La NASA ha annunciato il lancio di una nuova missione spaziale chiamata UVEX, acronimo di Ultraviolet Explorer. L’obiettivo sarà quello di svelare i misteri dell’ultravioletto dell’Universo, una regione dello spettro elettromagnetico poco conosciuta.
La missione UVEX svelerà i segreti del cosmo
La missione UVEX della NASA, che verrà lanciata nel 2030, condurrà un’innovativa indagine sulla luce ultravioletta dell’intero cosmo, offrendo nuove conoscenze sull’evoluzione delle galassie, sulle esplosioni stellari e sugli eventi cosmici, arricchendo la nostra comprensione dell’Universo a più lunghezze d’onda.
Mentre la NASA esplora l’ignoto nell’aria e nello spazio, una nuova missione per osservare la luce ultravioletta attraverso l’Universo fornirà all’agenzia maggiori informazioni su come si evolvono le galassie e le stelle. Il telescopio spaziale, chiamato UVEX (UltraViolet EXplorer), verrà lanciato nel 2030 come prossima missione Astrofisica di classe media Explorer della NASA.
Oltre a condurre un’indagine a tutto cielo, la missione UVEX della NASA avrà la capacità di puntare rapidamente verso sorgenti di luce ultravioletta in qualsiasi punto dell’Universo. Questa caratteristica permetterà al telescopio di catturare le esplosioni che seguono le onde gravitazionali.
UVEX sarà in grado di osservare queste esplosioni, fornendo informazioni cruciali sulla fisica di questi eventi cosmici. Studierà inoltre, le esplosioni stellari e le stelle massicce tramite lo spettrografo ultravioletto di bordo, permettendo di analizzare la luce emessa da questi oggetti e fornendo dettagli sulla loro composizione, struttura e processi di evoluzione.
La nuova missione NASA UVEX apre le porte a un Universo nascosto
Nicola Fox, amministratore associato, Science Mission Directorate presso la sede della NASA, a Washington, ha dichiarato: “UVEX della NASA ci aiuterà a comprendere meglio la natura delle galassie vicine e distanti, nonché a seguire gli eventi dinamici nel nostro universo in evoluzione. Questa missione porterà capacità chiave nello studio dell’ultravioletto, sia vicino che lontano, integrando la nostra flotta di telescopi spaziali e fornendo una ricchezza di dati di rilevamento che apriranno nuove strade nell’esplorazione dei segreti del cosmo”.
L’indagine ultravioletta del telescopio integrerà i dati di altre missioni che condurranno ampie indagini in questo decennio, tra cui la missione Euclid guidata dall’ESA (Agenzia spaziale europea), con contributi della NASA, e il Nancy Grace Roman Space Telescope, il cui lancio è previsto entro maggio 2027. Insieme, queste missioni contribuiranno a creare una mappa moderna a multi-lunghezza d’onda del nostro universo.
Mark Clampin, direttore della divisione di astrofisica presso la sede della NASA ha affermato: “Con la nuova missione innovativa UVEX acquisiremo un importante archivio di dati che sarà di valore duraturo per la comunità scientifica. Questo nuovo telescopio contribuirà alla nostra comprensione dell’universo attraverso molteplici lunghezze d’onda e affronterà una delle maggiori priorità dell’astrofisica odierna: studiare i cambiamenti fugaci nel cosmo”.
La missione UVEX durerà due anni
La NASA ha selezionato il concetto di UVEX Medium-Class Explorer per continuare lo sviluppo dopo un esame dettagliato delle proposte di due Medium-Class Explorer e due Mission of Opportunity da parte di un gruppo di scienziati e ingegneri e dopo una valutazione basata sull’attuale portafoglio di astrofisica abbinato alle risorse disponibili. La missione UVEX avrà una durata di due anni e costerà circa 300 milioni di dollari, esclusi i costi di lancio.
L’investigatrice principale della missione è Fiona Harrison del Caltech di Pasadena, in California. Altre istituzioni coinvolte includono l’Università della California a Berkeley, Northrop Grumman e Space Dynamics Laboratory.
Il programma Explorers è il più antico programma continuo della NASA ed è progettato per fornire un accesso frequente e a basso costo allo spazio utilizzando le principali indagini scientifiche spaziali condotte da ricercatori rilevanti per i programmi di astrofisica ed eliofisica dell’agenzia.
Dal lancio di Explorer 1 nel 1958, che ha scoperto le cinture di radiazione della Terra, il programma ha lanciato più di 90 missioni, comprese quelle Uhuru e Cosmic Background Explorer che hanno fruttato premi Nobel ai suoi ricercatori.
Il programma è gestito dal Goddard Space Flight Center della NASA per la direzione della missione scientifica, che conduce un’ampia varietà di programmi di ricerca ed esplorazione per studi sulla Terra, meteorologia spaziale, sistema solare e universo.