L’alloro è una pianta aromatica e officinale appartenente alla famiglia delle Lauracee, diffusa nel bacino del Mediterraneo. Si tratta di un arbusto perenne, sempreverde, che può raggiungere anche gli 8 metri di altezza. Le sue foglie sono di forma ovale e di doppio colore, verde scuro brillante sulla superficie anteriore e verde chiaro opaco sulla superficie posteriore.
I fiori sono molto piccoli di colore giallo chiaro, verdastro e fioriscono tra il mese di marzo ed il mese di aprile. Produce, infine, anche dei frutti, ovvero delle piccole bacche di forma ovale e di colore nero.
Questa bellissima pianta ha tantissime proprietà per la salute nonché rimedi naturali. Il suo profumo è inconfondibile, come anche la sua forma, che riconosciamo subito quando ad esempio si presenta sotto forma di corona sulla testa di un neolaureato. Ma vediamo tutte le sue caratteristiche e la sua storia.
La storia dell’alloro
La pianta dell’alloro è tra le più note dell’antichità. Nell’antica Grecia e nell’antica Roma era il simbolo della pace e della vittoria sia in campo militare che nelle gare sportive, i suoi rami venivano infatti intrecciati per creare corone da porre sul capo dei vincitori nei giochi pitici e dei personaggi degni di riconoscimento e stima, la corona d’alloro costituiva quindi il massimo onore.
L’alloro era usato anche per cucinare pietanze e insaporire diverse cotture di cibo, oltre che in campo medico dove se ne sfruttavano le proprietà come rimedi naturali.
Il ruolo di questa pianta è stato sempre poliedrico nella storia. Un suo utilizzo importante è quello di supporto per il benessere e la salute, in quanto pare aiuti molto ad avere una migliore digestione e respirazione. Ci sono anche curiosità legate all’alloro: si narra che nascondere alcune foglie sotto al cuscino porti in dono sogni dal significato importante.
Come si suol dire: la notte porta consiglio.
L’alloro nella mitologia
Nell’antica Grecia, l’alloro era la pianta consacrato ad Apollo, il Dio della musica e della poesia, signore di Delfi, in cui il primo dei sei templi eretti fu costruito con rami di alloro. Era anche la pianta sacra consacrata ad Asclepio, il figlio di Apollo, Dio della medicina ed è per questo motivo che per diversi secoli la pianta soprattutto le foglie furono utilizzate come cura per numerose malattie tra le quali la peste.
Si narra poi che Cupido lanciò la sua freccia ad Apollo che si innamorò di Dafne, a cui invece l’angelo dell’amore scagliò una freccia di piombo per farlo scappare da Apollo. Apollo dichiarò il proprio amore a Dafne ma questa lo respinse e scappò via terrorizzata.
Il dio la inseguì, ma quando fu sul punto di raggiungerla, nei pressi del fiume Peneo, Dafne, disperata, invoco l’aiuto di Gea e del padre Ladone. Entrambi l’aiutarono, trasformandola in un albero di alloro. Fu proprio da quel momento che l’alloro divenne una pianta sempreverde consacrata al divino Apollo, il quale viene raffigurato con una corona di rami d’alloro intrecciati sul capo.
Ancora oggi conserva questo suo ruolo di ritualità.
Infatti la leggenda vuole che disporre un rametto in casa garantisca la protezione del dio Sole, prosperità e benessere. Secondo narrazioni popolari inoltre, l’alloro non subirebbe l’azione dei fulmini; per questo, piantarlo accanto alla casa, potrebbe proteggerla dall’azione degli stessi.
L’alloro in cucina
Il sapore deciso dell’alloro è perfetto per accompagnare diversi piatti, dalle minestre, alle carni (di selvaggina soprattutto), ai pesci. Viene spesso utilizzato per preparare i court bouillon, ovvero un liquido aromatico nel quale vengono cotti pesci o crostacei. Il nome deriva dai termini francesi “court” (corto) e “bouillon” (brodo), e indica che la bollitura deve essere breve. Comunemente si prepara aromatizzando dell’acqua salata con sedano, carota e cipolla.
Le foglie di alloro si possono anche usare per insaporire i fagioli o le lenticchie, questa pianta è anche adatta a esaltare il sapore dei pesci, si usa spesso con i gamberi e i crostacei in genere. E’ poi indicato con le castagne bollite, i carciofini sott’olio e con le patate al forno. Se non lo sapete è squisito anche impastellato e poi fritto.
Oltre a trovare spazio in cucina ha anche come valido rimedio naturale per il benessere del sistema nervoso, come supporto contro reumatismi e distorsioni, agevolando anche la digestione e il sistema respiratorio. Un infuso di alloro, con limone sbucciato e l’aggiunta di una punta di miele, è perfetto per il benessere dello stomaco.
La tisana di alloro aiuta la sudorazione notturna e la depurazione dalle tossine. Una soluzione ideale per prevenire infezioni e raffreddori, l’influenza e i problemi di stomaco: lo stesso tipo di beneficio si può ricavare dalle sue bacche essiccate, polverizzate e acquistate in erboristeria.
Ecco come preparare la tisana:
Mettete cinque o sei foglie di alloro in infusione nell’acqua bollente e lasciatele macerare per una decina di minuti. Poi bevete, vedrete che l’effetto sarà assicurato.
Tutte le proprietà dell’alloro
Sia le foglie che le bacche contengono olio essenziale in percentuale differente. Esse contengono inoltre proprietà antisettiche e antiossidanti contenute nel geraniolo, cineolo, eugenolo, terpineolo, fellandrene, eucaliptolo e pinene. Per lo stomaco l’alloro è un toccasana perché in grado di stimolare l’appetito, favorire la digestione, calmare i bruciori e ridurre i gas intestinali.
Le foglie sono anche ricche di sali minerali, vitamina C e B, un rimedio naturale per la salute dei polmoni in particolare in presenza di infezioni e tosse.
Dalle bacche fresche si può ricavare l’olio laurinato adatto a lenire il fastidio dato da reumatismi, artrite e forti dolori muscolari. Non esistono controindicazioni ma può favorire una dermatite da contatto nei soggetti che mostrano una certa sensibilità.