La pasta alla puttanesca è un must della tradizione culinaria italiana, famosa in tutto il mondo grazie a quel sapore tipicamente mediterraneo. E’ infatti un primo piatto saporito e gustoso, facile da preparare in casa e una vera e propria soddisfazione per gli amanti della pasta asciutta.
Solitamente la pasta alla puttanesca viene fatta con gli spaghetti e un sughetto buonissimo a base di pomodori freschi con soffritto di aglio, un buon olio extravergine di oliva, olive nere (preferibilmente di Gaeta), capperi, peperoncino, una spolverata abbondante di prezzemolo fresco e poi l’aggiunta delle acciughe dissalate. Vediamo come preparare in modo semplice e veloce questa pietanza.
Ingredienti e preparazione per fare la pasta alla puttanesca
Per preparare una bella spaghettata di pasta alla puttanesca per 4 persone avremo bisogno di: 400 grammi di spaghetti di buona qualità, 500 grammi di pomodori pelati, un bel cucchiaio di capperi sotto sale, un mazzetto di prezzemolo da tritare, quattro acciughe (o al limite alici) sott’olio, 100 grammi di olive di Gaeta, 2 spicchi d’aglio, del peperoncino secco, un cucchiaio di concentrato di pomodoro, olio extravergine d’oliva e del sale fino.
Come prima cosa mettiamoci a snocciolare le olive nere di Gaeta, dissaliamo poi le acciughe mettendole per qualche secondo sotto l’acqua corrente e andiamo poi a diliscare (qualora non lo fosse già) il nostro pesce azzurro, e conserviamo solo i filetti.
Procediamo poi con la dissalazione anche dei capperi, lavando anche questi ripetutamente sotto l’acqua corrente. Prendiamo poi i pomodori e facciamo dei taglietti sulla loro base e poi mettiamoli in acqua bollente per qualche minuto, dopo di che scoliamoli e spelliamoli, e cerchiamo anche di eliminare i semi.
Mettiamoci infine a tritare i pomodori. Se invece usiamo un barattolo di pomodori pelati dovremmo solo tagliarli grossolanamente. Ora passiamo al peperoncino, se usiamo quello intero tagliamolo ed eliminiamo i semini.
Adesso Prepariamo il sugo. Mettiamo a rosolare in una padella assieme a circa 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, gli spicchi d’aglio sbucciati e schiacciati e uniamo anche il peperoncino. Quando vediamo che l’aglio ha preso un colore dorato allora togliamolo e inseriamo invece i filetti di acciuga facendo in modo che si sciolgano bene, aiutiamo questo processo schiacciandoli magari con una forchetta.
E’ arrivato il momento di aggiungere i pomodori tritati, quindi mescoliamo bene il sughetto con un cucchiaio di legno e per avere un gusto più intenso inseriamoci una cucchiaiata di concentrato di pomodoro che servirà anche a stemperare il sapore.
Passati pochi minuti possiamo procedere aggiungendo i capperi e le olive, e continuando a girare bene, mettiamo anche un po’ di sale, a seconda del gusto, e facciamo proseguire la cottura per circa 10 minuti circa a fuoco vivo, tenendo d’occhio il sugo e non facendolo asciugare o seccare troppo.
Mentre la salsa si insaporisce bene mettiamo l’acqua per la pasta a bollire e saliamola, una volta raggiunta l’ebollizione buttiamo dentro gli spaghetti e scoliamoli al dente per versali subito nella padella assieme al sugo preparato, spadelliamo un po’ e aggiungiamo una bella manciata di foglie di prezzemolo spezzettate.
La nostra pasta alla puttanesca è pronta per essere impiattata e servita e conquisterà tutti con quel suo profumino e quel sapore mediterraneo. Buon Appetito!
Quale vino abbinare alla pasta alla puttanesca
Per la pasta alla puttanesca serve un vino bianco che sposi bene l’aromaticità degli ingredienti e un vino bianco di media struttura, sarà in grado di accompagnare la delicatezza della pasta e del condimento.
Faranno al caso nostro i più classici vini campani, a base di Fiano, Biancolella e Falanghina, ed esalteranno i sapori di questa buona pasta alla puttanesca.
Ottima scelta anche quella di un Pinot grigio del Collio Friulano, dotato di una struttura adeguata e una buona morbidezza.
Storia della pasta alla puttanesca
Pare che le prime testimonianze di una pasta molto simile alla nostra puttanesca, risalgano agli inizi del XIX secolo, quando Ippolito Cavalcanti, cuoco e letterato italiano, nel suo manuale “Cucina teorico-pratica“, pubblicato per la prima volta a Napoli nel 1837, propose alcune ricette di cucina popolare napoletana, tra le quali una “puttanesca”, definita “Vermicelli all’oglio con olive capperi ed alici salse”.
Nel 1931 invece la guida gastronomica d’Italia edita dal T.C.I. la elenca tra le specialità gastronomiche della Campania, definita come “Maccheroni alla marinara”.
Ci sono tante teorie sull’origine del nome, la tradizione vuole che la pasta alla puttanesca fu ideata agli inizi del ‘900 da un oste che preparò questo piatto appositamente per i visitatori di una casa di appuntamenti che si trovava nella periferia di Roma.
Una versione molto simile è quella raccontata dall’esperto di gastronomia Arthur Schwartz che nel suo libro “Naples at table” ipotizza che la pasta alla puttanesca sia nata a Napoli nei Quartieri Spagnoli, all’inizio del XX secolo, sede di alcune case di piacere.
Un giorno il proprietario di una di queste “case” si cimentò nella preparare di un piatto per rifocillare i suoi ospiti, inventando così un piatto semplice e veloce che prese il nome di “puttanesca“.
Queste sono solo due delle svariate ipotesi e “leggende” che si nascondono dietro il colorito nome di “pasta alla puttanesca“.