Sulla scia dei nuovi massimi raggiunti, ormai è volato a quotazioni oltre i 51.000 dollari, bitcoin, dopo anni di scetticismo, sta finalmente guadagnando credibilità oltre gli addetti ai lavori, anche sui media mainstream. Solo pochi giorni fa, Tesla ha fatto sapere che presto accetterà bitcoin come pagamento per i suoi veicoli e ha rivelato di aver acquistato $ 1,5 miliardi in criptovaluta come parte delle sue disponibilità liquide.
Nel frattempo, anche Uber e Mastercard hanno dichiarato che intendono iniziare ad accettare bitcoin. E BNY Mellon – la più antica banca statunitense, la cui storia risale alla fondazione della Bank of New York da parte di Alexander Hamilton nel 1784 – ha annunciato di aver formato un’unità di “asset digitali”.
Insomma, se finora hai ignorato le criptovalute pensando che fossero solo una moda temporanea, ora è il momento di iniziare a prestarvi attenzione. Ecco cosa devi sapere.
Cos’è il bitcoin?
Bitcoin è una criptovaluta creata nel 2009 da una persona sconosciuta che ha utilizzato come l’alias il nome di Satoshi Nakamoto. Le transazioni basate su questa criptovaluta sono anonime e vengono effettuate senza broker o intermediari. Non puoi usare fisicamente il bitcoin: è una valuta digitale. Ed è decentralizzato, il che significa che non è controllato da una banca o da un governo.
Oggi il bitcoin può essere utilizzato ovunque, da Overstock.com a PayPal. Molte persone considerano il bitcoin anche un buon investimento. E questo è certamente stato vero, finora, nel 2021, considerando che il bitcoin ha raggiunto il massimo storico di $ oltre 51.000 dollari negli ultimi giorni.
Per convenzione se il termine Bitcoin è utilizzato con l’iniziale maiuscola si riferisce alla tecnologia e alla rete, mentre se minuscola (bitcoin) si riferisce alla valuta in sé.
Dagli esperti di finanza il Bitcoin non viene classificato come una moneta, ma come un mezzo di scambio altamente volatile. A differenza della maggior parte delle valute tradizionali, il Bitcoin non fa uso di un ente centrale né di meccanismi finanziari sofisticati, il valore è determinato unicamente dalla leva tra domanda e offerta: esso utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni, ma sfrutta la crittografia per gestire gli aspetti funzionali, come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione della proprietà dei bitcoin.
La rete Bitcoin consente il possesso e il trasferimento anonimo delle monete; i dati necessari a utilizzare i propri bitcoin possono essere salvati su uno o più personal computer o dispositivi elettronici quali smartphone o tablet, sotto forma di “portafoglio” digitale, o mantenuti presso terze parti che svolgono funzioni simili a una banca.
Il wallet bitcoin ha un indirizzo identificato da un codice alfanumerico che possiede tra i 25 e i 36 caratteri tra numeri e lettere; è l’unico dato da comunicare per ricevere un pagamento che godrà di un certo grado di anonimato. Occorre fare molta attenzione nella trasmissione del codice alfanumerico in quanto eventuali errori non consentono di annullare l’operazione e causano la perdita del denaro. È possibile ricevere pagamenti più semplicemente attraverso la scansione di codici QR.
In ogni caso, i bitcoin possono essere trasferiti attraverso Internet verso chiunque disponga di un “indirizzo bitcoin”. La struttura peer-to-peer della rete Bitcoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile a qualunque autorità, governativa o meno, il blocco dei trasferimenti, il sequestro di bitcoin senza il possesso delle relative chiavi o la svalutazione dovuta all’immissione di nuova moneta.
Come funziona il Bitcoin
Il client ufficiale, Bitcoin Core, è un software libero che deriva direttamente dal codice scritto da Satoshi Nakamoto per implementare il protocollo di comunicazione e la rete peer-to-peer che ne risulta.
Ogni utente che partecipa alla rete Bitcoin possiede un portafoglio che contiene un numero arbitrario di coppie di chiavi crittografiche. Le chiavi pubbliche, o “indirizzi bitcoin”, fungono da punti d’invio o ricezione per tutti i pagamenti.
Il possesso di bitcoin implica che un utente può spendere solo i bitcoin associati con uno specifico indirizzo. La corrispondente chiave privata serve ad apporre una firma digitale a ogni transazione facendo in modo che sia autorizzato al pagamento solo l’utente proprietario di quella moneta. La rete verifica la firma utilizzando la chiave pubblica.
Se la chiave privata viene smarrita, la rete Bitcoin non potrà riconoscere in alcun altro modo la proprietà del denaro: la relativa somma di denaro sarà inutilizzabile da chiunque e, quindi, da considerarsi persa in modo irrimediabile.
