Dopo aver sofferto un paio di problemi ai computers che lo gestiscono, facendo temere, dopo la perdita di Opportunity ridotto al silenzio dall’ultima tempesta globale marziana, che avremmo perso l’ultima presenza attiva sulla superficie marziana, il rover della NASA Curiosity sembra essere tornato in buona efficienza, infatti si è portato su un nuovo sito e ha praticato un foro di prova, secondo quanto riferisce la NASA.
Nel nuovo sito, soprannominato Highfield, il rover è riuscito a praticare un foro ed ora sta analizzando la polvere prelevata dal buco al di sotto la superficie. Curiosity osserverà anche come la polvere accumulata ai lati del foro si muove nel tempo, il che servirà, essenzialmente, per capire il movimento del vento.
Per i tecnici della NASA questo è un momento interessante per quanto riguarda i movimenti del vento, infatti si sta aspettando che l’area dove è rimasto inerte Opportunity sia investita da raffiche di vento abbastanza forti nella speranza che queste possano ripulire i pannelli solari del vecchio roverino abbastanza da permettere alle batterie di ricaricarsi. Questa è un po’ l’ultima speranza di riportare in attività Opportunity che, inviato su Marte 14 anni fa per una missione di 90 giorni, ha funzionato egregiamente fino allo scorso 10 giugno quando una tempesta di sabbia globale ha impedito che le sue batterie si ricaricassero regolarmente.
I tecnici della NASA sperano che fenomeno meteorologico stagionale noto come “diavoli di sabbia” sia in grado di eliminare la polvere dai pannelli solari di Opportunity e aiutarlo a tornare alla normale operatività.
Nel frattempo, Curiosity ha percorso circa 60 metri dopo la lunga inattività dovuta ad un problema, non ancora del tutto risolto, al computer di backup con il quale sta funzionando già da alcuni anni dopo che il principale aveva avuto un problema con la memoria. Per riattivare il rover i tecnici NASA hanno dovuto riattivare il computer principale che, però, ha problemi di memoria.
Per questa ragione, dalla sala operativa stanno cercando di risolvere via software il problema al computer di backup nella speranza di poter tornare a disporre della piena operatività di Curiosity.