Il gigante dell’industria aerospaziale Lockheed Martin ha presentato il suo progetto per una navetta – shuttle spaziale riutilizzabile a un solo stadio, in grado di trasportare quattro astronauti, facendo la spola tra il Lunar Gateway, posto in orbita cislunare, e la superficie dalla Luna.
Per fare un confronto, il lander lunare utilizzato dalla NASA durante il programma Apollo trasportava due persone e pesava 4,7 tonnellate senza propellente. La navetta della Lockheed peserà 22 tonnellate a vuoto e arriverà a 62 tonnellate a pieno carico.
Il lander della Lockheed sarà ancorato al Lunar Orbital Platform-Gateway, la stazione spaziale che la NASA intende iniziare a costruire in orbita lunare nel 2022. Secondo quanto spiegato dalla Lockheed, il lander potrà sganciarsi dal Gateway, portando gli astronauti e una tonnellata di carico sulla superficie lunare. L’imbarcazione e l’equipaggio potrà rimanere sulla superficie della Luna per un massimo di due settimane, quindi potrà tornare al Gateway senza necessità di rifornimento. Il rifornimento del lander tra una missione e l’altra, col tempo, sarà garantito con propellente derivato dal ghiaccio d’acqua estratto dalla luna o dagli asteroidi.
Il design del lander sfrutta molte tecnologie drivate dallo sviluppo della capsula Orion, che Lockheed sta costruendo per la NASA. La navetta Orion, lanciata dallo Space Launch System (SLS), anch’esso in fase di sviluppo, servirà gli astronauti della NASA ad esplorare destinazioni dello spazio profondo, come la luna e Marte, hanno detto i funzionari della NASA.
Orion ha già effettuato un volo di test senza equipaggio nel dicembre 2014, una breve missione all’orbita terrestre. La NASA ha in programma un nuovo volo di prova senza equipaggio nel 2020, l’Exploration Mission 1, che servirà anche come debutto dell’SLS. (Il volo Orion del 2014 utilizzò un razzo United Launch Alliance Delta IV Heavy). Nel corso dell’Exploration Mission 1, Orion raggiungerà l’orbita lunare e trascorrerà circa tre settimane nello spazio. La prima missione Orion-SLS con equipaggio, l’Exploration Mission 2, è attualmente programmato nel 2023.
Il lander proposto dalla Lockheed potrebbe essere attivo e funzionante entro la fine del 2020, in linea con la tempistica che la NASA ha stabilito per il ritorno alla Luna. Anche il Lander utilizzerà l’SLS per esser lanciato verso il Lunar Gateway.
Il Lander progettato dalla Lockheed è un po’ più grande di quanto indicato nelle specifiche della NASA, la ragione di questo sforamento delle specifiche sta nella voglia del gigante dell’industria aerospaziale di portarsi avanti con il lavoro: il lander lunare è stato progettato come precursore di un lander destinato ad atterrare su Marte nel previsto progetto di esplorazione del pianeta rosso chiamato “Mars Base Camp“, proposto dalla compagnia. Si tratta di una stazione spaziale che verrebbe posizionata nell’orbita di Marte e che, come il Lunar gateway, funzionerebbe da avamposto operativo per misisoni esplorative con equipaggio della superficie marziana e delle due lune di Marte Phobos e Deimos.
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