Una startup con sede a Parigi chiamata Neoplants ha modificato geneticamente una pianta per fare il lavoro di 30 purificatori d’aria.
L’azienda ha ingegnerizzato geneticamente sia una pianta di pothos (Epipremnum aureum) e il suo microbioma per produrre Neo P1, un potente purificatore d’aria. Ora, il nuovo impianto super efficiente è arrivato sul mercato e potrebbe benissimo rivoluzionare il settore della purificazione dell’aria.
La nuova invenzione è destinata a diventare popolare. “Uno degli effetti collaterali della pandemia è che le persone sono molto più consapevoli di ciò che c’è nell’aria che respirano”, ha dichiarato Patrick Torbey, biologo molecolare e direttore tecnico di Neoplants.
Nessuna elettricità richiesta
Una delle sue caratteristiche principali è che non necessita di elettricità e quindi non inquina. Inoltre, in un periodo in cui gli incendi colpiscono molte regioni, la purificazione dell’aria è molto richiesta.
La nuova invenzione ha anche il potenziale per rimuovere i composti organici volatili (VOC) che i purificatori d’aria convenzionali non possono elaborare. Questo perché i composti sono così piccoli che non possono essere catturati con i metodi tradizionali.
Tuttavia, le piante sono progettate per essere in grado di catturare, assorbire e metabolizzare anche le particelle più piccole. Neo P1 fa esattamente questo e si presenta sotto forma di una delle piante più comuni.
“Abbiamo iniziato con una delle piante d’appartamento più popolari”, ha affermato Lionel Mora, co-fondatore e amministratore delegato della startup.
Questo non è stato un compito facile tuttavia, il team di Neoplants ha dovuto mappare l’intero genoma del pothos (noto anche come edera del diavolo), e quindi determinare a quali geni mirare per la massima filtrazione dei COV. “È come cercare di costruire un aereo mentre si vola”, ha affermato Torbey.
L’intero calvario è durato quattro anni, ma alla fine gli ingegneri hanno prodotto un impianto in grado di metabolizzare quattro importanti inquinanti dell’aria interna, tra cui formaldeide e toluene, e che può persino assorbire alcuni COV.