di Oliver Melis
Lo ammetto, non avevo mai sentito parlare di questo caso, e credo che l’incidente dell’UFO di Kera sarà una storia nuova per molti. Ecco la sintesi, la versione post-2007 della storia pubblicata dal sito “above top secret”.
Lo strano incontro ebbbe avuto luogo nell’area di Kera nella città di Kochi. Nel pomeriggio del 25 agosto 1972, un giovane studente di 13 anni di nome Michio Seo vide uno strano oggetto volare sopra un campo di riso mentre tornava a casa da scuola. Da lontano guardò il piccolo, misterioso oggetto zigzagare rapidamente attorno al campo come un pipistrello che insegue gli insetti.
Più tardi quel giorno, Michio raccontò ai suoi amici del curioso oggetto volante. “UFO” doveva ancora diventare una parola familiare in Giappone nel 1972, ed i ragazzi ne rimasero affascinati. Verso le 19:00, quattro di loro si avviarono verso il campo di riso alla ricerca dell’oggetto.
Circa un’ora dopo, avvistarono proprio l’oggetto che sorvolava il campo di riso, illuminando la notte con una luce argentea pulsante. Uno dei ragazzi cercò di avvicinarsi all’oggetto, che improvvisamente emise un forte suono “pop” e iniziò a brillare di blu. Spaventati, i quattro fuggirono senza voltarsi indietro.
Più di una settimana dopo, alle 21:30 del 4 settembre, molti dei ragazzi videro di nuovo l’oggetto luminoso nel campo di riso. E due giorni dopo, il 6 settembre, i ragazzi e alcuni dei loro amici trovarono l’oggetto a terra sul campo. Sembrava fosse atterrato.
Uno dei ragazzi – un quattordicenne di nome Hiroshi Mori, raccolse l’oggetto con le mani e lo portò a casa.
Era un oggetto d’argento a forma di cappello che pesava 1,3 chilogrammi e misurava circa 7 centimetri di altezza e 15 centimetri di diametro. La superficie inferiore era percorsa da una serie di piccoli fori e impressa con disegni raffiguranti quello che sembrava essere un uccello, alcune onde e un altro oggetto volante. Qualcosa si agitava all’interno dell’oggetto quando scosso.
Quella notte, Hiroshi avvolse il curioso oggetto in un sacchetto di plastica e lo mise nello zaino. Successivamente, tuttavia, l’oggetto scomparve misteriosamente senza lasciare traccia.
In poco tempo, i ragazzi incontrarono di nuovo l’oggetto. Ancora una volta lo catturarono, ma svanì presto. La faccenda si ripeté cinque o sei volte nelle successive due settimane.
In un’occasione, i ragazzi decisero di versare acqua nei fori sul fondo. L’oggetto emise un forte ronzio, un cicaleccio e brillava all’interno. Successivamente, fecero scorrere un filo attraverso i fori e lasciarono penzolare l’oggetto capovolto e le sezioni superiore e inferiore dell’oggetto si separano leggermente. Attraverso l’apertura, i ragazzi poterono vedere vedere ciò che sembrava essere componenti elettronici.
Nella notte del 22 settembre, Hiroshi stava andando in bicicletta con l’oggetto nel cesto quando improvvisamente scomparve. Da quel momento non fu più visto.
Nel 2007, a 35 anni dall’incidente, la Japan Space Phenomena Society (JSPS) condusse una nuova indagine sul caso. Secondo Kazuo Hayashi, capo del capitolo JSPS di Osaka, tutti i testimoni raccontano ancora la loro storia originale.
Il mini-UFO del 1972 non fu l’ultimo che si sarebbe incontrato nella prefettura di Kochi. Quasi quattro anni dopo il primo incontro, nella notte del 6 giugno 1976, una ragazza di 9 anni di nome Sachiko Oyama nel villaggio di Agawa (ora chiamato Niyodogawa-cho) uscì fuori per cercare il suo gatto di famiglia. Notò un oggetto luminoso giallo nel cielo orientale.
Quando andò in strada per vedere meglio, l’oggetto scese improvvisamente nei boschi circostanti, colpì un albero vicino e atterrò ai suoi piedi. Non emise alcun suono quando colpì il suolo. L’oggetto d’argento a forma di cappello sembrava avere un diametro di circa 15 centimetri. Curiosa, Sachiko lo sfiorò con l’indice. L’oggetto era costruito con materiale solido, ma era coperto da una sostanza viscida che si attaccava al dito.
All’improvviso si sentì spaventata e corse verso casa. Da sopra la spalla, vide che l’oggetto iniziò a brillare di giallo, girò tre volte in senso antiorario e sparì rapidamente verso il cielo.
Cosa potrebbe spiegare questi misteriosi avvistamenti di mini-UFO? Forse c’è una spiegazione razionale – o forse erano bufale. È anche possibile che gli incontri fossero il prodotto di immaginazioni iperattive. O forse, come suggerito dal capo del JSPS Kazuo Hayashi, questi oggetti volanti avevano perso temporaneamente la loro strada dopo essere scivolati nel nostro regno da un’altra dimensione.
Fonti: Namiki, Shin-ichiro. Nippon No Kaiki Hyaku. Magazineland, 2007, pinktentacle.com
Ci sono diverse immagini dell’oggetto in questione, il presunto mini UFO ma sinceramente non si sa effettivamente, se il caso è una bufala, che oggetto sia o con quali parti sia stato assemblato. Per Rob Murphy di MysteriousUniverse.Org il misterioso mini UFO non sarebbe altro che un vaso per servizi igienici assemblato con altre parti come un annaffiatoio e componenti radio.
Sul sito above top secret hanno cercato di chiarire la natura del misterioso oggetto ma nelle loro ricerche non risultano vasi da notte giapponesi di quella foggia e men che meno vasi per l’incenso, ma allora che diavolo sarà stato mai l’oggetto? Forse non lo sapremo mai ma conserveremo le immagini che Bob Murphy ha messo a disposizione sperando che qualcuno risolva il mistero.
Fonte: abovetopsecret.com; mysteriousuniverse.org.