“Vuoi ottenere risultati straordinari con ChatGPT? Commenta qui sotto per ricevere il mio Super Prompt Segreto!”
Se anche tu hai visto almeno una volta un post del genere — su Facebook, LinkedIn o Instagram — congratulazioni: hai sfiorato con mano la nuova frontiera della fuffa digitale. Perché, sì, parliamoci chiaro: la stragrande maggioranza di questi “esperti di prompt engineering” non ti vende un metodo, ma fumo. E spesso nemmeno quello — giusto una busta vuota in omaggio.
Il Super Prompt non esiste (e chi lo promette sta vendendo aria fritta)
Partiamo da un dato di fatto: ChatGPT, Claude, Gemini, Llama e compagnia cantante non sono lampade magiche con dentro il genio, né cagnolini ammaestrati che fanno i salti mortali se dici la parola giusta.
Il cosiddetto “Super Prompt” altro non è che un prompt più dettagliato, più chiaro, più contestualizzato. Niente formule magiche, niente codice segreto. Solo buon senso e un minimo di capacità di spiegarsi.
Facciamo un esempio terra-terra:
-
Prompt base:
“Scrivimi una mail di presentazione.” -
Super Prompt (secondo i guru):
“Agisci come un manager HR di una grande azienda. Scrivi una mail di presentazione rivolta a un potenziale cliente nel settore tech. Sii cordiale ma professionale, usa uno stile diretto e includi una call to action chiara alla fine.”
Ragazzi… È solo un prompt scritto meglio. Fine.
La realtà che nessun “esperto” ti dirà
Sai come si diventa bravi a fare prompt? Provando, sbagliando, correggendo, riprovando.
Punto.
Tutto il resto — i video, i corsi “a 49,99€” e i “commenta qui sotto” — serve solo a una cosa: raccogliere lead, venderti il nulla e farti sentire che senza il “metodo segreto” non potrai mai competere.
Se davvero vuoi una “tecnica” (vera, non la solita presa per i fondelli):
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Sii specifico:
Dì all’IA cosa vuoi davvero, senza lasciar spazio all’ambiguità. -
Dai un contesto:
Spiega chi sei, a chi è destinato il testo, quale tono usare, quale obiettivo vuoi raggiungere. -
Pretendi una struttura:
Ti serve una lista? Un discorso? Un elenco puntato? Chiedilo. -
Non avere paura di correggere:
Se la risposta non ti soddisfa, riformula. L’IA non si offende (giuro). -
Sperimenta:
Ogni modello risponde meglio a prompt diversi. Fai delle prove, aggiusta il tiro.
Perché tutto il resto è solo marketing spiccio
Il meccanismo è semplice: ti fanno credere che dietro le quinte esista un “trucco” inaccessibile ai comuni mortali. Così ti agganciano, ti fanno commentare, magari ti rifilano pure una newsletter.
Alla fine ti ritrovi in mano un PDF di due pagine con scritto: “Sii chiaro, sii specifico, contestualizza.”
Grazie al cazzo. (Scusa il francesismo.)
Il vero “segreto” è il buon senso
Non servono corsi, non serve pagare, non serve mendicare “il prompt magico” sotto a post clickbait. Il prompt perfetto nasce solo da una cosa: capire cosa vuoi, saperlo spiegare, e imparare dalle risposte che ottieni.
Tutto il resto è solo fuffa per polli — e di solito la mangiano quelli che sperano ancora nelle scorciatoie facili.
Conclusione
“Il Super Prompt non esiste. Esiste solo la chiarezza, la pratica e un po’ di onestà intellettuale.
Se qualcuno ti promette formule magiche per ottenere risposte migliori da un’IA… stai sicuro che quello che vuole davvero non è aiutare te, ma il suo conto in banca.”
Se vuoi un prompt davvero efficace, te lo scrivo gratis.
Tanto — almeno qui — nessuno ti chiede iscrizioni, email o soldi prima di parlare chiaro.