I due piccoli hoppers depositati dalla sonda giapponese Hayabusa 2 sulla superficie dell’asteroide Ryugu, ora hanno compagnia.
Un lander delle dimensioni di una scatola da scarpe chiamato Mobile Asteroid Surface Scout (MASCOT) è stato calato sulla superficie di Ryugu dalla sua nave madre, la sonda giapponese Hayabusa 2: Mascot ha toccato la superficie di Ryugu alle 01.57 GMT di oggi.
“Non sarebbe potuta andare meglio“, ha dichiarato il project manager di MASCOT Tra-Mi Ho, dell’Istituto dei sistemi spaziali DLR di Brema, in Germania. (DLR è l’acronimo tedesco del Centro aerospaziale tedesco, che ha costruito MASCOT in collaborazione con l’agenzia spaziale francese, il CNES).
MASCOT ha già iniziato a raccogliere dati con i suoi quattro strumenti scientifici di bordo, una macchina fotografica, un radiometro, uno spettrometro e un magnetometro. Il lander, dal peso di dieci chilogrammi, è dotato di una batteria che dovrebbe mantenerlo in fuzione per 16 ore dopo il touchdown.
MASCOT ha scattato 20 foto durante la sua lenta discesa verso Ryugu, e queste immagini sono immagazinatte nella memoria di Hayabusa 2, in attesa di essere trasmesse. Le osservazioni fatte dal magnetometro prima della separazione (avvenuta quando Hayabusa2 era posizionata 51 metri, sopra Ryugu) sono già arrivate sulla Terra.
“Le misurazioni mostrano il vento solare relativamente debole ed i forti disturbi magnetici causati dal veicolo spaziale“, ha spiegato il membro del team MASCOT Karl-Heinz Glaßmeier, dell’Università tecnica di Braunschweig in Germania. “Al momento della separazione, ci aspettavamo una chiara diminuzione del campo di interferenza e, in effetti, siamo stati in grado di riconoscerlo chiaramente“.
Come i due robottini saltellanti MINERVA-II1A e il MINERVA-II1B, il MASCOT può muoversi saltellando, cosa che grazie ad un “braccio oscillante” metallico. Il lander può usare questo braccio per spostarsi sulla superficie di Ryugu, una caratteristica importante, perché MASCOT ha bisogno di essere dalla parte giusta per raccogliere dati e trasmetterli ad Hayabusa2.
La missione Hayabusa 2 dal costo di 150 milioni di dollari, è stata lanciata a dicembre 2014 ed è arrivata in orbita attorno a Ryugu alla fine di giugno di quest’anno. La sonda ha al suo interno un altro rover: la tramoggia “opzionale”MINERVA-II2, che potrebbe raggiungere la superficie di Ryugu il prossimo anno.
Sempre nel 2019, l’orbiter stesso scenderà sulla roccia spaziale, appoggiandosi delicatamente alla sua superficie per prelevare dei campioni di terreno dalla sua superficie. Questo materiale rientrerà sulla Terra a bordo di una capsula nel dicembre 2020.
Si ritiene che i dati raccolti surante la missione più gli esami del campione di roccia di Ryugu che verrà riportato sulla Terra dovrebbero aiutare a fare luce sulla storia del sistema solare e sul ruolo che gli asteroidi ricchi di carbonio come Ryugu potrebbero aver giocato nella creazione della vita sulla Terra.