Cosa accadrebbe se il nostro pianeta fosse una super-Terra?

Se il nostro pianeta fosse una super-Terra sarebbe molto diverso da come lo vediamo, le strutture che si sono formate nel corso della sua evoluzione non sarebbero come sono oggi

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Una super-Terra è un pianeta extrasolare di tipo roccioso con una massa compresa tra 1,9 e 10 masse terrestri. Questa categoria di esopianeti sono una via di mezzo tra i giganti gassosi, come Urano e Nettuno, e i pianeti rocciosi come la Terra.

Nel sistema solare non sono presenti pianeti equiparabili a questa categoria di corpi celesti, in quanto il pianeta roccioso più grande è proprio la Terra e il primo pianeta con una massa maggiore, pari a 14 masse terrestri, è Urano che appartiene alla categoria dei pianeti gassosi.

Il telescopio spaziale Kepler della NASA ha studiato per quasi 4 anni un numero enorme di stelle, oltre 150.000. Queste stelle sono poste nel nostro “quartiere galattico” e Kepler ha cercato pianeti simili alla Terra.

E non ha certamente deluso le attese rilevando un numero notevole di pianeti che vengono classificati come “super-Terre”.

Le super-Terre potrebbero sembrare simili al nostro pianeta perché più piccole dei giganti gassosi, composte prevalentemente da rocce e con un’atmosfera sottile. Tuttavia le super-terre possono essere da 2 a 10 volte più massicce della Terra.

Come sarebbe il nostro pianeta se fosse una super-Terra? E’ probabile che i pianeti del sistema solare interno, Mercurio, Venere, Terra e Marte, si stavano evolvendo proprio in pianeti rocciosi giganti. A sostenerlo Mickey Rosenthal, dottoranda che studia la formazione dei pianeti all’Università della California, Santa Cruz.

A impedire il “gigantismo” dei pianeti interni sarebbe stato Giove, che diventando cosi massiccio ha impedito che i pianeti rocciosi crescessero fino a diventare delle super-Terre.

Non siamo a conoscenza del perché il nostro pianeta abbia le sue attuali dimensioni, e non siamo al corrente di cosa accadrebbe alla Terra se fosse una super-Terra. Gli scienziati tuttavia, grazie alle conoscenze acquisite sulle super-terre extraterrestri hanno qualche idea in proposito.

Se il nostro pianeta fosse una super-Terra sarebbe molto diverso da come lo vediamo, le strutture che si sono formate nel corso della sua evoluzione non sarebbero come sono oggi, le montagne sarebbero più basse, e anche gli esseri viventi risentirebbero della forza di gravità più intensa, e molto probabilmente anche noi esseri umani saremo più bassi.

Se la Terra fosse due volte più massiccia, la forza di gravità sarebbe molto più intensa e ci vorrebbe molta più energia per vincere l’attrazione gravitazionale e mandare satelliti artificiali in orbita.

Un campo gravitazionale più intenso, spiega Rory Barnes, teorico che studia l’abitabilità dei pianeti all’università di Washington, causerebbe molte più collisioni attirando asteroidi più massicci mettendo in pericolo la nostra civiltà.

Insomma, essere una super-Terra porterebbe a una situazione un po’ più complicata di quella attuale.

Terra o super-Terra?

Se il nostro pianeta fosse una super-Terra 10 volte più massiccia, il suo interno potrebbe subire cambiamenti drammatici, la pressione sarebbe cosi intensa che potrebbe, secondo Barnes, solidificare il nucleo.

Un nucleo solido condurrebbe alla perdita del campo magnetico protettivo con tutta una serie di gravissime conseguenze, infatti il campo magnetico protegge la vita dalle tempeste solari e dai raggi cosmici che sono estremamente dannosi.

Secondo Barnes, un interno più grande potrebbe rendere la super-Terra vulcanicamente molto più attiva di quanto non lo sia oggi. Un aumento del raggio corrisponderebbe a un aumento del’energia interna.

La tettonica sarebbe diversa anche se non possiamo prevederne gli effetti. Un mantello più caldo potrebbe causare correnti convettive più intense oppure, sotto una pressione maggiore, la crosta si fonderebbe completamente annullando la tettonica a zolle.

Basandoci sulle conoscenze acquisite fino ad ora sulle super-terre non sappiamo se il nostro pianeta, se fosse molto più massiccio potrebbe ospitare la vita, almeno come la conosciamo.

Il miglior cacciatore di pianeti è stato il telescopio spaziale Kepler che ha rilevato pianeti molto vicini alle stelle prese in esame, scoprendo che le super-Terre sono in molti casi molto vicine alla loro stella ospite come lo è Mercurio al Sole o, in qualche caso, ancora più vicine.

Per fare una comparazione, spiega Hilke Schlichting, professore associato di astrofisica all‘Università della California, la Terra dovrebbe percorrere un’orbita di circa 100 giorni.

La stessa orbita che, se fosse percorsa attorno a una stella più piccola del Sole consentirebbe la presenza di acqua liquida, ma se fosse percorsa attorno al nostro Sole causerebbe la vaporizzazione del’acqua in superficie che verrebbe dispersa.

Tuttavia, non tutto sembra perduto, anche una super-Terra potrebbe possedere le condizioni ideali per la vita, essere alla distanza “giusta” dalla sua stella e avere grandi quantità di acqua liquida a disposizione.

Perché tanto ottimismo? Perché diverse super-Terre finora scoperte, sembrano essere dei giganteschi pianeti acquatici.

Lo ha spiegato Rodrigo Luger, del Center for Computational Astrophysics della Fondazione di Simon a New York City. Le super-Terre si sono formate in luoghi ricchi di ghiaccio e poi sono migrate verso le zone interne più calde dove il ghiaccio si è sciolto.

Queste super-Terre ricche d’acqua, possiedono oceani molto profondi che grazie alle pressioni enormi creano uno strato di ghiaccio, che non si forma a basse temperature. L’immensa pressione orienta le molecole dell’acqua bloccandole allo stato solido.

Lo strato di ghiaccio blocca il ciclo del carbonio della super-Terra impedendo interazioni tra l’atmosfera e l’interno, impedendo inoltre uno scambio di minerali, un fattore che regola la temperatura a lungo termine di un pianeta attraverso l’interazione atmosfera-mantello, facendone un mondo privo di vita almeno per come la conosciamo.

Al momento però abbiamo molte più domande che risposte e la ricerca sulle super-Terre è ancora lunga.