Ci chiediamo se in un momento in cui la criptovaluta è sull’orlo di un mercato ribassista, sia opportuno comprare bitcoin o, magari, aspettare tempi migliori.
Seri rischi per la moneta virtuale ci sono stati lo scorso martedì, in quanto l’asset volatile della criptovaluta ha subito un crollo a due cifre che si è perpetrato nelle ultime ventiquattro ore. Un singolo bitcoin è stato scambiato a 47.944,40 dollari, in calo di circa il 10%, su CoinDesk, rappresentando uno slittamento di circa il 18% per il popolare asset digitale dal suo aumento nel fine settimana a un record di 58.332,36 dollari.
Il crollo del bitcoin
Nelle ultime ventiquattro ore il bitcoin, finora considerato la maggior criptovaluta a livello internazionale, è crollato di almeno il 20% rispetto al picco.
La moneta virtuale è in crisi? Altre realtà simili sono dunque destinate a prendere il suo posto, come il più recente (e simpatico agli occhi di molti) dogecoin?
Piano con le previsioni affrettate e cerchiamo di analizzare la situazione a sangue freddo. A dire il vero, le oscillazioni per il bitcoin non sono insolite, ma la reputazione della criptovaluta in questione è uno dei motivi per cui gli oppositori sostengono che non è adatta a servire come mezzo di scambio e comprare bitcoin è sempre pericoloso.
I motivi del calo
Come mai il prezzo del bitcoin è in calo?
Al riguardo, risulta interessante quanto affermato dalla segretaria del Tesoro degli Stati uniti d’America Janet Yellen, nel corso della conferenza del New York Times DealBook. L’ex presidentessa della Federal Reserve ha dichiarato: “Nella misura in cui viene utilizzato, temo che sia utilizzato spesso per finanziamenti illeciti. È un modo estremamente inefficiente di condurre le transazioni e la quantità di energia che viene consumata nell’elaborazione di tali transazioni è sbalorditiva”. I commenti di Yellen sono stati citati come possibile motivo della perdita del valore del bitcoin.
Quanto vale l’opinione di Janet Yellen?
Volendo analizzare meglio la situazione, le dichiarazioni precedentemente riportate di Janet Yellen sul bitcoin, ovvero una criptovaluta vista come merce di scambio inefficiente, è un punto fondamentale e già sollevato in passato da coloro che avevano dubbi su tale realtà finanziaria.
I critici sostengono, per la precisione, che l’utilizzo di un asset volatile in cambio di beni e servizi non ha molto senso se l’asset può subire un crollo del 10% in un giorno o subire un aumento dell’80% nel corso di due mesi come accaduto al bitcoin nel 2021.
La situazione negli ultimi dodici mesi
I problemi non finiscono qui se pensiamo che nel corso degli ultimi dodici mesi il bitcoin ha registrato otto correzioni, descrivendo un calo da un picco recente di almeno il 10% ma non più del 20%, e due mercati ribassisti, definiti come cali di 20% o più, secondo Dow Jones Market Data.
In confronto, l’indice S&P 500 SPX e il Dow Jones Industrial Average DJIA hanno avuto una correzione che è poi caduta ulteriormente in un mercato ribassista nell’ultimo anno e l’oro, considerato uno dei rivali di bitcoin come riserva di valore, ha subito due correzioni (compresa quella attuale) ma ha evitato di scivolare in un mercato ribassista nell’ultimo anno.
Comprare Bitcoin? Il commento di Elon Musk
Alcuni hanno ritenuto che il recente ridimensionamento del bitcoin sia stato causato dei commenti di Elon Musk, notoriamente un grande appassionato di criptovalute.
Musk, conosciuto dai più per il suo ruolo di amministratore delegato dell’azienda Tesla Inc. e della compagnia spaziale SpaceX, sabato ha twittato che il prezzo del bitcoin e della seconda criptovaluta più popolare, l’Ether, che gira sulla blockchain di Ethereum, erano troppo alti.
Il tweet in questione recita: “Un’e-mail che dice che hai oro non è la stessa cosa di avere oro. Potresti anche avere criptovalute. Il denaro è solo un dato che ci permette di evitare l’inconveniente del baratto. Quei dati, come tutti i dati, sono soggetti a latenza ed errori. Il sistema si evolverà verso qualcosa che minimizzerà entrambi”.
In seguito lo stesso Elon Musk ha pubblicato un altro tweet, che molti reputano essere la causa del crollo del bitcoin: “Detto questo, BTC ed ETH (bitcoin ed ethereum) sembrano essere alti”.
Pensandoci bene, il tweet di Musk ha davvero a che fare con questo vertiginoso calo della criptovaluta? Certo, non serve molta fantasia nel capire che stiamo parlando di un uomo carismatico, fondatore del progetto SpaceX, le cui parole, anche minime, hanno un certo peso nel mondo. Dobbiamo, tuttavia, ricordare che le affermazioni di Musk sono arrivate un paio di giorni prima che il bitcoin arrivasse al suo massimo storico. Ne consegue, dunque, che anche dopo che il business-man ha reputato il bitcoin sopravvalutato, esso è continuato a salire di prezzo.
In conclusione, torniamo alla domanda di partenza: Vale la pena comprare Bitcoin oggi? Probabilmente si, ma senza utilizzare il denaro che ci consente di vivere tranquillamente.