Un nuovo studio della Tulane University, pubblicato su Nature Communications, offre uno sguardo sul possibile impatto del cambiamento climatico sulle zone umide costiere tra 50 anni o più nel futuro. Gli scienziati sono solitamente costretti a fare affidamento su modelli computerizzati per prevedere gli effetti a lungo termine dell’innalzamento dei mari. Una serie di circostanze inaspettate ha però consentito un esperimento nel mondo reale lungo la costa del Golfo degli Stati Uniti.
Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide più urgenti e complesse che l’umanità deve affrontare. Si tratta di un fenomeno causato principalmente dall’aumento delle emissioni di gas serra nell’atmosfera, dovute principalmente all’attività umana come l’uso dei combustibili fossili, l’industria e l’agricoltura intensiva.
Le conseguenze del cambiamento climatico includono l’aumento delle temperature globali, l’innalzamento del livello del mare, l’acidificazione degli oceani, eventi meteorologici estremi più frequenti e intensi, cambiamenti nei modelli di precipitazione e impatti significativi sulla biodiversità e sugli ecosistemi.
Il cambiamento climatico un giorno potrà portare a catastrofi immani come l’estinzione dell’umanità? Per rispondere a questa domanda è importante considerare diversi fattori. Se tale fenomeno continua ad accelerare senza un’azione significativa per mitigarlo, potrebbe provocare una serie di conseguenze negative che metterebbero a rischio la sopravvivenza umana. Tuttavia, è improbabile che il cambiamento climatico da solo possa essere la causa di estinzione degli esseri umani.
Le sue conseguenze possono compromettere la sicurezza alimentare, l’accesso all’acqua potabile, la stabilità economica e sociale e la salute pubblica, creando una serie di circt complesse che potrebbero mettere in crisi alcuni popoli del pianeta.