Uno dei punti dolenti dell’attuale terapia per il diabete di tipo 2 sta nella necessità per il malato di monitorare dopo ogni pasto i livelli di glucosio nel sangue e nel doversi praticare una iniezione di insulina quando questi livelli salgono oltre i limiti. Si tratta di una pratica scomoda che obbliga il paziente a “pungersi” un dito più volte al giorno per stillarne una goccia di sangue sulla quale praticare il test per accertare il livello di glucosio.
Grazie al lavoro di un gruppo di ricercatori, presto milioni di diabetici potrebbero beneficiare di un nuovo strumento in grado di porre fine a questa scomoda pratica. Alcuni scienziati infatti hanno sviluppato un cerotto innovativo, da applicare settimanalmente, che stimolerebbe la produzione d’insulina del corpo controllando i livelli di zucchero nel sangue.
Ciò avverrebbe grazie a una sostanza naturale estratta da alcune alghe, unita ad agenti terapeutici, iniettata attraverso delle microsiringhe solubili.
Il cerotto sarebbe stato progettato per rilasciare i suoi ingredienti attivi più velocemente a seconda dei casi e rallentare o fermare il rilascio quando i livelli di glucosio sono stabili, controllando quindi i livelli di glucosio nel sangue indipendentemente dall’intervento del paziente.
L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che permette al corpo di assorbire gli zuccheri (glucosati) dei carboidrati nel cibo che mangiamo.
Viene rilasciata per spostare il glucosio dal flusso sanguigno alle cellule dove questo può essere convertito in energia o conservato. Tuttavia, nel caso del diabete di tipo 2, la capacità del corpo di creare o usare l’insulina viene progressivamente a mancare. La maggior parte degli approcci odierni per regolare questo meccanismo nei malati preclude un rilascio costante di insulina, mentre questo nuovo approccio, basato su una tecnologia di rilascio “smart” consentirebbe di monitorare il livello di glucosio a più velocità.
Non sono ancora note le specifiche tecniche del cerotto ma si prevede possa entrare in commercio in tempi relativamente brevi.
Fonte: www.dailymail.co.uk