’acqua“, scrive Brookes.
“Il granturco geneticamente modificato ha aumentato i redditi delle famiglie agricole e così ha fornito un impulso economico alle economie rurali e nazionali dei due paesi“.