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Animali, funghi, alghe, piante, gli stessi esseri umani, sono tutti eucarioti. Si tratta di forme di vita complesse con cellule complesse contenenti un nucleo.
Una recente scoperta all’interno di antiche rocce in Australia, ha dato incredibili informazioni sugli eucarioti; un nuovo studio suggerisce che tali organismi fossero abbondanti sulla Terra già oltre un miliardo di anni fa. Il dottor Benjamin Nettersheim, uno dei principali autori dello studio pubblicato su Nature, ritiene che gli eucarioti risalgano a due miliardi di anni fa, ma il consenso scientifico è su una diffusione che risale a 800 milioni di anni fa.
Ad ogni modo, nuove tracce di molecole eventualmente prodotte dagli eucarioti hanno fino a 1,6 miliardi di anni fa. Nettersheim ha spiegato, tramite alcune dichiarazioni riportate da CNN, che questo indica “che i primi eucarioti erano già ecologicamente importanti per tutto questo tempo”.
Eucarioti nelle rocce antiche, Nettersheim: “Nascosti in bella vista”
Nettersheim è un ricercatore post-dottorato in geobiologia presso il MARUM Center for Marine Scienze Ambientali dell’Università di Brema in Germania. Riguardo alle tracce di eucarioti che sarebbero presenti nelle antiche rocce in Australia, l’esperto ha dichiarato: “Semplicemente non abbiamo visto le loro tracce fino ad ora. Sono stati nascosti in bella vista”. La prova di questi antichi eucarioti ha assunto la forma di molecole biologiche che hanno prodotto. Gli eucarioti moderni producono una suite di biomolecole distintive, compresi i colesteroli.
L’importanza del colesterolo negli eucarioti
Il colesterolo è un composto organico, uno steroide presente in natura. Troppo può causare problemi di salute come le arterie ostruite, ma è un componente importante delle membrane cellulari per quasi tutti gli eucarioti moderni. I colesteroli sono “davvero importanti per un gran numero di funzioni fisiologiche e poiché fanno parte della membrana cellulare, gli organismi producono relativamente gran parte di questi tipi di molecole”, ha affermato Nettersheim.
Nel nuovo studio, Nettersheim e un altro co-primo autore, Jochen Brocks, hanno trovato un composto correlato al colesterolo che sembrava confermare un’ipotesi vecchia di decenni sull’evoluzione degli eucarioti.
Il lavoro di Konrad Bloch
Lo scienziato Konrad Bloch, che ha vinto il premio Nobel per la fisiologia o la medicina nel 1964, ha notato che mentre gli eucarioti moderni sintetizzano il colesterolo, si formano alcuni composti organici intermedi. Ha ipotizzato che nel passato profondo ciascuno di questi composti intermedi fosse un prodotto finale completamente funzionale dei processi biosintetici dei primi organismi. Tuttavia, Bloch pensava che nessuno sarebbe mai stato in grado di trovare prove fossili per dimostrare che le antiche forme di vita producessero queste biomolecole ormai intermedie. I
progressi nelle analisi biochimiche hanno permesso agli scienziati di identificare antiche molecole conservate nella documentazione fossile, in particolare nelle vecchie rocce che sono state relativamente indisturbate dai processi geologici.