Cani robot per alleviare la solitudine degli anziani
La ricerca sta mostrando come i cani robot, ovviamente senza andare a sostituire quelli veri, riescano ad apportare giovamento alle persone che soffrono di solitudine o di demenza
La ricerca sta mostrando come i cani robot, ovviamente senza andare a sostituire quelli veri, riescano ad apportare giovamento alle persone che soffrono di solitudine o di demenza.
Un fattore da tener presente e che i cani non sono dei robot, e questo le persone lo dovrebbero comprendere. Per quanto siano addestrati, per quanto possano essere i nostri fedeli compagni di vita, comunque non ci si può aspettare che siano perfetti, creando così delle aspettative del tutto irrealistiche.
Le caratteristiche che hanno fatto diventare il cane il fedele amico dell’uomo sono la loro essenza e la loro gioiosa imperfezione. È questo loro modo di essere che li rende un animale ideale per fare compagnia alla persone.
La compagnia dei cani è in grado di alleviare lo stress, la depressione, l’ansia e la solitudine. Non solo, sono anche in grado di mantenerci sia fisicamente che mentalmente attivi, aiutandoci così a rimanere più sani.
Nei video virali che girano sui cani robotici si vedono gli scienziati e i militari che sono intenti a lavorare per costruirli, arrivando a creare dei robot che si muovono come veri e propri cani. Ovviamente non sono dei cani a tutti gli effetti, e sono anche più accessibili e meno simili alla fantascienza di quanto si possa immaginare.
I cani robot
Gli animali domestici robot stanno diventando sempre più comuni, chiaramente non si sta parlando del portachiavi della Giga Pets degli anni ’90. I “Joy for All Companion Pets” sono cani robot, di cui esiste anche la versione dei gatti, molto realistici progettati appositamente per le persone anziane.
Questi peluche sono progettati e programmati per fornire alle persone anziane un senso di compagnia e conforto, sopratutto per le persone che purtroppo sono affette da demenza o Alzheimer. I cani robot da compagnia hanno un costo di 130 dollari, ed è un prodotto che può essere acquistato anche online, come ad esempio su Amazon.
I cani robot a differenza dei normali peluche sono interattivi, posseggono un battito cardiaco e riescono a rispondere al tocco e all’interazione delle persone.
La Ted Fischer, co-fondatore e CEO di Ageless Innovation, la società dietro Joy for All Companion Pets, ha spiegato che: “I nostri cani robot sono stati ideati con un ampio input appositamente creato per interagire con le persone più anziane. Sono stati creati per sembrare, per emettere suoni e comportarsi come dei veri e propri cani, senza però dover avere tutti gli aspetti che rendono i cani reali delle responsabilità per i loro proprietari. Gli anziani hanno bisogno del realismo, della compagnia interattiva bidirezionale e di un animale domestico, tutti aspetti che i cani robot possiedono”.
I cani robot sostanzialmente sono stati progettati per riuscire a creare il cane ideale. La Joy for All’s Companion Pet è disponibile in due versioni, la varietà Golden Pup, e il Freckled Pup appena annunciato ma ancora non presente in commercio. La Fischer ha osservato che questa tipologia di animali da compagnia, riescono a fornire un calore e un amore simile ai veri animali domestici, il tutto non accompagnato dal disordine e dalle responsabilità che si hanno con uno vero, e che indubbiamente richiedono tempo.
I cani robot presentano una pelliccia simile ai veri cani, emettono dei suoni molto realistici e riescono ad essere molto sensibili vicino alle persone. Infatti, come spiega la Fischer. “I cani robot della Companion Petn sono in grado di reagire al suono della voce del suo proprietario e rispondere al loro tocco, proprio come uno vero. Questa esperienza bidirezionale riesce a creare un’esperienza personale che può suscitare divertimento, gioia, e amicizia nei confronti delle persone anziane”.
La Fischer ha osservato che molte persone che si trovano a stare a contatto con i cani robot tendevano successivamente a nominarli nei discorsi, esprimendo così un attaccamento emotivo nei loro confronti. Il rapporto che ogni persona riesce a creare con il loro cane robot è unico. Infatti, in alcuni casi si è visto un atteggiamento simile a quello che si ha con i veri cani, mentre in altri casi sono stati interpretati come dei peluche robotici. In ogni modo, l’aspetto fondamentale che risulta evidente è che le persone riescono a trarre dei vantaggi nello stare in compagnia con i loro cani robot.
I cani robot possono essere considerati una pet terapy?
I cani addestrati e certificati per effettuate la pet terapy, che erano utilizzati in un periodo pre-Covid, hanno dimostrato come riescano, insieme ai loro conduttori, a intrattenere e sostenere emotivamente i pazienti presenti negli ospedali e i residenti delle case di riposo.
