La prima persona che vivrà 1.000 anni potrebbe già essere già nata, grazie ai probabili passi avanti nella tecnologia di estensione della vita.
“Penso che potremmo essere facilmente a 10 o 20 anni di distanza, o anche a cinque anni di distanza da qualcosa che consentirà alla maggior parte delle persone che hanno preso la terapia di prolungare la durata della vita“, ha dichiarato Ben Goertzel, fondatore e CEO della società di intelligenza artificiale SingularityNET, alla conferenza sull’Intelligenza Artificiale a livello umano organizzata da GoodAI a Praga, Repubblica Ceca, lo scorso settembre.
Il movimento per la longevità umana è vivace nel suo potenziale di trovare una soluzione all’invecchiamento umano. Aubrey de Gray, cofondatore della SENS Research Foundation, ha dichiarato a dicembre 2017 che il primo essere umano che vivrà per 1.000 anni è già nato. Durante una intervista Goertzel ha detto che “è abbastanza chiaro per me” che De Gray abbia ragione a pensarlo.
Si prevede che, ad un certo punto negli anni 2020, emergerà una svolta che potrebbe aprire la strada a un importante incremento della durata della vita umana.
Longevità umana: la corsa alla fine della morte
De Gray, attraverso il SENS, afferma di aver identificato sette tipi di danni da invecchiamento. Risolverli potrebbe consentire alle persone di sconfiggere l’invecchiamento, frequentando regolarmente strutture sanitarie adeguate per il trattamento.
Questi danni sarebbero i seguenti: aggregati intracellulari, cellule resistenti alla morte, irrigidimento della matrice extracellulare, aggregati extracellulari, atrofia tissutale, cellule cancerose e mutazioni mitocondriali.
Individuare le cause di questi processi e curarli sarebbe l’obiettivo. Goertzel spera che l’intelligenza artificiale raggiunga il punto in cui inizierà a innescare ricerche che potrebbero accelerare il processo.
Ci sono molti soldi investiti nella ricerca sulla longevità. Calico, una società che si trova sotto la casa madre di Alphabet che possiede anche Google, ha ricevuto $ 2,5 miliardi di finanziamenti a giugno 2018 per trovare cure per l’invecchiamento e le malattie correlate.
L’analisi della Bank of America ritiene che il mercato della longevità umana già varrà 600 miliardi di dollari entro il 2025. Gli analisti hanno affermato in un rapporto del maggio 2019 che le aziende sono sulla cuspide di “portare incrementi senza precedenti della qualità e della durata della vita umana“.
Questa industria, però, ha già affrontato un forte scetticismo in passato. Sherwin Nuland ha affermato in un’edizione del 2005 del MIT Technology Review di “non poter immaginare che sarà possibile poter spingere il limite massimo teorico della durata della vita umana oltre i 120 anni“.
Le aziende potrebbero essere sull’orlo di una svolta, ma potrebbero essere necessario effettuare altri investimenti per attrarre un maggior numero di ricercatori.