Il risotto allo zafferano è un primo piatto gustoso della tradizione milanese, facile da realizzare e perfetto da presentare sia per il pranzo che per la cena, o per un giorno speciale.
La meravigliosa spezia antica, il cui nome, zafferano, ha origini arabe, regala al risotto il classico colore giallo oro e un sapore inconfondibile, accentuato ma delicato.
Gli ingredienti che occorrono per prepararlo sono pochi, semplici e facili da trovare. Basta del riso per risotti, una bustina di zafferano, cipolla, brodo vegetale, del formaggio grattugiato e un po’ di burro. Con questi pochi ingredienti si può realizzare un risotto buono come quello che si mangia al ristorante.
Il risotto allo zafferano può essere servito in solitaria o accompagnato da un ossobuco, detto anche risotto alla milanese, è una tradizione culinaria lombarda che nel 2007 ha addirittura ricevuto il riconoscimento di De.Co., Denominazione Comunale, che ne ufficializza l’appartenenza al territorio.
Come si cucina, passo per passo, il risotto allo zafferano
Il risotto allo zafferano è un primo piatto che si può mangiare in tutte le stagioni e riscuote sempre molto successo. Vediamo gli ingredienti per 4 persone: una bustina di zafferano, 320-400 grammi di riso carnaroli, 125 grammi di burro, una Cipolla, circa 80-100 grammi di formaggio da grattugiare, un po’ di vino bianco (circa 40 grammi), un litro di brodo vegetale e sale fino.
Si inizia preparando il brodo vegetale, e per la ricetta ne occorrerà circa un litro, nel frattempo bisogna mondare e tritare finemente una cipolla. In un tegame abbastanza grande vanno versati 50g di burro dei 125 della dose totale necessaria. Il burro va sciolto a fuoco basso; fatto ciò va inserito il trito di cipolla e si lascia stufare per 10-15 minuti aggiungendo del brodo per non far asciugare il soffritto. La cipolla dovrà risultare ben trasparente e morbida.
Una volta stufata la cipolla, bisogna versare il riso e tostarlo per 3-4 minuti, in questo modo i chicchi si sigilleranno e terranno bene la cottura. Dunque si può procedere sfumando con il vino bianco e lasciarlo evaporare completamente. A questo punto il riso deve cuocere per circa 18-20 minuti, aggiungendo il brodo un mestolo alla volta, al bisogno, man mano che verrà assorbito dal riso, infatti i chicchi dovranno essere sempre coperti.
Cinque minuti prima del termine di cottura, bisogna aggiungere lo zafferano e mescolare per insaporire e tingere il risotto di un bel color oro. Terminata la cottura si può spegnere il fuoco e aggiungere il sale. Adesso bisogna mantecare con il formaggio grattugiato e i restanti 75 grammi di burro.
Bisogna mescolare bene e infine coprite e lasciare riposare un paio di minuti, dopo di che il nostro risotto allo zafferano è pronto per essere servito ben caldo. Volendo si può guarnire il piatto ancora con qualche pistillo o, secondo i gusti, con una spolverata di prezzemolo.
C’è da dire che il risotto allo zafferano si presta a essere abbinato a numerose pietanze, infatti ne esistono diverse varianti. Oltre al tipico accostamento con gli ossibuchi della tradizione milanese, è ottimo il risotto alla zafferano con la salsiccia, come nel famoso risotto alla monzese, o con i funghi, in genere porcini, ma anche con gli scampi.
In molte ricette si può aggiungere il gorgonzola, e c’è poi chi lo preferisce con la scorza di limone grattugiata. In qualsiasi modo lo vogliamo cucinare, il risotto allo zafferano, con quel suo profumo delizioso ed il colore giallo oro, conquista sempre tutti.
Abbiniamoci un vino
Con il risotto allo zafferano possiamo scegliere di abbinare tanti vini bianchi: Traminer aromatico, Gewurztraminer, ma anche Bardolino, Pinot grigio, Sauvignon, Riesling e l’Oltrepò Pavese.
Interessante anche l’accostamento con le bollicine di Prosecco o Franciacorta.
Se vogliamo invece cucinare il risotto alla milanese con l’aggiunta dell’ossobuco si consiglia l’abbinamento con il raffinato perlage di un Franciacorta Rosè.
Ed allora Cin Cin e buon appetito con il gustoso primo piatto del risotto allo zafferano che racchiude in se antiche storie e leggende.
La storia del risotto allo zafferano
Vediamo quali sono le origini del risotto allo zafferano.
Pare che la storia più conosciuta sull’origine del risotto alla milanese sia attestata da un documento ritrovato alla biblioteca Trivulziana, una biblioteca del Comune di Milano, situata all’interno del Castello Sforzesco.
Secondo questo manoscritto il piatto sarebbe nato nel 1574, più che altro per gioco, durante le nozze della figlia di Mastro Valerio di Fiandra, pittore fiammingo che all’epoca lavorava alle vetrate del Duomo di Milano. Stando alle fonti, Mastro Valerio aveva un assistente chiamato Zafferano, il quale aveva l’abitudine di mescolare un po’ di questa spezia ai suoi colori, così da renderli più vivaci.
Durante il matrimonio della figlia di Valerio, Zafferano si esercitò dalla tavolozza alla tavola. Infatti si accordò con il cuoco per aggiungere un po’ di zafferano nel risotto che, all’epoca, veniva servito con solo burro. La reazione degli invitati fu piacevolmente sorprendente: lo zafferano aveva aggiunto uno squisito sapore al piatto e lo aveva reso dello stesso colore dell’oro, simbolo di ricchezza e prosperità. Da quel giorno, il risotto color giallo preparato a Milano divenne uno dei piatti più alla moda del periodo.