Come è noto, SpaceX vuole portare l’uomo su Marte e avviarne la colonizzazione.
Paul Wooster, ingegnere responsabile dello sviluppo del progetto Marte per SpaceX, è intervenuto alla 21a Convention annuale della Mars Society che si è tenuta lo scorso agosto. Wooster, durante il suo intervento ha spiegato in dettaglio come SpaceX sia alle prese con le grandi sfide relative alla realizzazione di uno dei più grandi progetti nella storia dell’umanità.
Secondo l’ingegnere, l’idea di SpaceX non si limita alla creazione di un avamposto ma prevede l’espansione degli essere umani sulla superficie di Marte attraverso la fondazione progressiva di diverse colonie. “L’idea sarebbe di espandersi, partire da subito non solo con un avamposto, ma fondare una vera e propria città e poi più città“, Ha spiegato Wooster, sostenitore di vecchia data del progetto Marte, membro fondatore della Mars Society e abituale partecipante alla convention annuale.
Il fondatore di SpaceX, Elon Musk, rivelò i piani dell’azienda per raggiungere Marte durante Congresso Astronautico Internazionale svoltosi ad Adelaide, in Australia, nel settembre 2017. Il razzo “BFR” di nuova concezione, spinto da 31 motori Raptor e in grado di portare cento tonnellate di carico oltre ad un numeroso equipaggio, sarà il protagonista di questa affascinante avventura. SpaceX lancerà due astronavi automatizzate verso Marte nel 2022, queste saranno prive di equipaggio ma trasporteranno materiali, attrezzature e rifornimenti per le successive missioni. Nel 2024 il programma della compagnia prevede il lancio di altre quattro astronavi verso Marte, due delle quali trasporteranno i primi esseri umani che sbarcheranno sulla sua superficie e cominceranno a mettere le basi per un avamposto abitabile e sicuro. Le altre due astronavi saranno automatizzate e trasporteranno, a loro volta, provviste, attrezzature e materiali per avviare l’opera.
Secondo quanto riferito da Wooster, ogni astronave trasporterà circa 100 tonnellate di materiali, il che significa che le sei navi, tutte insieme, porteranno su Marte una massa di roba grande circa il doppio della massa della Stazione Spaziale Internazionale. Le navicelle, una volta su Marte, serviranno da rifugio per gli astronauti durante i primi mesi, mentre questi installeranno gli impianti per l’estrazione di acqua, ossigeno, idrogeno e metano dal suolo e dall’atmosfera di Marte. Saranno installati anche una centrale elettrica fotovoltaica e una serra. Queste attività sono propedeutiche per l’autosufficienza della futura colonia e per produrre il combustibile che riporterà sulla terra razzi e astronauti.
Le sei navi saranno il primo passo per la fondazione di una città permanente di Marte. Gli umani, una volta sul posto, dovranno anche studiare le possibilità per realizzare piattaforme di atterraggio, habitat, serre, supporto vitale aggiuntivo e tutti gli altri servizi necessari allo sviluppo di un insediamento funzionante e duraturo.
Questo primo viaggio servirà a capire nel dettaglio “Tutte le capacità di cui avremo bisogno per avere una popolazione in crescita in superficie“, ha spiegato Wooster.
Gli astronauti dovranno anche prendere in considerazione compiti come la creazione di un adeguato sistema di riciclaggio. Un altro problema futuro sarà la mobilità di superficie, per risolvere il quale si stanno progettando rover pressurizzati e una tuta spaziale adatta per spostarsi sulla superficie.
Alle domande su quali attività dovrebbero svolgere i futuri coloni su Marte, Wooster ha risposto spiegando che saranno innumerevoli come in qualsiasi società: ci saranno geologi, paleontologi che dovranno capire il più possibile della storia di Marte e scoprire se vi siano tracce di vita passata o presente, bisognerà individuare i depositi di materie prime ed avviarne l’estrazione per la produzione finalizzata alle necessità locali e all’esportazione verso la Terra, bisognerà progettare e realizzare le strade di collegamento tra i vari insediamenti e gli stabilimenti industriali, aree commerciali per i negozi e accoglienza per il turismo che un girono arriverà. Insomma, da fare non mancherà. “La nostra speranza è che, alla lunga, altri soggetti coglieranno l’opportunità e si faranno coinvolgere. Un giorno avremo voli dilinea e commerciali dalla Terra verso Marte e viceversa. Questo favorirà l’immigrazione e l’ampliamento della comunità su Marte. SpaceX è impegnato sull’ottimizzazione dell’architettura di trasporto il più rapidamente possibile, ma chiunque intravederà le possibilità di business e dimostrerà di eseere interessato sarà il benvenuto.”
Wooster, parlando del BFR, ha anche spiegato che la grande astronave di SpaceX verrà utilizzata non solo per i viaggi verso Marte ma anche per altre attività oltre l’orbita bassa. La sua utilizzazione è prevista anche per viaggiare fino alla Luna ed atterrarvi, per fungere da appoggio per le future stazioni spaziali in orbita lunare, per portare nell’alta orbita terrestre grandi satelliti e i nuovi grandi telescopi orbitali in via di costruzione e che, un giorno, porterà gli uomini anche oltre Marte.