Ecco cos’è un minimo solare e perché la NASA afferma che non c’è nulla di cui preoccuparsi

Gli scienziati della National Aeronautics and Space Administration (NASA) hanno fatto sapere che questa fase di minimo è stata prevista già da tre anni  e che non c'è nessun motivo di preoccupazione.

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Qualche giorno fa vi abbiamo proposto in cui si sostiene che il Sole sarebbe nel pieno della parte bassa del suo ciclo, durante la quale la sua attività è notevolmente ridotta rispetto al periodo di massimo. Praticamente, il Sole sarebbe come addormentato e la conferma si avrebbe dalle poche macchie solari viste sulla sua superficie quest’anno.
In riferimento a questo, gli scienziati della National Aeronautics and Space Administration (NASA) hanno fatto sapere che questa fase di minimo è stata prevista già da tre anni  e che non c’è nessun motivo di preoccupazione.
Il Sole, normalmente, è punteggiato di macchie solari che sono quasi impossibili da vedere ad occhio nudo. Le macchie solari generano costantemente bagliori solari o esplosioni magnetiche che emettono particelle cariche e il calore che riscalda e illumina la Terra. Tuttavia, all’incirca ogni 11 anni circa, le macchie solari svaniscono e si verifica un minimo solare.
ScienceCasts: il minimo solare sta arrivandoVisita http://science.nasa.gov/ per ulteriori informazioni. L’intensa attività solare come le macchie solari e le eruzioni solari si attenua durante il minimo solare, ma ciò non significa che il sole diventi noioso. L’attività solare cambia semplicemente forma.2017-06-27T19: 19: 33Z
Secondo la NASA, il numero di macchie solari ha raggiunto il picco nel 2014 e dovremmo ora essere nel pieno del periodo di minimo del ciclo solare, durante il quale il Sole produce pochissime macchie solari.
Dean Pesnell, ricercatore del progetto del Solar Dynamics Observatory della NASA, ha affermato che durante un minimo solare, l’energia che di solito genera i bagliori solari si sfoga creando buchi coronali o aree dell’atmosfera solare in cui i campi magnetici espellono particelle cariche.
Secondo Pesnell, i buchi coronali, possono durare circa sei mesi, e sono responsabili di interferenze nella magnetosfera terrestre.
L’astronomo Tony Phillips ha suggerito che il conteggio attuale delle macchie solari potrebbe dimostrare che è in corso uno dei “più profondi (minimi solari) visti da quando osserviamo il Sole“. La ricercatrice Irina Kitiashvili, usando i modelli della NASA, ha fatto una proiezione simile per l’attuale ciclo solare, ipotizzando che potrebbe essere “il più debole degli ultimi 200 anni“.
Ciò potrebbe significare una ripetizione del minimo Dalton, che coincise con uno dei periodi meteorologici più estremi della storia. Il minimo di Dalton fu un periodo che durò per tre cicli solari dal 1790 al 1830, con inverni molto freddi caratterizzati da forti nevicate, gelo profondo e raffreddamento generale in tutto il mondo, con estati abbastanza miti.
Il minimo di Dalton portò a “periodi di freddo estremo, con perdita di raccolti, carestia e un calo generalizzato delle temperature globali medie fino a 2° C in 20 anni, devastando la produzione alimentare mondiale“.
Un periodo di attività solare ancora inferiore avvenne fu il cosiddetto minimo di Maunder, che ebbe luogo tra il 1645 e il 1715, e portò, soprattutto l’emisfero settentrionale a vivere una “piccola era glaciale“. Inoltre, l’attività vulcanica avvenuta in quegli anni schermò parte della luce solare proprio mentre la bassa attività solare produceva temperature superficiali più basse.
In realtà, la NASA afferma che i cambiamenti climatici compenseranno qualsiasi raffreddamento estremo.
Con un post intitolato “Non c’è imminenza di una ‘Mini era glaciale“, la NASA ha tentato di dissipare l’idea che un grandissimo minimo solare potrebbe provocare un raffreddamento in tutto il mondo.
In effetti, la NASA prevede che i cambiamenti climatici in corso annulleranno qualsiasi effetto del minimo: gli scienziati stimano che il minimo solare avrà lo stesso impatto di circa tre anni dell’attuale crescita della concentrazione di biossido di carbonio (CO2). Pertanto, un nuovo minimo solare minimo servirebbe solo a compensare alcuni anni del riscaldamento globale causato dalle attività umane.
Secondo la NASA, anche se dovesse verificarsi un minimo solare prolungato – che potrebbe durare oltre un decennio – il riscaldamento causato dalle emissioni di gas serra sarà sei volte maggiore di qualsiasi raffreddamento che il minimo potrebbe produrre. Di conseguenza, il globo continuerà a riscaldarsi.