Gli indirizzi non contengono informazioni riguardo ai loro proprietari e in genere sono anonimi. Gli indirizzi in forma leggibile sono sequenze casuali di caratteri e cifre lunghe in media 33 caratteri, che cominciano sempre per 1, per 3 oppure per bc1, della forma 1NAfBQUL4d2N7uu1iKxjwF8dESXTT3AKcq.
Gli utenti possono avere un numero arbitrario di indirizzi Bitcoin, e infatti è possibile generarne a piacimento senza nessun limite in quanto la loro generazione costa poco tempo di calcolo (equivalente alla generazione di una coppia di chiavi pubblica/privata) e non richiede nessun contatto con altri nodi della rete. Creare una nuova coppia di chiavi per ogni transazione aiuta a mantenere l’anonimato.
L’algoritmo utilizzato da Bitcoin per generare le chiavi è l’Elliptic Curve Digital Signature Algorithm (ECDSA).
Generazione dei bitcoin (mining)
La rete Bitcoin crea e distribuisce in maniera completamente casuale un certo ammontare di monete all’incirca sei volte l’ora ai client che prendono parte alla rete in modo attivo, ovvero che contribuiscono tramite la propria potenza di calcolo alla gestione e alla sicurezza della rete stessa.
L’attività di generazione di bitcoin viene spesso definita come “mining”. La probabilità che un certo utente riceva la ricompensa in monete dipende dalla potenza computazionale che aggiunge alla rete relativamente al potere computazionale totale della rete.
Oggigiorno esistono dei programmi specializzati che inizialmente sfruttavano la potenza delle GPU e delle FPGA, e che ora utilizzano hardware dedicato basato su processori ASIC progettati per questo utilizzo. Dal momento che la quantità di operazioni mediamente necessarie a chiudere con successo un singolo blocco è diventata talmente elevata da richiedere grandi quantità di risorse in termini di energia elettrica e potenza computazionale, la maggior parte dei minatori si unisce in “gilde” chiamate mining pool dove tutti i partecipanti mettono in comune le proprie risorse, spartendosi poi i blocchi generati in funzione del contributo di ognuno.
Il numero di bitcoin creati per blocco era inizialmente di 50 BTC (aggiunti agli eventuali costi delle singole transazioni). Tale quantità è stata programmata per diminuire nel tempo secondo una progressione geometrica con un dimezzamento del premio ogni 4 anni circa. Così dimensionata, questa serie comporta che in totale verranno creati circa 21 milioni di bitcoin nel giro di 130 anni circa, con l’80% degli stessi creati nei primi 10 anni.
E Elon Musk cosa c’entra?
Elon Musk, CEO di Tesla e SpaceX, ha una storia di supporto alle criptomonete su Twitter e l’uomo più ricco del mondo è un grande booster del bitcoin. “Penso che [bitcoin] sia sul punto di ottenere un’ampia accettazione da parte dei finanziatori convenzionali“, ha dichiarato Musk in una recente intervista sull’app social Clubhouse.
Previsioni per il 2021
Come sempre, la domanda chiave è: il mercato sta andando su o giù?
Da quello che vediamo, di solito le cose vanno così: Bitcoin down, tutte le crypto down; bitcoin up, tutte le crypto up.
Come possiamo provare a prevedere cosa succederà? L’occhio che tutto vede di Google può aiutare. Ecco un grafico di Google Trends:
Bitcoin è il leader e il definitore di questo ciclo e le sue prestazioni guidano le prestazioni di tutte le altre criptovalute. I tweet bitcoin di Musk sono nei dati che tutti possono vedere.
Questo è un grafico da tenere d’occhio perché il prezzo di bitcoin ed ethereum sembra essere guidato dai rumors, o dalle dichiarazioni di grandi aziende e personaggi famosi. insomma, il miglior modo per capire cosa succederà al bitcoin nel 2021 sembra essere quello di seguire su Twitter personaggi come Elon Musk e Jeff bezos e affidarsi all’interpretazione delle loro dichiarazioni. In fondo, un po’ tutto il mercato fa così.
Il bitcoin è sicuro?
La criptovaluta è altamente volatile e quindi molto rischiosa. Ad esempio, a gennaio il valore del bitcoin è salito a $ 42.000, è sceso a $ 30.000, quindi è risalito a $ 40.000, il tutto nel corso di una settimana.E ci sono alcuni pericoli intrinseci a una valuta digitale: un server violato, un file cancellato o una password persa potrebbero significare che i fondi sono persi per sempre.
Dove posso acquistare bitcoin?
Bitcoin è digitale al 100%. Le piattaforme di trading che si occupano di compravendita di bitcoin consentono alle persone di acquistare o vendere bitcoin utilizzando diverse valute tradizionali.
Tra questi mercati, noi consigliamo Coinbase in quanto piattaforma conosciuta ed affidabile, ma anche Bitfinex, Binance e Spectrocoin.
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