Digital aging: quando la tecnologia fa invecchiare

Il Digital aging è una delle cause dell'invecchiamento precoce della pelle del viso e non solo. Esso può essere combattuto con qualche accorgimento salutare

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Non è un segreto che questa società ci chieda di essere sempre giovani, scattanti e performanti e che la vecchiaia sua diventata un brutto demone da scacciare; ma se invecchiare naturalmente dovrebbe essere una fase naturale della vita da attraversare con serenità, invecchiare precocemente dovrebbe essere almeno un motivo per indagarne le ragioni.

Così, tra le cause più diffuse nella caotica era contemporanea, si è fatto avanti il Digital aging, che secondo alcuni studi, andrebbe a colpire i millennials.

Quando si parla di Digital aging, si intende letteralmente “invecchiamento digitale“, che viene causato da tutti i device tecnologici di cui non riusciamo più fare a meno, siano essi impiegati per lo svago e il divertimento, o per il lavoro.

Sul tavolo degli imputati troviamo: smartphone, tablet, portatili e tutti quei dispositivi mobili che irradiano la c.d. luce blu, le radiazioni emesse dai device, che, per intenderci, hanno gli stessi effetti dannosi dei raggi del sole.

La luce blu penetra nel derma  provocando lo sviluppo di un numero importante di radicali liberi.

Come ha spiegato da Marco Iera, medico chirurgo plastico e ricostruttivo all’Ospedale Maggiore Policlinico Universitario di Milano, IRCCS Fondazione Ca’ Granda, che esercita anche all’istituto Clinico Brera, si tratta di un danno multiplo che colpisce la pelle del viso, poiché le onde elettromagnetiche aumentano la temperatura dei tessuti, che incentiva il surriscaldamento e il deterioramento delle fibre di collagene, responsabili dell’elasticità del derma.

Ma ad essere colpito non è solo l’aspetto estetico, si può incorrere in dolori osteoarticolari quali: mal di collo, mal di schiena, problemi alle gambe e alle mani e talvolta si possono riscontrare problemi di insonnia.

Si può correre ai ripari? La risposta è sì, basterà seguire una dieta ricca di antiossidanti, che combattono i radicali liberi, bere almeno 2 litri di acqua al giorno e fare attività fisica che vada a rinforzare i muscoli delle zone del corpo più a rischio.

Inoltre, un’abitudine salutare può essere quella di staccare gli occhi dallo schermo ogni venti minuti ed equipaggiare i device con uno schermo adesivo o rigido da mettere sul pc per proteggersi dai blue ray.

Possono tornare utili anche preparati cosmetici in grado di prevenire l’invecchiamento: è meglio prediligere sieri a base di vitaminica C ed E, e creme notte anti-aging a base di vitamina D.

Un aiuto significativo arriva dalla medicina estetica che propone dei trattamenti di bio-rivitalizzazione che penetrano nel derma, rallentano l’invecchiamento e riattivano il micro-circolo.