Una startup con sede in California co-fondata da un veterano di SpaceX, Varda Space Industries, ha annunciato di aver schierato con successo il suo primo satellite, W-Series 1, in orbita.
L’azienda mira a dare il via alla produzione di massa nello spazio di materiali che non possono essere prodotti sulla Terra o che vengono sviluppati più velocemente e con una qualità superiore in condizioni di microgravità.
“I pannelli solari della prima fabbrica spaziale al mondo hanno trovato la luce del Sole e sta iniziando la produzione“, ha annunciato Varda su Twitter, poco dopo che il satellite è stato portato in orbita a bordo della missione Transporter-8 di SpaceX lunedì 13 giugno.
Startup implementa la “prima fabbrica spaziale al mondo”
Il satellite W-Series 1 è ospitato all’interno di una delle piattaforme Photon di Rocket Lab, una soluzione satellitare che sta preparando due missioni su Marte per conto della NASA che partiranno il prossimo anno.
Il lancio del satellite di Varda fa parte della campagna di test dell’azienda per determinare se la sua soluzione satellitare può essere utilizzata per sviluppare prodotti farmaceutici nello spazio.
La società è stata fondata dall’ex ingegnere avionico di SpaceX Will Bruey e Delian Asparouhov del Founders Fund. L’obiettivo è consentire la produzione di massa di determinati prodotti dallo spazio. Ciò sarà reso possibile in gran parte dalla maggiore accessibilità allo spazio negli ultimi anni grazie a fornitori di servizi di lancio privati come SpaceX e Rocket Lab.
“Dai cavi in fibra ottica più potenti ai nuovi prodotti farmaceutici salvavita, c’è un mondo di prodotti usati oggi sulla Terra che possono essere fabbricati solo nello spazio“, spiega Varda sul suo sito web.
Sviluppo di farmaci nello spazio
Il lavoro di Varda si basa sul fatto che dimostra che i cristalli proteici cresciuti nello spazio possono formare strutture più perfette di quelle prodotte sulla Terra, dove il processo di formazione è influenzato negativamente dalla gravità.
Un esempio viene dalla ricerca condotta dalla società farmaceutica Merck a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, rivela un rapporto della CNN. Lo studio ha scoperto che una versione più stabile del principio attivo pembrolizumab, utilizzato nel farmaco antitumorale Keytruda, potrebbe essere prodotta in condizioni di microgravità.
La prima missione di Varda si concentrerà sulla ricerca dello sviluppo nello spazio del ritonavir, un farmaco tradizionalmente usato per trattare l’HIV ma più recentemente utilizzato come Paxlovid, un farmaco antivirale usato per trattare il Covid-19.
Varda ha anche firmato separatamente un accordo con l’aeronautica americana per eseguire test ipersonici. Il satellite di prova dell’azienda viaggerà a una velocità di Mach-25 durante il suo rientro nell’atmosfera terrestre. La società ha annunciato a marzo di aver vinto un contratto da 60 milioni di dollari dalla US Air Force STRATFI per utilizzare il suo veicolo di rientro come banco di prova ipersonico.