Dopo la breve sospensione di Astrazeneca nel nostro paese, riparte ufficialmente la campagna vaccini anti Covid-19. Le vaccinazioni potrebbero essere disponibili anche in farmacia. Il tutto è previsto all’interno del decreto Sostegni. In esso ci sono tutti gli aggiornamenti sulle farmacie che dovrebbero somministrare il farmaco.
L’EMA ha definito il vaccino Astrazeneca “sicuro ed efficace” e “non associato all’aumento del rischio complessivo di eventi tromboembolici e coaguli di sangue”. La vaccinazione con Astrazeneca riprenderà in data 19 marzo a partire dalle 15.
Campagna vaccini riaperta: assorbiti i ritardi
La multinazionale del farmaco ha dichiarato di riconoscere e di voler implementare “le raccomandazioni del Prac, compreso l’aggiornamento delle informazioni sul prodotto, continuando a comprendere la natura e la rilevanza di questi eventi per garantire che la somministrazione in sicurezza del vaccino prosegua durante questa crisi sanitaria pubblica”.
Sono, tuttavia, quasi 200mila gli italiani che hanno saltato il vaccino in seguito alla sospensione. Un rallentamento che, come spiegato da fonti provenienti da palazzo Chigi, potrebbe essere recuperato in quindici giorni.
L’obiettivo del governo Draghi
L’obiettivo di Mario Draghi e del commissario all’Emergenza Covid-19 generale Figliuolo è quello di arrivare al numero di somministrazioni quotidiane pari a 500mila, in maniera tale da raggiungere l’80% della popolazione entro il mese di settembre. Una marcia in più sarà introdotta dal dl Sostegni, in attesa presso il Consiglio dei ministri.
C’è una possibilità che le vaccinazioni possano essere effettuate anche presso le 20mila farmacie del nostro paese. Questo sarebbe l’obiettivo del governo Draghi per recuperare il tempo perduto.
Una consuetudine già attuata in paesi come Francia, Germania, Regno Unito e USA del resto. Le farmacie potrebbero simboleggiare una preziosa opportunità di accelerare la campagna vaccinale.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha fatto sapere che i farmacisti potrebbero proporre la somministrazione di vaccini in seguito a un breve corso di preparazione. Speranza ha spiegato: “Stiamo lavorando a un intervento normativo per favorire l’impegno dei 73mila farmacisti italiani, così come quello degli infermieri”.