Charles Manson, il capo setta degli anni sessanta dagli occhi selvaggi i cui seguaci commisero nell’arco di 2 giorni una catena di omicidi terrorizzarono Los Angeles e scioccato gli Stati Uniti, è morto il 19 novembre 2017 per cause naturali, secondo il California Department of Corrections. Aveva 83 anni.
Il carismatico Manson orchestrò un’ondata di violenze nell’agosto del 1969, che tolse la vita a sette persone, generò titoli sui giornali di tutto il mondo e portò lui e la sua “famiglia Manson” di seguaci in prigione per il resto della loro vita.
Foto: Charles Manson: il famigerato detenuto
“Era il dominatore dittatoriale della famiglia (Manson), il re, il maharaja, e i membri della famiglia gli erano pedissequamente ubbidienti”, ha detto l’ex procuratore Victor Bugliosi alla CNN nel 2015.
Al punto che uccisero per lui.
Le brutali uccisioni iniziarono il 9 agosto 1969, a casa dell’attrice Sharon Tate e di suo marito, il famoso regista Roman Polanski.
Polansky era all’estero in quei giorni e Sharon Tate, che era incinta di otto mesi, fu la prima di una serie di vittime; seguirono l’omicidio di un hairstylist delle celebrità di nome Jay Sebring, Abigail Folger, nota ereditiera nel settore del caffè, lo scrittore Wojciech Frykowski e Steven Parent, un amico del custode della famiglia.

La sera successiva, ebbe luogo un’altra serie di omicidi. Il direttore di un supermercato, Leno LaBianca e sua moglie Rosemary vennero uccisi a casa loro.
A quanto risultò dalle indagini, Manson, ordinò le uccisioni ma non vi partecipò..
Nel corso di due sole notti, i suoi seguaci assassinarono sette persone, infliggendo 169 coltellate e 7 ferite da arma da fuoco calibro 22. Entrambe le scene del crimine rivelarono dettagli orripilanti. E alcuni di questi dettagli le collegavano tra loro.
La parola maiale era stata scritta con il sangue delle vittime sulle mura di una delle due case e sulla porta dell’altra. C’era anche un’altra frase apparentemente scarabocchiata con il sangue: Helter Skelter. Secondo quanto sostenne il pubblico ministero al processo, il motivo per cui erano state lasciate quelle parole era da ricercare nel tentativo di addossare gli omicidi al movimento antirazzista delle Black Panters e lo scopo di tutto sarebbe stato quello di avviare una vera a propria persecuzione razziale.

Il 16 giugno 1970, Manson e tre dei suoi seguaci – Susan Atkins, Patricia Krenwinkel e Leslie Van Houten – furono processati a Los Angeles.
Il processo ipnotizzò e terrorizzò gli Stati Uniti interi rivelando una serie di dettaglia terrificanti, inoltre, durante el udienze del processo, Manson ed i suoi seguaci crearono un’atmosfera in aula un’atmosfera surreale con canti, risatine, scoppi d’ira e persino intagliandosi la lettera “X” sulla fronte.
Manson fu inizialmente condannato a morte ma la pena di morte proprio in quei giorni era stata abolita in California e le sue condanne capitali simultanee furono commutate in ergastolo.
Venne anche condannato come mandante per gli assassinii di Gary Hinman, un musicista, e dello stuntman Donald “Shorty” Shea avvenuti nel 1969.
Charles Manson nacque Charles Maddox a Cincinnati nel 1934 da madre non sposata di 16 anni. In seguito prese il cognome del patrigno William Manson.
All’età di 12 anni fu inviato alla Gibault School for Boys di Terre Haute, nell’Indiana, un istituto correttivo, per furto. Nei successivi 20 anni, entrò e uscì da riformatori e carceri per vari crimini.
Dopo essersi sposato due volte e aver trascorso metà della sua vita in prigione, Manson, a 32 anni, si recò a Berkeley, in California, e a San Francisco nel 1967. Qui divenne una specie di guru dell’amore e presto condivise una casa con 18 donne.
Nel 1968, le rivolte razziali, il movimento della Pantera Nera e la violenza contro il mondo convinsero Manson che sarebbe arrivata la fine del mondo e lo chiamò Helter Skelter dalla la famosa canzone dei Beatles.
Figura carismatica
In breve Manson diventò una vera e propria figura carismatica e fondò una vera e propria setta denominata, appunto “famiglia Manson“.
“Ero ipnotizzato dalla sua mente e dalle cose che professava“, Disse una volta Leslie van Houten, uno dei membri della famiglia di Manson.
Manson organizzò nel suo ranch vere e proprie orge alimentate dall’LSD e pronunciò sermoni. I suoi seguaci erano letteralmente suoi schiavi, convinti che Manson fosse Gesù Cristo e il diavolo, fusi in una sola persona.
“Adoravano Charlie come un dio“, riferì tempo fa l’ex membro della famiglia di Manson, Barbara Hoyt.
Manson era un appassionato dei Beatles ed era convinto che stessero parlando con lui attraverso i testi dell’Album bianco, pubblicato alla fine del 1968, da cui Manson dedusse un messaggio apocalittico: i neri si sarebbero “alzati” e rovesciato l’establishment bianco in una guerra razziale. Manson e la sua famiglia sarebbero stati risparmiati nascondendosi in un “pozzo senza fondo” nei pressi della Valle della Morte finché non fosse giunto il tempo di riemergere e assumere la guida dell’ordine post-rivoluzionario.
Manson era capace di attirare un’attenzione morbosa intorno a lui.
La violenza, la musica e la controcultura giovanile anti-establishment, insieme agli omicidi del 1969 fecero divenire Manson un’icona culturale perversa, immagine che perdurò fino alla sua morte.
Laurie Levenson, un professore alla Law School di Loyola, che studia casi di alto profilo, ha descritto Manson nel 2009 come il peggiore dei peggiori, la vera e propria incarnazione del male.
“Se vuoi essere malvagio, devi essere malvagio, e Charlie Manson era un malvagio fuori da ogni classifica“, affermò Levenson in un’intervista alla CNN.
L’immagine di Manson può ancora essere trovata su poster e magliette. Negli anni furono pubblicati libri, presentata un’opera teatrale, e svariati film su Manson e i suoi seguaci.
Manson ha rappresentato la vera e propria personificazione del fascino del male.
Manson ha scontato nove ergastoli nelle carceri della California e gli è stata negata la condizionale 12 volte. La sua notorietà, stimolata da libri e film popolari, ne fece una figura di culto per coloro che erano affascinati dalle sue oscure visioni apocalittiche.