Il Decreto Sostegni mira alla riorganizzazione di tutte le situazioni pendenti che riguardano tantissimi italiani. Si tratta, di fatto, di un condono, ed è stato confermato il saldo e stralcio per le cartelle esattoriali fino a un massimo di 5.000 euro.
Si punta a cancellare almeno il 90% di queste cartelle
L’obiettivo è quello di mettere ordine nelle cartelle esattoriali e nelle varie irregolarità che angosciano i cittadini. L’accordo che hanno raggiunto i leader dei partiti che sostengono il governo con il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è che entro aprile di quest’anno arrivi un’intera revisione del sistema delle riscossioni che possa mettere finalmente ordine a questa situazione.
Questo obiettivo, secondo il leader della Lega Matteo Salvini, è raggiungibile solo in un modo: “Con l’azzeramento di decine di milioni di cartelle. C’è un’intesa di massima per depennare tutti questi fascicoli, parliamo di 137 milioni di cartelle che riguardano addirittura 18 milioni di italiani: uno su tre. L’obiettivo, dopo questo primo intervento, è cancellare almeno il 90% di queste cartelle. Per la prima volta in assoluto nella storia, ci sono tre righe nel decreto che impegnano a una riforma generale per quello che possiamo chiamare anche sistema Equitalia. Noi diciamo basta con i multati a vita”.
La posizione della Lega è stata sostenuta anche da Forza Italia, mentre il PD ha imposto una limitazione con l’idea di non darla vinta agli evasori fiscali. Il Movimento 5 Stelle ha, invece, tenuto una posizione più moderata che ha permesso di raggiungere un accordo temporaneo per poter deliberare il decreto in attesa della più ampia riforma del sistema contributivo cui si è impegnato Mario Draghi.
Decreto economico emanato per l’emergenza Covid-19 in materia di cartelle esattoriali
Il testo ufficiale è stato approvato il 19 marzo 2021 e sono molte le novità previste dal nuovo decreto economico emanato per l’emergenza Covid-19, sia in materia fiscale che sul lavoro.
L’accordo che è stato trovato è questo: verranno stralciate le pendenze sotto i 5.000 euro per chi ha avuto un reddito 2019 sotto i 30 mila euro (50 mila per le aziende), ma solo per il periodo 2000-2010.
E’ Prevista anche la riforma della riscossione, chiesta dalla Lega. Una riforma per l’efficientamento del sistema della riscossione, così da aumentare le cancellazioni e le rottamazioni che non coinvolgono i grandi evasori ma milioni di famiglie.
Questo decreto è una risposta significativa molto consistente alle povertà, al bisogno che hanno le imprese e i lavoratori.
“Il decreto è complesso e si indirizza a una grande platea, ma i capisaldi sono le imprese, lavoro e la lotta contro la povertà”, ha spiegato Mario Draghi.
C’è dunque spazio per la Pace fiscale 2021, con l’introduzione di una Rottamazione quater e un nuovo saldo e stralcio 2021.