La cucina orientale è molto apprezzata dalla cultura occidentale e presenta moltissime qualità. Tra quelle più amate nel nostro Paese troviamo indubbiamente la cucina cinese e la cucina giapponese. Entrambe le cucine orientali si sono molto diffuse, e presentano molti punti di forza e di debolezza per quanto riguarda la salute.
L’aspetto dell’apporto salutare di queste due tipologie di cucine orientali è stato anche analizzato dalla Fondazione Airc, che si occupa della ricerca sul cancro e che ritiene che la prevenzione parta dalla tavola. Di seguito andremo a scoprire queste due buonissime cucine orientali, le loro caratteristiche e quali benefici riesce ad apportare il consumo dei loro piatti.
La cucina giapponese: ingredienti crudi, pesce e cotture brevi
La cucina giapponese ha una cultura molto antica e presenta diverse varianti in base al luogo di provenienza dei piatti. Nelle ricette giapponesi vengono spesso utilizzati il riso, il pesce e i crostacei, ma non solo. Infatti, presenta anche varie tipologie di pasta, l’utilizzo dei legumi, delle uova e raramente la carne, tutti alimenti conditi con spezie locali.
La cucina giapponese presenta tutti ingredienti molto freschi preparati con cotture brevi e poco elaborate, che riescono così a conservare del tutto intatte le proprietà nutritive degli alimenti.
Tra i piatti più conosciuti troviamo il sushi, il sashimi, in cui e presente il pesce crudo, il ramen, l’udon e il soba, oltre a piatti a base di tofu e di nattō. Tutti questi piatti sono i principali punti di forza della cucina giapponese, in cui l’ingrediente principale è il pesce, un alimento ricco di proteine e di acidi grassi come gli Omega-3. Questi ultimi sono molto importanti per lo sviluppo cognitivo e per la funzione cardiaca.
I benefici derivati dal consumo di questa cucina sono: cibi con poche calorie, un basso contenuto di grasso, che contiengono vitamina B12, iodio, proteine e carboidrati e che riescono ad abbassare il colesterolo.
La cucina del sol levante è ipocalorica, calibrata e molto completa perché nei piatti vengono unite le giuste dosi di carboidrati, proteine e vegetali. Le alghe utilizzate nei piatti giapponesi apportano vitamine, proteine, sali minerali e grassi buoni. Per questo motivo il consumo di sushi è una scelta equilibrata e leggera che può essere ripetuta anche più volte in una settimana.
La cucina giapponese è nota per essere una delle cucine più bilanciate e salutari del mondo, ed è ritenuta una delle motivazioni della longevità e della magrezza dei giapponesi. Inoltre, dal 2013 è stata inserita fra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità dell’UNESCO.