Esplorare lo spazio sin nei suoi angoli più remoti, in tempi più veloci e più a lungo: un sogno per l’umanità che forse l’energia atomica potrebbe finalmente rendere possibile. A lanciare l’idea un team di ricercatori inglesi della UK Space Agency e della Rolls-Royce, che sperano un giorno di rivoluzionare il modo di viaggiare nello spazio proprio grazie all’utilizzo del nucleare come energia per le navicelle spaziali, e chissà, arrivare così anche su Marte in soli tre mesi riducendo anche la quantità di radiazioni a cui sono esposti gli astronauti.
Una rivoluzione vera e propria, un nuovo modo di concepire lo spazio, non più solo misterioso e sterminato, ma anche raggiungibile in tempi accettabili anche nei punti più lontani. Dunque astronavi a propulsione nucleare, capaci di raggiungere velocità mai sperimentate prima, grazie all’energia sprigionata dalla divisione dell’atomo.