Ecco come Eta Carinae è sopravvissuta a un’eruzione di quasi supernova
Nel 1843 improvvisamente Eta Carinae si illuminò fino a diventare la seconda stella più luminosa del cielo, svanendo gradualmente nel 1857. Cosa le permise di arrivare a splendere quasi come una supernova e sopravvivere?
In tutta l’astronomia, nessun evento stellare rilascia più energia di una supernova.
Una sequenza animata della supernova del 17° secolo nella costellazione di Cassiopea. – COLLABORAZIONE NASA, ESA E HUBBLE HERITAGE STSCI / AURA) -ESA / HUBBLE. RINGRAZIAMENTO: ROBERT A. FESEN (DARTMOUTH COLLEGE, USA) E JAMES LONG (ESA / HUBBLE)
L’umanità non ha assistito a una supernova ad occhio nudo nella nostra galassia dal 1604, ma Eta Carinae avrebbe potuto esserlo.
Nel 1843, la stella precedentemente modesta Eta Carinae si illuminò per diventare il secondo oggetto più luminoso nel cielo. – UTENTE DI CELESTIA HENRYKUS
Nel 1843 improvvisamente Eta Carinae si illuminò fino a diventare la seconda stella più luminosa del cielo, svanendo gradualmente nel 1857.
Questa immagine a luce infrarossa mostra la grande nebulosa Carina, che ospita Eta Carinae nella sua parte inferiore. – ESO / VERY LARGE TELESCOPE / T. PREIBISCH ET AL.
L’energia liberata in quell’occasione fu quasi la stessa che viene rilasciata rilasciata nelle supernove standard, ma Eta Carinae rimase intatta.
L ‘”impostore di supernova” del XIX secolo scatenò una gigantesca eruzione, vomitando molti soli – NATHAN SMITH (UNIVERSITÀ DELLA CALIFORNIA, BERKELEY) E NASA
Ancora oggi, nel 2019, la sua stella più pesante raggiunge oltre 100 masse solari.
Questa immagine multi-pannello mostra Eta Carinae nello stesso campo visivo usando tre diversi tipi di strumento. –OTTICO: NASA / STSCI, NEAR-INFRARED: 2MASS / UMASS / IPAC-CALTECH / NASA / NSF
I dintorni della stella rivelano i resti di questa recente espulsione, con 10-20 masse solari espulse a velocità comprese tra 400 e 3.200 km / s.
La Nebulosa Carina, con Eta Carina, la stella più luminosa al suo interno, a sinistra. – ESO / IDA / DANESE 1,5 M / R.GENDLER, JE. OVALDSEN, C. THÖNE E C. FERON
Questo grafico a sei pannelli illustra uno scenario per lo scoppio del 1843 di Eta Carinae in cui una terza stella del sistema venne divarata. – NASA, ESA E A. FEILD (STSCI)