Il risotto pere e gorgonzola è una vera delizia, ed è un primo piatto sfizioso da proporre agli ospiti, anche in una occasione importante. Rimane infatti una portata elegante e può anche essere arricchita con una manciata di noci.
Non è necessario tanto tempo per prepararlo, ed il risultato sarà un connubio cremoso di sapori, ed un mix tra la dolcezza della pera e il sapore deciso ed unico del gorgonzola.
Ovviamente questo è un piatto che per gustarlo bisogna per forza di cose amare questo formaggio, altrimenti si dovrà optare per un taleggio, una scamorza o una robiola (o un altro formaggio che ci piace).
Ricetta ed ingredienti del risotto pere e gorgonzola
Per fare il nostro risotto pere e gorgonzola (con l’aggiunta di noci) per quattro persone avremo bisogno di 360 grammi di riso, una cipolla, mezzo litro di brodo vegetale, 100 grammi di gorgonzola, 2 belle pere, 50 millilitri di vino bianco, 50 grammi di parmigiano reggiano, 50 grammi di noci e circa 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva.
Come prima cosa sbucciamo le pere e tagliamole a dadini, poi spezzettiamo le noci e tritiamo la cipolla. Prendiamo dunque una pentola dai bordi alti e mettiamo a scaldare due cucchiai di olio extravergine di oliva a cui aggiungeremo la cipolla che faremo soffriggere per qualche minuto.
A questo punto inseriremo il riso avendo curo di farlo tostare per 5 minuti a fuoco vivace. Passato tale tempo andremo a sfumare i chicchi con del vino bianco che faremo evaporare completamente.
Una volta evaporato il vino aggiungeremo il brodo fino a coprire tutto il riso e lo faremo cuocere a fuoco lento per almeno 15 minuti. A mano a mano, andremo ad aggiungere dei mestolini di brodo ogni volta che il riso risulterà asciutto e, cosa importante, bisognerà avere cura di girare spesso per non farlo attaccare.
Solo a cottura ultimata del riso sarà possibile aggiungere il gorgonzola, il parmigiano grattugiato, le pere tagliate a dadini e le noci spezzettate.
Una volta inseriti tutti gli ingredienti bisognerà mescolare e mantecare bene tutto il risotto e, se lo riterremo necessario, dovremmo aggiungere ancora qualche mestolo di brodo vegetale.
Il nostro risotto pere e gorgonzola è pronto e dobbiamo servirlo ai nostri invitati bello caldo, aggiungendo qualche pezzetto di noce sopra e all’occorrenza qualche dadino o fettina di pera cruda. Volendo si può mettere un filo di olio prima di portare il piatto in tavola.
Ovviamente come ogni piatto famoso esistono tante varianti. Tutte buone. Questa è una versione classica e si può provare anche a mettere le mele al posto delle pere.
Abbiniamo un vino al nostro risotto gorgonzola e pere
Per questo piatto dove vediamo unirsi la dolcezza della pera e le piacevoli sensazioni piccanti del gorgonzola, un Pinot Gris alsaziano, col suo tipico profumo e il finale mandorlato può fare senza alcun dubbio al caso nostro.
In alternativa in abbinamento andrà bene il vino bianco morbido Riesling o una Malvasia secca.
Se siamo invece più propensi ad un rosso, non sbaglieremo se riempiremo i calici con un rosso della Valtellina o un Sangiovese di Romagna.
Storia del risotto gorgonzola e pere
Quando precisamente è stato fatto il primo risotto gorgonzola e pere non possiamo dirlo con sicurezza, ma il famoso proverbio “al contadino non far sapere quant’è buono il formaggio con le pere”, la dice lunga su quanto fosse diffuso l’abbinamento pere e formaggi nelle varie ricette culinarie.
Il proverbio del contadino è infatti un chiaro esempio dell’usanza di abbinare la frutta al formaggio nell’epoca medievale.
La testimonianza più antica di questo connubio di sapori sembrerebbe risalire alla Francia del Duecento, come è testimoniato da un proverbio molto conosciuto all’epoca: “Oncques Deus ne fist tel mariage comme de poire et de fromage”, ovvero: “Dio non ha mai fatto un matrimonio così riuscito come quello tra la pera e il formaggio”.
Questa cosa si consolidò benissimo anche in Italia, infatti le fonti letterarie e storiche collocano questi abbinamenti alimentari attorno al XIV secolo.
Un sommo esempio lo troviamo nelle parole di Francesco Petrarca: “Addio l’è sera. Or su vengan le pera, il cascio e ‘l vin di Creti”.