Inquinamento ed emissioni: la tregua è stata un’illusione

La breve tregua del lockdow ci ha fatto sperare in un miglioramento dell'ambiente ma alla fine di esso l'anidride carbonica nell'atmosfera ha subito l'ennesima impennata

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È notizia ufficiale che i livelli di anidride carbonica nell’atmosfera ha raggiunto un nuovo triste record, nonostante le speranze disattese che il lockdow attivato dai governi per arginare la pandemia da covid19 potesse dare un contributo nel migliorare l’inquinamento atmosferico.

Secondo Pieter Tans, scienziato senior del NOAA le misurazioni del biossido di carbonio, il principale gas serra causato dall’uomo, ha registrato una media del 17% ad aprile, con un leggero calo. L’anidride carbonica può rimanere nell’aria per secoli, quindi le riduzioni a breve termine per alcuni mesi delle emissioni da carbonio non hanno avuto un grande effetto generale.

 Le registrazioni delle misurazioni dirette risalgono al 1958, e i livelli di anidride carbonica hanno raggiunto un aumento del 31% in 62 anni: “L’aumento dei livelli atmosferici di anidride carbonica è inarrestabile, e questo significa che anche i costi del cambiamento climatico per l’uomo e il pianeta continuano a crescere senza sosta”, ha dichiarato Jonathan Overpeck, scienziato dell’Università del Michigan.

Anche in Cina, dopo il lockdow, si sono registrate nuove impennate dell’inquinamento atmosferico: la media nazionale dei livelli di particolato (PM2,5) biossido di azoto (NO2), anidride solforosa (SO2) e ozono sono aumentati sino a superare i livelli del 2019 raggiungendo valori medi del 6% in più per il particolato; I livelli di ozono sono addirittura aumentati del 12%.

Ma non è solo l’aria a risentire del ritorno dell’uomo nell’ambiente, in Italia, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ha dichiarato rispetto al Fiume Sarno in Campania: “Al primo giorno di allentamento dei divieti e di riapertura delle aziende sono ricominciati gli sversamenti. Per questo, subito ho attivato i Carabinieri del Noe per controlli e indagini in zona, indagini prontamente partite. Confermo quindi che tutti gli enti preposti sono sul posto per controllare e per individuare il colpevole“.

Come vi ho raccontato, in questo periodo di quarantena abbiamo monitorato, anche grazie all’attività dei Carabinieri e della Guardia Costiera, che ringrazio, lo stato delle acque e non possiamo tollerare che gente senza scrupoli riporti inquinamento e devastazione laddove la Natura stava riprendendo i suoi spazi. Dobbiamo lavorare ventre a terra per far sì che il Post-Covid sia diverso”. Ha concluso il ministro in un suo post su Facebook.

La tregua della difficile quarantena, che ci ha visti chiusi in casa per più di 60 giorni, fatto respirare aria pulita, godere di acque limpide e ci ha fatto assistere allo spettacolo degli animali selvatici che passeggiavano in libertà nella nostra città, è stata tanto breve quanto illusoria.