di Oliver Melis per Reccom Magazine
Il termine “Foo figthers” fu coniato dai piloti dell’USAF e della RAF nel corso della seconda guerra mondiale per indicare dei particolari oggetti volanti che. in alcuni casi, avrebbero seguito squadriglie aeree americane e inglesi durante le loro missioni.
In rete è possibile recuperare tante foto che ritraggono i Foo fighters, o caccia di fuoco, che in passato, negli anni 50, vennero analizzate da una apposita commissione scientifica denominata “commissione Panel”. Di questa commissione facevano diversi esperti tra i quali i fisici Lloyd Berkner, Luis Alvarez e Samuel Goudsmit, l’astrofisico Thorton Page, l’esperto di missili Frederick Durant e l’astronomo Josef Allen Hynek. La commissione prenderà il nome dal fisico che la presiedette, Howard Percy Robertson. La conclusione del rapporto fu che diversi fenomeni naturali, artificiali o dovuti ad artefatti delle immagini erano la causa dei globi più o meno luminosi ritratti in diverse fotografie durante il loro presunto tallonamento aereo. Per quanto riguarda le testimonianze dei piloti, invece, si ipotizzò come possibile spiegazione un fenomeno noto come “effetto autocinetico” che è un effetto ottico particolare osservato per la prima volta dal naturalista tedesco Alexander Von Humboldt (1769 – 1859). Il naturalista tedesco pensava fosse un fenomeno ottico ma nel 1857 l’astronomo G. Schweizer dimostrò che si trattava di un fenomeno soggettivo, infatti se diversi osservatori guardavano la stella Sirio, gli stessi ossevatori percepivano movimenti diversi.
I foo fighters sono stati avvistati in diverse occasioni e in diverse parti del globo.
Un avvistamento notturno data del settembre, 1941 nell’Oceano Indiano ed è omologo ad alcuni rapporti di foo fighter successivi.
Dal ponte della nave S.S. Pulaski, (un mercantile polacco che trasportava truppe britanniche), due marinai avvistarono uno “strano globo che brillava di luce verdastra, di circa metà del diametro della luna piena come ci appariva nel luogo.” Allertarono un ufficiale britannico, che osservò attentamente i movimenti dell’oggetto assieme a loro per più di un’ora.
Il 28 febbraio del 1942, qualche ora prima dalla sua partecipazione nella battaglia del Mare di Giava, la nave USS Houston avvistò un gran numero di strane, ed inspiegabili scie luminose e luci gialle che illuminarono il mare per molte miglia attorno.
Un avvistamento con successivo rapporto venne fatto nelle Isole Salomone nel 1942 dall’ufficiale dei Marines Stephen J. Brickner. Dopo un’allerta di raid aereo, Brickner ed altri videro circa 150 oggetti raggruppati in linee di 10 o 12 oggetti ciascuna. Sembravano “oscillare” mentre si muovevano, e Brickner riportò che gli oggetti avevano una superficie simile all’argento lucidato e che sembravano muoversi ad una velocità lievemente superiore rispetto ai comuni aeromobili giapponesi. Descrisse l’avvistamento, dicendo: “Rispetto a tutto quanto, era lo spettacolo nello stesso tempo più sbalorditivo e tuttavia terrorizzante che Io abbia mai visto nella mia vita.”
I Foo fighter arrivarono anche ai mass media, era, infatti, il 1945 quando sul “Time” comparve una storia in cui si affermava “se non erano bufale o illusioni ottiche, erano certamente la più intrigante arma segreta che i caccia alleati abbiano mai incontrato. La scorsa settimana piloti americani di stanza in Francia hanno raccontato una strana storia di palle di fuoco che da più di un mese sono solite seguire i loro aeroplani nei voli notturni sulla Germania. Nessuno sa cosa siano o a cosa servano queste palle di fuoco. I piloti, pensando ad una nuova arma psicologica, li chiamano ‘foo-fighter’ … Le loro descrizioni e apparizioni variano, ma sono d’accordo che queste luci misteriose si piazzano vicine agli aerei e sembrano seguirli ad alta velocità per miglia. Un pilota ha detto che un foo fighter, in forma di palla di fuoco rossa alle estremità delle ali, è rimasto con lui in una picchiata a 360 miglia l’ora. Poi la palla è svanita nel cielo.” Ovviamente i giornalisti presero al volo le storie che attirarono l’attenzione di un vasto pubblico, già “scosso” dal nascente fenomeno dei dischi volanti che stavano da li a poco per esplodere in tutta la loro potenza, mancava poco al fatidico “1947” anno di nascita ufficiale del fenomeno che ha versato e versa fiumi di inchiostro e non solo.
Queste sono testimonianze ormai vecchie alle quali si può aggiungere poco o nulla, risalgono alla metà circa degli anni 40 e le verifiche possibili sono veramente poche e le varie commissioni create per indagare il fenomeno non riscontrarono nulla di pericoloso e non si trovò nulla che portasse a chiamare in causa ipotetiche armi Sovietiche, Naziste o aliene. Certo che un’indagine svolta dalla CIA porterebbe l’acqua al mulino complottista che sicuramente propende per un insabbiamento del fenomeno dei Foo fhighters come per tutti i fenomeni UFO.
Oliver Melis è owner su facebook delle pagine NWO Italia, Perle complottare e le scie chimiche sono una cazzata