Il 24 luglio 2024, Astranis ha annunciato di aver raccolto 200 milioni di dollari per finanziare completamente il suo programma Omega fino al lancio del primo satellite a banda larga di nuova generazione nel 2026; questa raccolta fondi rappresenta un passo significativo per l’azienda, che mira a rivoluzionare il settore delle telecomunicazioni satellitari con soluzioni più economiche e regionalmente focalizzate.
Fondata nel 2015, Astranis ha già raccolto un totale di 750 milioni di dollari per sviluppare satelliti più piccoli e più efficienti rispetto ai tradizionali satelliti geostazionari, che sono generalmente delle dimensioni di un autobus scolastico.
I satelliti di Astranis, delle dimensioni di una lavastoviglie, sono progettati per essere più economici e per fornire una capacità di trasmissione significativamente maggiore, nello specifico il programma Omega rappresenta un’evoluzione di questa filosofia, con satelliti leggermente più grandi rispetto alle generazioni precedenti, ma in grado di offrire una capacità di trasmissione cinque volte superiore.
La raccolta fondi di 200 milioni di dollari è stata guidata dal fondo di crescita di Andreessen Horowitz e co-guidata da Balyasny Asset Management, mentre altri partecipanti alla raccolta fondi includono Blackrock, Fidelity e Baillie Gifford. Questo finanziamento consentirà ad Astranis di portare avanti il programma Omega fino al lancio del primo satellite nel 2026, segnando un importante traguardo per l’azienda e per il settore delle telecomunicazioni satellitari.
Un po’ di storia su Astranis
Astranis opera i satelliti che costruisce e ne affitta la capacità per la durata della loro vita progettuale, che è di circa otto anni, e finora, l’azienda ha lanciato un solo satellite, Arcturus, nell’aprile 2023. Arcturus era inizialmente destinato a fornire servizi a banda larga in Alaska per il telco locale Pacific Dataport, ma ha subito un guasto a due unità di azionamento dei pannelli solari poco dopo il dispiegamento, di conseguenza, Astranis ha spostato il satellite in una posizione orbitale geostazionaria sopra l’Asia per aiutare l’operatore satellitare israeliano Spacecom a rispettare una scadenza regolamentare.
Nonostante questo contrattempo, Astranis ha continuato a sviluppare e migliorare i suoi satelliti, un lotto successivo di quattro satelliti, denominato Block 2, è previsto per il lancio su un Falcon 9 quest’anno, con questi satelliti che sono progettati per fornire una capacità di trasmissione di 10-12 gigabit al secondo per i loro clienti.
Il programma Omega, invece, mira a fornire una capacità di trasmissione di 50 gigabit al secondo, grazie a un grande riflettore dispiegabile fornito da Tendeg, un’azienda con sede a Louisville, in Colorado.
Astranis e altri specialisti di piccoli satelliti geostazionari, come la svizzera Swissto12, vedono una crescente domanda per satelliti più economici e focalizzati regionalmente, del resto questi satelliti più piccoli possono essere lanciati in gruppi su razzi di classe media, come il Falcon 9 di SpaceX, rendendo il lancio più economico e accessibile.
Oltre a quanto precedentemente detto, i satelliti di Astranis sono progettati per essere in servizio per circa otto anni, rispetto ai satelliti geostazionari più grandi che sono progettati per durare il doppio del tempo
Il Programma Omega: un nuovo capitolo per Astranis
Il programma Omega rappresenta un’evoluzione significativa per Astranis, che ha già dimostrato la sua capacità di innovare nel settore delle telecomunicazioni satellitari, e con il lancio previsto del primo satellite Omega nel 2026, l’azienda mira a rivoluzionare il mercato con soluzioni più economiche e regionalmente focalizzate.
Uno degli aspetti più impressionanti del programma Omega è la capacità di trasmissione dei nuovi satelliti,come abbiamo precedenetemente detto, mentre i satelliti della generazione precedente di Astranis, come quelli del Block 2, sono progettati per fornire una capacità di trasmissione di 10-12 gigabit al secondo, i satelliti Omega mirano a offrire una capacità 5 volte superiore, un aumento significativo reso possibile grazie a un grande riflettore dispiegabile fornito da Tendeg.
iI satelliti Omega saranno leggermente più grandi rispetto alle generazioni precedenti, con un peso di circa 600 kg rispetto ai 400 kg dei satelliti precedenti, ciononostante rimarranno significativamente più piccoli rispetto ai tradizionali satelliti geostazionari, che possono pesare migliaia di chilogrammi.
Un altro elemento chiave del programma Omega è la flessibilità operativa dei satelliti, per i clienti governativi degli Stati Uniti, i satelliti Omega supportano il Protected Tactical Waveform e altri formati di comunicazione governativi per operare in ambienti contestati, inoltre sono dotati di un’antenna gimballed Q/V band, che migliora notevolmente la flessibilità operativa, permettendo di spostare il traffico dei gateway su un feed di payload Ka-band quando necessario.
Implicazioni per il mercato delle telecomunicazioni satellitari
Il programma Omega non solo rappresenta un passo avanti per Astranis, ma ha anche implicazioni significative per l’intero settore delle telecomunicazioni satellitari, la capacità di fornire soluzioni più economiche e regionalmente focalizzate risponde alla crescente domanda di connettività a banda larga in tutto il mondo.
Oltre a quanto precedentemente detto, la possibilità di lanciare satelliti più piccoli in gruppi su razzi di classe media riduce i costi di lancio e rende la tecnologia più accessibile a una gamma più ampia di clienti.
Astranis ha già stabilito diverse partnership strategiche per supportare il programma Omega, ad esempio l’azienda ha collaborato con Thaicom per fornire il satellite Thaicom-9 sopra l’Asia e con Orbits Corp per lanciare un satellite dedicato alle Filippine.
Queste collaborazioni dimostrano l’impegno di Astranis a fornire soluzioni di connettività a banda larga in regioni specifiche, rispondendo alle esigenze locali e migliorando l’accesso a Internet per milioni di persone.
Guardando al futuro, Astranis ha piani ambiziosi per il programma Omega, infatti mira a lanciare oltre 100 satelliti Omega entro il 2030, con l’obiettivo di connettere milioni di persone a Internet a prezzi accessibili; questo obiettivo ambizioso riflette la visione di Astranis di rivoluzionare il mercato delle telecomunicazioni satellitari e di fornire connettività a banda larga a livello globale.
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