Adolf Hitler era costituzionalmente convinto di essere infallibile e questa presunzione fu alla base di molte scelte strategiche discutibili, spesso imposte ai vertici militari della Wehrmacht. Questa pretesa di infallibilità, associata a manifestazioni sempre più stravaganti e ad un eccesso di umoralità, si intensificò dopo l’invasione dell’Unione Sovietica nell’estate del 1941.
Assai di frequente era davvero convinto di non poter sbagliare. Ma le persone che gli erano più vicine, come Engel, il suo aiutante, si rendevano conto che a dispetto dei suoi sforzi per dare un’idea di profonda sicurezza, poteva essere indeciso e nervoso. Per mascherare questa insicurezza che minava le sue pretese di infallibilità Hitler si servì di un personaggio discusso e controverso, Theodor Morell, come medico personale.
Morell nato a Münzenberg il 22 luglio 1886 aveva conosciuto Hitler nel 1936 grazie ai buoni uffici di Heinrich Hoffmann. fotografo ufficiale del Furher che gli era fruttato un invito all’Obersalzberg, dove sorgeva il Berghof, il buen retiro del dittatore.
In quel periodo Hitler soffriva di disturbi gastro intestinali che Morell promise di guarire con un cocktail di iniezioni. Nel 1941 Morell iniziò a somministrargli grosse dosi di steroidi e di altre sostanze dopanti dopo che nell’agosto del 1941 il Führer aveva avuto febbre e diarrea mentre si trovava nella Tana del Lupo, intento a coordinare l’Operazione Barbarossa.
Ben presto Hitler iniziò a diventare dipendente dalle sostanze stupefacenti che gli venivano iniettate che se da un lato irrobustivano il senso di infallibilità innato del dittatore dall’altro avevano pesanti riflessi negativi sul corpo di Hitler.
L’uso di droghe non era una pratica isolata nell’esercito tedesco. E’ accertato che a molti reparti impegnati nella campagna russa venivano distribuite le cosiddette “pillole incoraggianti” ovvero la metamfetamina Pervitin. Quando però i comandi militari si accorsero che i “benefici” erano controbilanciati da una pericolosa dipendenza questa pratica fu cessata immediatamente.
Morell non ebbe questi scrupoli e continuò a somministrare al dittatore nazista un numero sempre crescente di iniezioni, cosa che potrebbe spiegare, almeno in parte, il comportamento sempre più stravagante di Hitler nel corso della guerra.
Il discusso medico fu nominato professore da Hitler nel 1944 e gli fu regalato il primo microscopio elettronico funzionante. Morell che veniva apertamente criticato dagli altri medici che si occupavano della salute di Hitler si riferiva al Furher nei documenti come il “Paziente A”.
Rimase al fianco di Hitler fino al 21 aprile 1945, sei giorni prima del suicidio del capo nazista, quando fu sostituito da l’SS Werner Haase, medico e militare, che fornirà ad Hitler, su sua richiesta, i consigli per un suicidio rapido e sicuro. Morell catturato a fine guerra dai sovietici ed internato in diversi lager morì il 25 maggio 1948, in una casa di cura, in seguito ad una lunga malattia.
Theodor Morell, il controverso medico di Hitler
L'ascesa del medico che per anni somministrò al dittatore nazista un cocktail di steroidi ed anfetamine
Indice