Il CMSEO ha annunciato la deorbitazione controllata del laboratorio spaziale cinese Tiangong-2, un veicolo spaziale da 8,6 tonnellate, utilizzato per testare il supporto vitale avanzato con la missione Shenzhou-11 a due equipaggi nel 2016, oltre ai test di rifornimento in orbita della navicella spaziale Tianzhou-1 nel 2017. Queste serie di test sono stati effettuati in previsione della messa in orbita della nuova stazione spaziale cinese di classe MIR.
Secondo quanto riferito da Lin Xiqiang, responsabile dell’agenzia spaziale cinese, il laboratorio spaziale funziona normalmente e “la temperatura e la pressione della cabina sperimentale soddisfano tutti i requisiti di lavoro“. La stazione spaziale continuerà ad operare regolarmente effettuandoe sperimenti e rilievi della superficie terrestre fino alla deorbitazione, che avverrà in un momento indefinito che potrà avvenire dal luglio 2019 in poi.
Tiangong-2 è attualmente in orbita a 394 chilometri di quota, secondo le ultime informazioni pubblicate dal Comando spaziale della forza congiunta del Comando Strategico USA, attraverso il Joint Space Operations Center.
A giugno l’orbita di Tiangong-2 è stata abbassata di circa 100 chilometri in un apparente test dei sistemi di propulsione. È auspicabile che, questa volta, la Cina si attenga alla massima trasparenza sullo stato della stazione, affinchè non si arrivi alla stessa situazione che si verificò la scorsa primavera con un rientro fuoti controllo della stazione spaziale Tiangong-1. L’agenzia spaziale cinese avrebbe dato rassicurazioni che, questa volta, il rientro verrà avviato mentre la stazione sarà ancora sotto controllo.