In una scoperta rivoluzionaria, gli scienziati in India hanno dissotterrato i resti fossilizzati di un enorme serpente, ritenuto uno dei più grandi del suo genere mai rinvenuti. Questa creatura colossale, soprannominata Vasuki indicus, si estende più di 15 metri di lunghezza, facendo impallidire i suoi parenti moderni come i pitoni.
Ritrovati in India resti fossilizzati di un enorme serpente della specie Vasuki indicus
I risultati della scoperta, pubblicati sulla rivista Scientific Reports, hanno fatto luce sulla biodiversità preistorica del subcontinente indiano.
I ricercatori provenienti dall’Indian Institute of Technology Roorkee si sono imbattuti in un segmento della colonna vertebrale del serpente straordinariamente ben conservato. Il Dottor Rajesh Kumar, autore principale dello studio, ha espresso entusiasmo per la scoperta, descrivendola come “eccellentemente conservata”.
Lo studio
La loro analisi, basata su 27 vertebre, ha identificato in modo definitivo l’esemplare come Vasuki indicus, una specie estinta da tempo.
Il nome “Vasuki” trae ispirazione dalla mitologia indù, in particolare dal serpente Vāsuki, attorcigliato attorno al collo del Signore Shiva, una figura centrale nello Shaivismo. Questa scelta riflette il significato culturale dei serpenti nel folklore indiano.
Le intuizioni ricavate dal fossile suggeriscono che il Vasuki indicus non fosse semplicemente un serpente colossale, ma anche un formidabile predatore. I ricercatori hanno ipotizzato che le sue enormi dimensioni lo rendessero lento, escludendo la possibilità che cacciasse attivamente le prede.
Vasuki probabilmente impiegava tattiche di agguato, simili a quelle dei pitoni moderni, basandosi sulla costrizione per sottomettere le sue vittime.
Descrivendo le caratteristiche fisiche dell’esemplare, lo studio ne ha evidenziato la statura completamente sviluppata e la corporatura robusta. Con un corpo largo e cilindrico, Vasuki indicus avrebbe potuto far pendere la bilancia a ben 5.533,8269 kg, rendendolo un vero e proprio colosso del mondo antico.
I confronti con altri serpenti estinti sottolineano ulteriormente le dimensioni straordinarie del V. indicus. Mentre il famoso Titanoboa condivide una lunghezza simile, la circonferenza del Vasuki lo distingue. Questo lo pone saldamente in lizza per il titolo di serpente più grande mai scoperto.
Addentrandosi nella storia evolutiva di questi colossali serpenti, i ricercatori hanno notato la loro discendenza all’interno della famiglia Madtsoiidae. Coprendo circa 100 milioni di anni tra Africa, Europa e India, questi antichi rettili hanno lasciato un segno indelebile negli ecosistemi della Terra.
Il V. indicus tuttavia occupa una nicchia unica all’interno di questa linea evolutiva, avendo avuto origine specificatamente nel subcontinente indiano in un’epoca passata, circa 56-34 milioni di anni fa.
La scoperta del V. indicus è una testimonianza del ricco patrimonio paleontologico dell’India. Il Dottor Kumar ha sottolineato l’importanza di tali scoperte nello svelare i misteri della vita preistorica, affermando: “Ogni fossile dissotterrato offre uno sguardo al lontano passato, arricchendo la nostra comprensione degli antichi abitanti della Terra“.
Conclusioni
La scoperta del Vasuki indicus rappresenta una pietra miliare significativa negli annali della paleontologia. Mentre gli scienziati continuano a scavare nelle profondità della storia della Terra, scoperte come questa illuminano l’affascinante diversità della vita che un tempo prosperava sul nostro pianeta.
In collaborazione con myidraulicomilano.it