E così è finita.
Di fronte agli ultimi esami cui è stato posto il bambino che ne hanno evidenziato l’irreversibilità dei danni cerebrali e muscolari i genitori di Charlie Gard hanno ritirato l’istanza presso il tribunale per ottenere il trasferimento del piccolo presso una struttura americana in grado di provare sul bambino una terapia sperimentale che aveva dato buoni risultati in casi simili.
I genitori del bambino, distrutti, ora assisteranno alla fine della straziante agonia del bambino affetto da deplezione mitocondriale, quando, si presume entro due o tre giorni, verranno spente le macchine che lo tengono in vita.
Nonostante la resa, la mamma del bambino, Connie Yates, attacca le autorità sanitarie inglesi ribadendo la sua accusa:”Tre o sei mesi fa, le sue condizioni non erano quelle di oggi. La sua è una malattia progressiva, i danni si sono aggravati. Se ci avessero permesso di tentare la cura sperimentale quando lo abbiamo chiesto, a gennaio, c’era una chance di salvarlo. Ora non sapremo mai se sarebbe servito a qualcosa”.
Sarà ora giusto far calare il silenzio su questa triste vicenda e lasciare che i genitori possano trascorrere le ultime ore con il loro bambino, in attesa di una morte dignitosa.