venerdì, Novembre 22, 2024
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Le missioni spaziali non sembrano diminuire l’aspettativa di vita degli astronauti

Vivere nello spazio ha conseguenze sulla durata della vita? Secondo i ricercatori, per il tipo di missioni svolte finora non c'è alcuna evidenza di un fatto del genere

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Sappiamo da tempo che la permanenza nello spazio comporta numerosi rischi per la salute: espone gli astronauti a livelli più elevati di radiazioni rispetto a quelli cui siamo normalmente esposti come esseri umani sulla superficie del pianeta Terra, Sono anche stati segnalati problemi derivanti dalla vita in microgravità, come una cecità parziale  al ritorno sulla Terra, una parziale decalcificazione delle ossa ed un importante calo del tono muscolare. Quello che non abbiamo ancora capito è se vivere nello spazio possa influire sulla durata della vita umana.

“La sfida è sempre stata capire se gli astronauti abbiano conseguenze sulla durata della vita rispetto a quanto vovrebbero se non fossero mai andati nello spazio.“, ha detto alla Reuters Robert Reynolds, ricercatore che si occupa della durata della vita, in un’intervista pubblicata mercoledì scorso. “Per capirlo, avevamo bisogno di trovare un gruppo di controllo che fosse comparabile su diversi fattori importanti, ma mai andato nello spazio.”

A quanto pare, il ricercatore è riuscito nel suo intento ed i suoi risultati sembrano positivi per gli astronauti che abbiamo mandato nello spazio fino ad oggi, cosa che, però, potrebbe non valere per gli astronauti di domani.

Gli astronauti tendono ad essere fisicamente più in forma e benestanti rispetto all’americano medio, con accesso a una migliore assistenza sanitaria. Ciò rende difficile studiare la mortalità degli astronauti: sono troppo diversi dalla persona media per trarre conclusioni valide. Ma non sono poi così diversi dai giocatori della National Basketball Association (NBA) e della Major League Baseball (MLB), anche loro mediamente più in forma dell’uomo medio e in grado di ricevere un’assistenza sanitaria di prima qualità.

In uno studio pubblicato sulla rivista Occupational & Environmental Medicine, Reynolds e i suoi colleghi della Mortality Research & Consulting, Inc. descrivono come hanno confrontato i dati relativi agli uomini che hanno giocato per NBA o MLB tra il 1960 e la metà del 2018 con i dati relativi agli astronauti maschi statunitensi.

Questo confronto sembra portare alla conclusione che sia gli atleti che gli astronauti abbiano un rischio inferiore di morte prematura rispetto alla popolazione generale degli Stati Uniti. Gli astronauti, inoltre, sembrano avere meno possibilità di morire per una malattia cardiaca rispetto agli atleti mentre sembra che possano ammalarfsi di tumore con la stessa frequenza degli atleti.

Non possiamo essere sicuri dei dati che abbiamo, ma supponiamo che l’idoneità cardiovascolare in particolare è il fattore più importante nella longevità degli astronauti“, ha detto ReynoldsReuters.

Questo studio, che però non può essere definitivo, colma parzialmente una lacuna importante nella nostra comprensione sull’impatto del viaggio spaziale sugli astronauti, ma c’è ancora molto da capire. Ad esempio, sappiamo che la permanenza nello spazio colpisce gli astronauti donna in modo diverso rispetto ai loro colleghi maschi, anche loro hanno tassi di mortalità più bassi rispetto alla popolazione media?

Abbiamo anche inviato meno di 600 persone nello spazio in un arco di 57 anni. Non sono molti i dati su cui lavorare e le conclusioni sulla mortalità degli astronauti potrebbero cambiare man mano che aumenteranno le informazioni disponibili.

Come ha detto a Reuters Francis Cucinotta, un esperto in biologia delle radiazioni non coinvolto nello studio, il fatto che la permanenza nello spazio, ad oggi, non è collegabile a morte prematura negli astronauti, non significa che lo stesso sarà valido in futuro. Le previste missioni con equipaggio destinate verso Marte previste tra non molti anni, ad esempio, esporranno gli astronauti a dosi di radiazioni da 50 a 100 volte superiori rispetto alle missioni del passato.

E la radiazione è solo un fattore. C’è anche una possibilità che qualsiasi cosa, dalla polvere marziana alla tensione psicologica sul viaggio nello spazio a lungo termine possa avere un impatto sulla mortalità degli astronauti futuri, quindi prima di rischiare di togliere anni dalla vita a qualcuno mandandolo nello spazio, dovremo essere effettuare tutta la ricerca possibile sull’argomento.

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