La pet terapy secondo molte ricerche scientifiche crea una condizione piacevole nelle persone a cui vengono sottoposte, fornendogli un collegamento con il mondo esterno e una distrazione dall’ambiente medico. Infatti, per i pazienti o i residenti accarezzare i cani riesce a creare una stimolazione mentale che riesce ad aiutare i malati di Alzheimer, arrivando anche in alcuni casi a rievocare i loro ricordi.
La pet terapy consente anche un miglioramento dell’interazione che si crea tra il personale medico e sanitario e i pazienti, creando in quest’ultimi un rilassamento durante gli esercizi fisici e offrendo loro una motivazione molto delicata. La stessa condizione emotiva si può creare anche con i cani robot, che forniranno ai pazienti delle relazioni simili a quelli veri e molti benefici.
La Fischer ha dichiarato che: “Diversi studi clinici, condotti dalla AARP, UnitedHealthcare e da altri medici, hanno dimostrato che la Joy for All Companion Pets può aiutare a migliorare il benessere e la qualità della vita di individui soli o isolati, e a coloro che convivono con demenza e altre forme di declino cognitivo, fornendo così un livello di interazione e di comfort equivalente ad un cane vero”.
Secondo quanto visto da Greg Olsen, direttore dell’Ufficio dello Stato di New York che si occupa di studiare nel suo programma l’invecchiamento, molte persone che hanno ricevuto gli animali domestici robotici, hanno espresso atteggiamenti emotivi nei loro confronti, come ad esempio il pianto, delineando così un vero e proprio attaccamento e un’enorme differenza nell’umore.
L’Office for the Aging, che ha avviato un programma pilota in 12 contee nel 2018, ha fornito animali domestici robotici agli anziani che vivevano da soli. I case manager, che hanno lavorato a contatto con gli anziani, hanno fornito una valutazione della scala dell’isolamento sociale ed emotivo prima dell’adozione degli animali domestici robotici. Successivamente con una cadenza trimestrale fino ad arrivare ad un anno, hanno effettuato altre verifiche per controllare i benefici della presenza dei cani robot.
Greg Olsen ha scoperto che: “Il 70% degli anziani che avevano adottato un cane robot hanno mostrato una riduzione significativa nel senso di solitudine dopo un anno”
I Companion Pets vengono utilizzati anche dalla Florida Department of Elder Affairs, che ha iniziato a fornire i cani robot agli anziani socialmente isolati, che presentano l’Alzheimer o la demenza.
L’agenzia inizialmente ha acquistato 375 animali domestici robotici, ma sia i feedback dei partecipanti al programma, che i loro caregiver hanno notato un miglioramento tale da portare ad un nuovo ordine di ben 1800 animali per riuscire a coprire tutte le richieste.
L’agenzia della Florida ha anche osservato che a causa del Covid-19 la domanda è molto aumentata, dichiarando che. “Gli animali da compagnia robot sono indubbiamente considerati in maniera positiva dalle famiglie di coloro che convivono con il morbo di Alzheimer o qualsiasi altra forma di demenza, e sono stati molto apprezzati dalle persone anziane presenti all’interno delle case di riposo, persone che riescono a trovare molto conforto con la loro presenza, sopratutto in un periodo di distacco con i familiari”
Il covid-19, purtroppo, sta causando l’aumento della sensazione della solitudine e dell’isolamento sociale per tutti, ma in particolar modo agli anziani presenti nelle case di riposo. La maggior parte degli anziani si è trovato, per riuscire a garantirgli una sicurezza sanitaria, a stare in isolamento per mesi, con le visite sospese da parte dei parenti e degli amici.
Greg Olsen ha notato che nella città di New York c’è stato un crescente bisogno della presenza di cani robotici, aggiungendo che: “Quando la pandemia ha colpito, abbiamo deciso di acquistare 1.100 animali domestici robotici, da distribuire in tutto lo stato per aiutare le persone anziane isolate. Inoltre, abbiamo fornito aiuto anche alle altre agenzie dello stato di New York, come l’Office of Mental Health e la Division of Veterans ‘Services”.
L’utilizzo di cani robotici e si un aiuto per le persone, ma non dobbiamo assolutamente paragonarli o aspettarci che i cani veri si comportino come loro, promuovendo delle aspettative irrealistiche. Troppo spesso capita che le persone che adottano un cane vero, pretendano che si comportino come dei giocattoli di peluche. I cani veri non sono come i cani robotici, che non hanno bisogno di cibo, di esercizio fisico o mentale, di andare dal veterinario, o credere che possano stare in silenzio senza dar fastidio. Possedere un cane vero crea una situazione d’imprevedibilità e bisogna saper gestire con responsabilità la presenza di un vero compagno vivente.
Lo studio dimostra un aspetto che è impossibile da negare, ossia che i cani robotici come quelli della Companion Pet, possano creare benefici reali e tangibili nella vita delle persone che li posseggono, rendendoli un vero e proprio animale da compagnia. Per un anziano che si trova solo e presenta delle malattie come l’Alzheimer o la demenza possedere un cane robot potrà solo che dargli enormi benefici.