Sappiamo da anni che siano sempre più numerosi i ceppi batterici resistenti agli antibiotici. L’ex direttore generale della salute del Regno Unito, Sally Davies, ha lanciato un avvertimento per esortare ad un rapido sforzo globale nella ricerca perché senza questo potremmo vedere la “fine della medicina moderna” essendo i normali antibiotici sempre più inutili contro i ceppi di batteri resistenti ai farmaci.
Attualmente, solo in America, almeno 2 milioni di persone sono infettate da batteri resistenti agli antibiotici e almeno 23.000 persone muoiono ogni anno a causa dell’antibiotico resistenza, secondo quanto riferisce il Centro per il Controllo delle Malattie. Globalmente il numero sale a circa 700.000 vittime dell’antibiotico resistenza. La Davies ha avvertito che nei prossimi 30 anni questo numero potrebbe salire fino a oltre 10 milioni di vittime annue, in quanto sono sempre più numerose le specie batteriche che diventano resistenti agli antibiotici.
“Nei prossimi anni rischiamo di affrontare una vera e propria apocalisse post antibiotica“, ha dichiarato tempo fa nel corso di un incontro con i responsabili della sanità del mondo a Berlino.
In attesa della scoperta di nuove sostanze ad azione antibiotica, per le quali sono in corso degli studi interessanti, è necessario lanciare una campagna globale per invitare i pazienti a non chiedere antibiotici non necessari e ai medici per non prescriverli. La causa principale dell’antibiotico-resistenza sembra essere proprio l’abuso dei farmaci che si è avuto in questi anni in cui si sono prescritti antibiotici anche quando non necessari solo per accontentare i pazienti.
Bisogna far capire ai pazienti che la non prescrizione, quando non è necessaria una terapia farmacologica a base di antibiotici, è l’unico mezzo che abbiamo per preservare l’efficacia di questa categoria di farmaci in attesa della scoperta di nuove molecole efficaci anche sui ceppi attualmente resistenti.
Molti pazienti chiedono la prescrizione di antibiotici anche in presenza di malattie come raffreddori o altre infezioni virali ma gli antibiotici non hanno alcun efficacia contro i virus e assumerli quando non è in corso un’infezione batterica può contribuire a selezionare ceppi di batteri resistenti all’antibiotico.
La ricerca si sta già muovendo per identificare nuove molecole più efficaci di quelle attualmente in uso ma ci vogliono tempo e maggiori risorse dedicate, nel frattempo è necessario promuovere campagne informative di educazione sanitaria a livello globale per far capire alle persone quando è necessario ricorrere alla terapia antibiotica e quando no.