Il 25 luglio 2024, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha lanciato un appello globale all’azione contro il caldo estremo, in risposta agli impatti mortali dell’aumento delle temperature in tutto il mondo.
Questo appello sottolinea la necessità globale di prendersi cura dei più vulnerabili, proteggere i lavoratori, aumentare la resilienza utilizzando dati e scienza, e limitare l’aumento della temperatura media globale a 1,5°C.
La crisi climatica sta portando le temperature a livelli insopportabili in tutto il mondo, causando morti e malattie legate al caldo e mettendo sotto pressione i sistemi sanitari, il caldo estremo è la causa principale di decessi legati al clima, con stime che indicano circa 489.000 morti legate al caldo ogni anno tra il 2000 e il 2019.
“Il caldo estremo è l’effetto più visibile del cambiamento climatico, tutti ne sono colpiti”
ha dichiarato la Dr.ssa Maria Neira, Direttrice del Dipartimento di Ambiente, Cambiamento Climatico e Salute presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’esposizione acuta e prolungata al caldo eccessivo causa stress termico sul corpo e aggrava malattie preesistenti, tra cui malattie cardiovascolari, diabete, problemi di salute mentale, asma e malattie renali, per di più può aumentare il rischio di incidenti, esiti avversi in gravidanza e alla nascita, e aumentare la trasmissione di alcune malattie infettive, e per concludere, in condizioni di caldo estremo, lo stress termico non trattato può portare a colpi di calore, che possono essere emergenze mediche fatali.
La buona notizia è che le malattie e i decessi legati al caldo sono prevenibili, esistono azioni e strumenti basati su evidenze che salvano vite e limitano significativamente gli impatti sulla salute del caldo estremo, del resto possiamo proteggere i più vulnerabili attraverso la sensibilizzazione pubblica su come mantenersi freschi, sistemi di protezione sociale e sanitaria pronti per il caldo, l’espansione dei sistemi di allerta per il caldo per avvisare le autorità e il pubblico, e promuovere soluzioni basate sulla natura nelle città per ridurre il calore urbano eccessivo.
Secondo le stime di un rapporto prodotto dall’OMS, l’espansione globale dei sistemi di allerta per il caldo in 57 paesi potrebbe salvare quasi 100.000 vite all’anno, con l’OMS che co-sponsorizza la Global Heat Health Information Network, che riunisce agenzie delle Nazioni Unite, governi, esperti e partner della società civile per condividere conoscenze e ampliare le soluzioni per proteggere le comunità dal caldo estremo in tutto il mondo.
Impatto del caldo estremo sulla salute
Il caldo estremo ha effetti devastanti sulla salute umana, causando una serie di problemi che vanno dallo stress termico a condizioni mediche gravi come il colpo di calore. L’esposizione prolungata a temperature elevate, come affermato in precedenza, può aggravare malattie preesistenti inoltre, può aumentare il rischio di incidenti e influire negativamente sugli esiti della gravidanza e della nascita.
Uno degli effetti più preoccupanti del caldo estremo è l’aumento della trasmissione di alcune malattie infettive, nello specifico le alte temperature possono creare condizioni favorevoli per la proliferazione di vettori di malattie come le zanzare, aumentando il rischio di epidemie di malattie come la dengue e la malaria, inoltre il caldo può influire sulla qualità dell’aria, aggravando problemi respiratori come l’asma.
Fortunatamente, esistono misure efficaci per prevenire le malattie e i decessi legati al caldo estremo, con una delle strategie più importanti che è quella dell’implementazione di sistemi di allerta per il caldo, che possono avvisare le autorità e il pubblico delle condizioni di caldo estremo imminenti, per l’appunto questi sistemi permettono di prendere misure preventive, come l’apertura di centri di raffreddamento e la distribuzione di acqua potabile.
In aggiunta, è fondamentale sensibilizzare il pubblico su come proteggersi dal caldo, proprio come abbiamo detto in precedenza, campagne di informazione possono educare le persone su semplici misure di prevenzione, come rimanere idratati, evitare l’esposizione diretta al sole durante le ore più calde della giornata e indossare abiti leggeri e traspiranti, inoltre le comunità possono anche adottare soluzioni basate sulla natura, come la piantumazione di alberi e la creazione di spazi verdi urbani, per ridurre l’effetto isola di calore nelle città.
Ruolo delle Nazioni Unite e collaborazioni globali
Le Nazioni Unite, attraverso l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e altre agenzie, stanno giocando un ruolo cruciale nella lotta contro gli effetti del caldo estremo, in primo luogo con la Global Heat Health Information Network, co-sponsorizzata dall’OMS, la quale, come accennato in precedenza, riunisce agenzie delle Nazioni Unite, governi, esperti e partner della società civile per condividere conoscenze e ampliare le soluzioni per proteggere le comunità dal caldo estremo.
Questa rete globale promuove la collaborazione e lo scambio di informazioni tra i vari attori coinvolti, facilitando l’implementazione di misure efficaci a livello locale e globale, inoltre le Nazioni Unite stanno lavorando per garantire che le politiche di adattamento al clima siano inclusive e tengano conto delle esigenze dei gruppi più vulnerabili, come gli anziani, i bambini e le persone con malattie croniche.
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